Fascicolo 12   Paper 12
L’universo degli universi   The Universe of Universes
12:0.1 (128.1) L’IMMENSITÀ della vasta creazione del Padre Universale oltrepassa completamente la portata dell’immaginazione finita; l’enormità dell’universo maestro sconcerta le idee perfino ad esseri del mio ordine. Ma la mente mortale può apprendere molte cose riguardo al piano e all’ordinamento degli universi. Voi potete conoscere qualcosa della loro organizzazione fisica e della loro meravigliosa amministrazione; potete imparare molto sui vari gruppi di esseri intelligenti che abitano i sette superuniversi del tempo e l’universo centrale dell’eternità.   12:0.1 (128.1) THE immensity of the far-flung creation of the Universal Father is utterly beyond the grasp of finite imagination; the enormousness of the master universe staggers the concept of even my order of being. But the mortal mind can be taught much about the plan and arrangement of the universes; you can know something of their physical organization and marvelous administration; you may learn much about the various groups of intelligent beings who inhabit the seven superuniverses of time and the central universe of eternity.
12:0.2 (128.2) In principio, cioè in potenziale eterno, noi concepiamo la creazione materiale come infinita perché il Padre Universale è effettivamente infinito, ma via via che studiamo ed osserviamo la creazione materiale totale, conosciamo che ad un dato momento nel tempo essa ha dei limiti, benché per le vostre menti finite sia comparativamente illimitata, praticamente infinita.   12:0.2 (128.2) In principle, that is, in eternal potential, we conceive of material creation as being infinite because the Universal Father is actually infinite, but as we study and observe the total material creation, we know that at any given moment in time it is limited, although to your finite minds it is comparatively limitless, virtually boundless.
12:0.3 (128.3) Dallo studio delle leggi fisiche e dall’osservazione dei regni stellari, noi siamo convinti che il Creatore infinito non si è ancora manifestato in finalità di espressione cosmica, che molta parte del potenziale cosmico dell’Infinito è ancora contenuta in lui stesso e non rivelata. Agli esseri creati l’universo maestro può sembrare quasi infinito, ma esso è lontano dall’essere completato; vi sono ancora dei limiti fisici alla creazione materiale, e la rivelazione esperienziale del proposito eterno è ancora in corso.   12:0.3 (128.3) We are convinced, from the study of physical law and from the observation of the starry realms, that the infinite Creator is not yet manifest in finality of cosmic expression, that much of the cosmic potential of the Infinite is still self-contained and unrevealed. To created beings the master universe might appear to be almost infinite, but it is far from finished; there are still physical limits to the material creation, and the experiential revelation of the eternal purpose is still in progress.
1. I livelli di spazio dell’universo maestro ^top   1. Space Levels of the Master Universe ^top
12:1.1 (128.4) L’universo degli universi non è né un piano infinito, né un cubo illimitato, né un cerchio senza confini; esso ha certamente delle dimensioni. Le leggi dell’organizzazione e dell’amministrazione fisica provano in maniera conclusiva che tutta questa vasta aggregazione di forza-energia e di materia-potere funziona in definitiva come un’unità di spazio, come un insieme organizzato e coordinato. Il comportamento osservabile della creazione materiale costituisce la prova che esiste un universo fisico con limiti definiti. La prova decisiva che l’universo è circolare e delimitato è fornita dal fatto, a noi ben noto, che tutte le forme d’energia basilare girano sempre sulla traiettoria curva dei livelli spaziali dell’universo maestro in obbedienza all’attrazione incessante ed assoluta della gravità del Paradiso.   12:1.1 (128.4) The universe of universes is not an infinite plane, a boundless cube, nor a limitless circle; it certainly has dimensions. The laws of physical organization and administration prove conclusively that the whole vast aggregation of force-energy and matter-power functions ultimately as a space unit, as an organized and co-ordinated whole. The observable behavior of the material creation constitutes evidence of a physical universe of definite limits. The final proof of both a circular and delimited universe is afforded by the, to us, well-known fact that all forms of basic energy ever swing around the curved path of the space levels of the master universe in obedience to the incessant and absolute pull of Paradise gravity.
12:1.2 (128.5) I livelli di spazio dell’universo maestro che si susseguono costituiscono le divisioni maggiori dello spazio penetrato — la creazione totale, organizzata e parzialmente abitata o in attesa di essere organizzata ed abitata. Se l’universo maestro non fosse una serie di livelli di spazio ellittici di minor resistenza al movimento, alternantisi con zone di relativa quiete, noi riteniamo che si potrebbero osservare delle energie cosmiche sfrecciare in una direzione infinita, in linea diretta nello spazio senza sentieri. Ma non troviamo mai forza, energia o materia che si comporti in questo modo; esse girano, ruotano sempre in avanti lungo le traiettorie dei grandi circuiti dello spazio.   12:1.2 (128.5) The successive space levels of the master universe constitute the major divisions of pervaded space—total creation, organized and partially inhabited or yet to be organized and inhabited. If the master universe were not a series of elliptical space levels of lessened resistance to motion, alternating with zones of relative quiescence, we conceive that some of the cosmic energies would be observed to shoot off on an infinite range, off on a straight-line path into trackless space; but we never find force, energy, or matter thus behaving; ever they whirl, always swinging onward in the tracks of the great space circuits.
12:1.3 (129.1) Procedendo dal Paradiso verso l’esterno attraverso l’estensione orizzontale dello spazio penetrato, l’universo maestro esiste in sei ellissi concentriche, i livelli di spazio che circondano l’Isola centrale:   12:1.3 (129.1) Proceeding outward from Paradise through the horizontal extension of pervaded space, the master universe is existent in six concentric ellipses, the space levels encircling the central Isle:
12:1.4 (129.2) 1. L’universo centrale — Havona.   12:1.4 (129.2) 1. The Central Universe—Havona.
12:1.5 (129.3) 2. I sette superuniversi.   12:1.5 (129.3) 2. The Seven Superuniverses.
12:1.6 (129.4) 3. Il primo livello di spazio esterno.   12:1.6 (129.4) 3. The First Outer Space Level.
12:1.7 (129.5) 4. Il secondo livello di spazio esterno.   12:1.7 (129.5) 4. The Second Outer Space Level.
12:1.8 (129.6) 5. Il terzo livello di spazio esterno.   12:1.8 (129.6) 5. The Third Outer Space Level.
12:1.9 (129.7) 6. Il quarto e più lontano livello di spazio esterno.   12:1.9 (129.7) 6. The Fourth and Outermost Space Level.
12:1.10 (129.8) Havona, l’universo centrale, non è una creazione del tempo; è un’esistenza eterna. Questo universo senza inizio e senza fine è costituito da un miliardo di sfere di una perfezione sublime ed è circondato dagli enormi corpi oscuri di gravità. Al centro di Havona c’è l’Isola del Paradiso, stazionaria ed assolutamente stabilizzata, circondata dai suoi ventuno satelliti. A causa delle enormi masse circostanti dei corpi oscuri di gravità situati ai margini dell’universo centrale, la quantità di massa di questa creazione centrale oltrepassa considerevolmente la massa totale conosciuta di tutti e sette i settori del grande universo.   12:1.10 (129.8) Havona, the central universe, is not a time creation; it is an eternal existence. This never-beginning, never-ending universe consists of one billion spheres of sublime perfection and is surrounded by the enormous dark gravity bodies. At the center of Havona is the stationary and absolutely stabilized Isle of Paradise, surrounded by its twenty-one satellites. Owing to the enormous encircling masses of the dark gravity bodies about the fringe of the central universe, the mass content of this central creation is far in excess of the total known mass of all seven sectors of the grand universe.
12:1.11 (129.9) Il sistema Paradiso-Havona, l’universo eterno che circonda l’Isola eterna, costituisce il nucleo perfetto ed eterno dell’universo maestro. Tutti i sette superuniversi e tutte le regioni dello spazio esterno girano su orbite stabilite attorno alla gigantesca aggregazione centrale dei satelliti del Paradiso e delle sfere di Havona.   12:1.11 (129.9) The Paradise-Havona System, the eternal universe encircling the eternal Isle, constitutes the perfect and eternal nucleus of the master universe; all seven of the superuniverses and all regions of outer space revolve in established orbits around the gigantic central aggregation of the Paradise satellites and the Havona spheres.
12:1.12 (129.10) I sette superuniversi non sono organizzazioni fisiche primarie; in nessun luogo le loro linee di confine dividono una famiglia nebulare, né attraversano un universo locale, un’unità creativa principale. Ogni superuniverso è semplicemente uno spazio geografico che raggruppa approssimativamente un settimo della creazione organizzata e parzialmente abitata posteriore ad Havona, ed ognuno è quasi uguale agli altri per numero di universi locali che contiene e per lo spazio che abbraccia. Nebadon, il vostro universo locale, è una delle creazioni più recenti di Orvonton, il settimo superuniverso.   12:1.12 (129.10) The Seven Superuniverses are not primary physical organizations; nowhere do their boundaries divide a nebular family, neither do they cross a local universe, a prime creative unit. Each superuniverse is simply a geographic space clustering of approximately one seventh of the organized and partially inhabited post-Havona creation, and each is about equal in the number of local universes embraced and in the space encompassed. Nebadon, your local universe, is one of the newer creations in Orvonton, the seventh superuniverse.
12:1.13 (129.11) Il grande universo è la creazione attualmente organizzata ed abitata. Esso si compone dei sette superuniversi, con un potenziale evoluzionario aggregato di circa settemila miliardi di pianeti abitati, senza contare le sfere eterne della creazione centrale. Ma questa stima approssimativa non tiene conto delle sfere architettoniche amministrative, né include i raggruppamenti esterni di universi non organizzati. Il bordo frastagliato attuale del grande universo, la sua periferia disuguale ed incompleta, assieme allo stato enormemente perturbato di tutta la mappa astronomica, suggerisce ai nostri studiosi di stelle che anche i sette superuniversi non sono ancora completati. Quando ci muoviamo dall’interno, dal centro divino, verso l’esterno in una qualsiasi direzione, finiamo per arrivare ai limiti esterni della creazione organizzata ed abitata; andiamo verso i confini esterni del grande universo. Ed è vicino a questo margine esterno, in un angolo lontano di questa stupenda creazione, che ha la sua movimentata esistenza il vostro universo locale.   12:1.13 (129.11) The Grand Universe is the present organized and inhabited creation. It consists of the seven superuniverses, with an aggregate evolutionary potential of around seven trillion inhabited planets, not to mention the eternal spheres of the central creation. But this tentative estimate takes no account of architectural administrative spheres, neither does it include the outlying groups of unorganized universes. The present ragged edge of the grand universe, its uneven and unfinished periphery, together with the tremendously unsettled condition of the whole astronomical plot, suggests to our star students that even the seven superuniverses are, as yet, uncompleted. As we move from within, from the divine center outward in any one direction, we do, eventually, come to the outer limits of the organized and inhabited creation; we come to the outer limits of the grand universe. And it is near this outer border, in a far-off corner of such a magnificent creation, that your local universe has its eventful existence.
12:1.14 (129.12) I livelli di spazio esterno. Lontano nello spazio, ad una distanza enorme dai sette superuniversi abitati, si stanno radunando circuiti di forza e di energie in fase di materializzazione vasti ed incredibilmente stupefacenti. Tra i circuiti di energia dei sette superuniversi e questa gigantesca cintura esterna di attività di forza, c’è una zona di spazio di relativa quiete, la cui larghezza varia ma che è mediamente di circa quattrocentomila anni luce. Queste zone di spazio sono libere da polvere stellare — da nebbia cosmica. I nostri studiosi di questi fenomeni sono incerti circa l’esatta condizione delle forze spaziali esistenti in questa zona di relativa quiete che circonda i sette superuniversi. Ma a circa mezzo milione di anni luce oltre la periferia del grande universo attuale noi osserviamo gli inizi di una zona di attività energetica incredibile, che aumenta di volume e d’intensità per oltre venticinque milioni di anni luce. Queste enormi ruote di forze energetiche sono situate nel primo livello di spazio esterno, una cintura continua di attività cosmica che circonda l’intera creazione conosciuta, organizzata ed abitata.   12:1.14 (129.12) The Outer Space Levels. Far out in space, at an enormous distance from the seven inhabited superuniverses, there are assembling vast and unbelievably stupendous circuits of force and materializing energies. Between the energy circuits of the seven superuniverses and this gigantic outer belt of force activity, there is a space zone of comparative quiet, which varies in width but averages about four hundred thousand light-years. These space zones are free from star dust—cosmic fog. Our students of these phenomena are in doubt as to the exact status of the space-forces existing in this zone of relative quiet which encircles the seven superuniverses. But about one-half million light-years beyond the periphery of the present grand universe we observe the beginnings of a zone of an unbelievable energy action which increases in volume and intensity for over twenty-five million light-years. These tremendous wheels of energizing forces are situated in the first outer space level, a continuous belt of cosmic activity encircling the whole of the known, organized, and inhabited creation.
12:1.15 (130.1) Attività ancora maggiori avvengono al di là di queste regioni, perché i fisici di Uversa hanno scorto segnali premonitori di manifestazioni di forza a più di cinquanta milioni di anni luce oltre le zone più lontane dei fenomeni del primo livello di spazio esterno. Queste attività presagiscono indubbiamente l’organizzazione delle creazioni materiali del secondo livello di spazio esterno dell’universo maestro.   12:1.15 (130.1) Still greater activities are taking place beyond these regions, for the Uversa physicists have detected early evidence of force manifestations more than fifty million light-years beyond the outermost ranges of the phenomena in the first outer space level. These activities undoubtedly presage the organization of the material creations of the second outer space level of the master universe.
12:1.16 (130.2) L’universo centrale è la creazione dell’eternità; i sette superuniversi sono le creazioni del tempo; i quattro livelli di spazio esterno sono indubbiamente destinati ad eventuare ed evolvere l’ultimità della creazione. E c’è chi ritiene che l’Infinito non potrà mai raggiungere la sua piena espressione al di fuori dell’infinità. Perciò costoro formulano l’ipotesi di una creazione addizionale e non rivelata oltre il quarto e più esterno livello di spazio, un possibile universo d’infinità in continua espansione e senza fine. In teoria noi non sappiamo come delimitare né l’infinità del Creatore né l’infinità potenziale della creazione, ma così come esiste ed è amministrato, noi riteniamo che l’universo maestro abbia dei limiti, che sia cioè nettamente delimitato e circoscritto nei suoi confini esterni dallo spazio aperto.   12:1.16 (130.2) The central universe is the creation of eternity; the seven superuniverses are the creations of time; the four outer space levels are undoubtedly destined to eventuate-evolve the ultimacy of creation. And there are those who maintain that the Infinite can never attain full expression short of infinity; and therefore do they postulate an additional and unrevealed creation beyond the fourth and outermost space level, a possible ever-expanding, never-ending universe of infinity. In theory we do not know how to limit either the infinity of the Creator or the potential infinity of creation, but as it exists and is administered, we regard the master universe as having limitations, as being definitely delimited and bounded on its outer margins by open space.
2. I domini dell’Assoluto Non Qualificato ^top   2. The Domains of the Unqualified Absolute ^top
12:2.1 (130.3) Quando gli astronomi di Urantia scrutano con i loro telescopi sempre più potenti le distese misteriose dello spazio esterno e vi vedono la stupefacente evoluzione di pressoché innumerevoli universi fisici, dovrebbero capire che stanno osservando la poderosa realizzazione dei piani insondabili degli Architetti dell’Universo Maestro. È vero, noi possediamo prove che indicano la presenza di certe influenze di personalità del Paradiso qua e là nelle vaste manifestazioni di energia che caratterizzano attualmente queste regioni esterne, ma da un punto di vista più ampio si riconosce generalmente che le regioni di spazio che si estendono al di là dei confini esterni dei sette superuniversi costituiscono i domini dell’Assoluto Non Qualificato.   12:2.1 (130.3) When Urantia astronomers peer through their increasingly powerful telescopes into the mysterious stretches of outer space and there behold the amazing evolution of almost countless physical universes, they should realize that they are gazing upon the mighty outworking of the unsearchable plans of the Architects of the Master Universe. True, we do possess evidences which are suggestive of the presence of certain Paradise personality influences here and there throughout the vast energy manifestations now characteristic of these outer regions, but from the larger viewpoint the space regions extending beyond the outer borders of the seven superuniverses are generally recognized as constituting the domains of the Unqualified Absolute.
12:2.2 (130.4) Anche se l’occhio umano, senza aiuto, può vedere solamente due o tre nebulose oltre i confini del superuniverso di Orvonton, i vostri telescopi vi rivelano letteralmente milioni e milioni di questi universi fisici in corso di formazione. La maggior parte dei regni stellari esposti all’indagine visiva dei vostri attuali telescopi si trova in Orvonton, ma con la tecnica fotografica i telescopi più potenti penetrano ben oltre i confini del grande universo nei domini dello spazio esterno, dove un numero incalcolabile di universi sono in fase di organizzazione. E vi sono ancora altri milioni di universi fuori della portata dei vostri strumenti attuali.   12:2.2 (130.4) Although the unaided human eye can see only two or three nebulae outside the borders of the superuniverse of Orvonton, your telescopes literally reveal millions upon millions of these physical universes in process of formation. Most of the starry realms visually exposed to the search of your present-day telescopes are in Orvonton, but with photographic technique the larger telescopes penetrate far beyond the borders of the grand universe into the domains of outer space, where untold universes are in process of organization. And there are yet other millions of universes beyond the range of your present instruments.
12:2.3 (130.5) In un futuro non lontano, nuovi telescopi riveleranno agli sguardi attoniti degli astronomi urantiani non meno di 375 milioni di nuove galassie nelle remote distese dello spazio esterno. Allo stesso tempo questi telescopi più potenti sveleranno che molti universi-isole precedentemente ritenuti situati nello spazio esterno fanno in realtà parte del sistema galattico di Orvonton. I sette superuniversi stanno ancora crescendo; la periferia di ciascuno si sta gradualmente espandendo; nuove nebulose si vanno costantemente stabilizzando ed organizzando, ed alcune delle nebulose che gli astronomi di Urantia considerano come extragalattiche si trovano in effetti ai margini di Orvonton e proseguono il loro viaggio con noi.   12:2.3 (130.5) In the not-distant future, new telescopes will reveal to the wondering gaze of Urantian astronomers no less than 375 million new galaxies in the remote stretches of outer space. At the same time these more powerful telescopes will disclose that many island universes formerly believed to be in outer space are really a part of the galactic system of Orvonton. The seven superuniverses are still growing; the periphery of each is gradually expanding; new nebulae are constantly being stabilized and organized; and some of the nebulae which Urantian astronomers regard as extragalactic are actually on the fringe of Orvonton and are traveling along with us.
12:2.4 (131.1) Gli studiosi di stelle uversiani osservano che il grande universo è attorniato dagli antenati di una serie di ammassi stellari e di pianeti i quali circondano completamente l’attuale creazione abitata come anelli concentrici di multipli universi esterni. I fisici di Uversa calcolano che l’energia e la materia di queste regioni esterne ed inesplorate siano già uguali a molte volte il totale della massa materiale e del carico d’energia contenuti in tutti i sette superuniversi. Noi siamo informati che la metamorfosi della forza cosmica in questi livelli di spazio esterno è una funzione degli organizzatori di forza del Paradiso. Sappiamo anche che queste forze sono ancestrali a quelle energie fisiche che attivano attualmente il grande universo. I direttori di potere di Orvonton, tuttavia, non hanno niente a che fare con questi regni lontani, né i movimenti d’energia in essi presenti sono collegati in modo discernibile con i circuiti di potere delle creazioni organizzate ed abitate.   12:2.4 (131.1) The Uversa star students observe that the grand universe is surrounded by the ancestors of a series of starry and planetary clusters which completely encircle the present inhabited creation as concentric rings of outer universes upon universes. The physicists of Uversa calculate that the energy and matter of these outer and uncharted regions already equal many times the total material mass and energy charge embraced in all seven superuniverses. We are informed that the metamorphosis of cosmic force in these outer space levels is a function of the Paradise force organizers. We also know that these forces are ancestral to those physical energies which at present activate the grand universe. The Orvonton power directors, however, have nothing to do with these far-distant realms, neither are the energy movements therein discernibly connected with the power circuits of the organized and inhabited creations.
12:2.5 (131.2) Noi sappiamo molto poco sul significato di questi formidabili fenomeni dello spazio esterno. Una più grande creazione è in corso di formazione per il futuro. Noi possiamo osservare la sua immensità, possiamo discernere la sua estensione ed avere il senso delle sue maestose dimensioni, ma a parte ciò, riguardo a questi regni sappiamo poco più degli astronomi di Urantia. Per quello che conosciamo, non esistono in questa cintura esterna di nebulose, di soli e di pianeti, né esseri materiali dell’ordine degli umani, né angeli o altre creature spirituali. Questo dominio lontano è fuori della giurisdizione e dell’amministrazione dei governi dei superuniversi.   12:2.5 (131.2) We know very little of the significance of these tremendous phenomena of outer space. A greater creation of the future is in process of formation. We can observe its immensity, we can discern its extent and sense its majestic dimensions, but otherwise we know little more about these realms than do the astronomers of Urantia. As far as we know, no material beings on the order of humans, no angels or other spirit creatures, exist in this outer ring of nebulae, suns, and planets. This distant domain is beyond the jurisdiction and administration of the superuniverse governments.
12:2.6 (131.3) In tutto Orvonton si crede che sia in gestazione un nuovo tipo di creazione, un ordine di universi destinato a diventare il teatro delle attività future del Corpo della Finalità che si sta formando. E se le nostre ipotesi sono esatte, allora il futuro senza fine potrà riservare a tutti voi gli stessi spettacoli affascinanti che il passato senza fine ha riservato ai vostri antenati ed ai vostri predecessori.   12:2.6 (131.3) Throughout Orvonton it is believed that a new type of creation is in process, an order of universes destined to become the scene of the future activities of the assembling Corps of the Finality; and if our conjectures are correct, then the endless future may hold for all of you the same enthralling spectacles that the endless past has held for your seniors and predecessors.
3. La gravità universale ^top   3. Universal Gravity ^top
12:3.1 (131.4) Tutte le forme di forza-energia — materiali, mentali o spirituali — sono ugualmente soggette a quelle attrazioni, a quelle presenze universali, che noi chiamiamo gravità. Anche la personalità risponde alla gravità — al circuito esclusivo del Padre; ma sebbene questo circuito sia esclusivo del Padre, egli non è escluso dagli altri circuiti. Il Padre Universale è infinito ed opera su tutti e quattro i circuiti di gravità assoluta dell’universo maestro:   12:3.1 (131.4) All forms of force-energy—material, mindal, or spiritual—are alike subject to those grasps, those universal presences, which we call gravity. Personality also is responsive to gravity—to the Father’s exclusive circuit; but though this circuit is exclusive to the Father, he is not excluded from the other circuits; the Universal Father is infinite and acts over all four absolute-gravity circuits in the master universe:
12:3.2 (131.5) 1. La gravità della personalità del Padre Universale.   12:3.2 (131.5) 1. The Personality Gravity of the Universal Father.
12:3.3 (131.6) 2. La gravità spirituale del Figlio Eterno.   12:3.3 (131.6) 2. The Spirit Gravity of the Eternal Son.
12:3.4 (131.7) 3. La gravità mentale dell’Attore Congiunto.   12:3.4 (131.7) 3. The Mind Gravity of the Conjoint Actor.
12:3.5 (131.8) 4. La gravità cosmica dell’Isola del Paradiso.   12:3.5 (131.8) 4. The Cosmic Gravity of the Isle of Paradise.
12:3.6 (131.9) Questi quattro circuiti non sono collegati al centro di forza del Paradiso inferiore; essi non sono né circuiti di forza, né d’energia, né di potere. Sono circuiti assoluti di presenza e, come Dio, sono indipendenti dal tempo e dallo spazio.   12:3.6 (131.9) These four circuits are not related to the nether Paradise force center; they are neither force, energy, nor power circuits. They are absolute presence circuits and like God are independent of time and space.
12:3.7 (132.1) A questo proposito è interessante registrare alcune osservazioni fatte su Uversa nel corso dei recenti millenni dal corpo di ricercatori di gravità. Questo gruppo esperto di operatori è giunto alle seguenti conclusioni circa i differenti sistemi di gravità dell’universo maestro:   12:3.7 (132.1) In this connection it is interesting to record certain observations made on Uversa during recent millenniums by the corps of gravity researchers. This expert group of workers has arrived at the following conclusions regarding the different gravity systems of the master universe:
12:3.8 (132.2) 1. Gravità fisica. Dopo aver formulato una valutazione della sommatoria dell’intera capacità di gravità fisica del grande universo, essi hanno laboriosamente eseguito una comparazione tra questo risultato ed il totale stimato della presenza di gravità assoluta attualmente operante. Questi calcoli indicano che l’azione totale della gravità nel grande universo rappresenta una piccolissima parte dell’attrazione di gravità stimata del Paradiso, calcolata sulla base della reazione alla gravità delle unità fisiche basilari della materia universale. Questi investigatori giungono alla stupefacente conclusione che l’universo centrale ed i sette superuniversi che lo circondano impiegano attualmente solo il cinque per cento circa del funzionamento attivo della forza di gravità assoluta del Paradiso. In altri termini: al momento presente circa il novantacinque per cento dell’azione attiva della gravità cosmica dell’Isola del Paradiso, valutata secondo questa teoria della totalità, è impiegata nel controllo dei sistemi materiali situati oltre i confini degli universi attualmente organizzati. Questi calcoli si riferiscono tutti alla gravità assoluta; la gravità lineare è un fenomeno d’interazione che può essere calcolato soltanto conoscendo la gravità effettiva del Paradiso.   12:3.8 (132.2) 1. Physical Gravity. Having formulated an estimate of the summation of the entire physical-gravity capacity of the grand universe, they have laboriously effected a comparison of this finding with the estimated total of absolute gravity presence now operative. These calculations indicate that the total gravity action on the grand universe is a very small part of the estimated gravity pull of Paradise, computed on the basis of the gravity response of basic physical units of universe matter. These investigators reach the amazing conclusion that the central universe and the surrounding seven superuniverses are at the present time making use of only about five per cent of the active functioning of the Paradise absolute-gravity grasp. In other words: At the present moment about ninety-five per cent of the active cosmic-gravity action of the Isle of Paradise, computed on this totality theory, is engaged in controlling material systems beyond the borders of the present organized universes. These calculations all refer to absolute gravity; linear gravity is an interactive phenomenon which can be computed only by knowing the actual Paradise gravity.
12:3.9 (132.3) 2. Gravità spirituale. Con la stessa tecnica di stima e di calcolo comparativi, questi ricercatori hanno esplorato l’attuale capacità di reazione della gravità spirituale e, con la collaborazione di Messaggeri Solitari e di altre personalità spirituali, sono pervenuti al totale della gravità spirituale attiva della Seconda Sorgente e Centro. Ed è assai istruttivo notare che essi trovano all’incirca lo stesso valore, per la presenza effettiva e funzionale della gravità dello spirito nel grande universo, del valore che ipotizzano per l’attuale totale della gravità spirituale attiva. In altri termini: al tempo presente, praticamente l’intera gravità spirituale del Figlio Eterno, calcolata secondo questa teoria della totalità, è osservabile in funzione nel grande universo. Se questi risultati sono attendibili, possiamo concludere che gli universi attualmente in evoluzione nello spazio esterno sono al presente completamente non spirituali. E se ciò è vero, spiegherebbe in maniera soddisfacente perché esseri dotati di spirito possiedono poche o nessuna informazione su queste vaste manifestazioni d’energia, a parte la conoscenza del fatto della loro esistenza fisica.   12:3.9 (132.3) 2. Spiritual Gravity. By the same technique of comparative estimation and calculation these researchers have explored the present reaction capacity of spirit gravity and, with the co-operation of Solitary Messengers and other spirit personalities, have arrived at the summation of the active spirit gravity of the Second Source and Center. And it is most instructive to note that they find about the same value for the actual and functional presence of spirit gravity in the grand universe that they postulate for the present total of active spirit gravity. In other words: At the present time practically the entire spirit gravity of the Eternal Son, computed on this theory of totality, is observable as functioning in the grand universe. If these findings are dependable, we may conclude that the universes now evolving in outer space are at the present time wholly nonspiritual. And if this is true, it would satisfactorily explain why spirit-endowed beings are in possession of little or no information about these vast energy manifestations aside from knowing the fact of their physical existence.
12:3.10 (132.4) 3. Gravità mentale. Con gli stessi principi di calcolo comparativo questi esperti hanno affrontato il problema della presenza della gravità mentale e della reazione ad essa. L’unità mentale di stima è stata ottenuta facendo la media di tre tipi materiali e di tre tipi spirituali di mentalità, benché il tipo di mente incontrato nei direttori di potere e nei loro associati si sia rivelato un fattore di disturbo nello sforzo di giungere ad un’unità di base per la stima della gravità mentale. Non ci sono stati grossi ostacoli per la stima della capacità attuale della funzione di gravità mentale della Terza Sorgente e Centro secondo questa teoria della totalità. Benché in questo caso i risultati non siano così conclusivi come nelle valutazioni della gravità fisica e di quella spirituale, comparativamente considerati sono molto istruttivi ed anche affascinanti. I ricercatori ne hanno dedotto che circa l’ottantacinque per cento della reazione di gravità mentale all’attrazione intellettuale dell’Attore Congiunto ha origine nel grande universo esistente. Ciò indicherebbe la possibilità che siano implicate delle attività mentali in connessione con le attività fisiche osservabili attualmente in corso in tutti i regni dello spazio esterno. Sebbene questa stima sia probabilmente lontana dall’essere esatta, essa si accorda, in teoria, con la nostra convinzione che degli organizzatori di forza intelligenti stiano guidando al presente l’evoluzione universale nei livelli di spazio al di là degli attuali limiti esterni del grande universo. Qualunque sia la natura di questa ipotizzata intelligenza, essa non sembra rispondere alla gravità spirituale.   12:3.10 (132.4) 3. Mind Gravity. By these same principles of comparative computation these experts have attacked the problem of mind-gravity presence and response. The mind unit of estimation was arrived at by averaging three material and three spiritual types of mentality, although the type of mind found in the power directors and their associates proved to be a disturbing factor in the effort to arrive at a basic unit for mind-gravity estimation. There was little to impede the estimation of the present capacity of the Third Source and Center for mind-gravity function in accordance with this theory of totality. Although the findings in this instance are not so conclusive as in the estimates of physical and spirit gravity, they are, comparatively considered, very instructive, even intriguing. These investigators deduce that about eighty-five per cent of the mind-gravity response to the intellectual drawing of the Conjoint Actor takes origin in the existing grand universe. This would suggest the possibility that mind activities are involved in connection with the observable physical activities now in progress throughout the realms of outer space. While this estimate is probably far from accurate, it accords, in principle, with our belief that intelligent force organizers are at present directing universe evolution in the space levels beyond the present outer limits of the grand universe. Whatever the nature of this postulated intelligence, it is apparently not spirit-gravity responsive.
12:3.11 (133.1) Ma tutti questi calcoli sono nel migliore dei casi delle stime basate su leggi presunte. Noi pensiamo che siano abbastanza attendibili. Anche se pochi esseri spirituali si trovassero nello spazio esterno, la loro presenza collettiva non influenzerebbe in modo significativo calcoli che implicano misurazioni così enormi.   12:3.11 (133.1) But all these computations are at best estimates based on assumed laws. We think they are fairly reliable. Even if a few spirit beings were located in outer space, their collective presence would not markedly influence calculations involving such enormous measurements.
12:3.12 (133.2) La gravità della personalità non è calcolabile. Noi ne riconosciamo il circuito, ma non siamo in grado di misurare alcuna realtà qualitativa o quantitativa che reagisce ad essa.   12:3.12 (133.2) Personality Gravity is noncomputable. We recognize the circuit, but we cannot measure either qualitative or quantitative realities responsive thereto.
4. Lo spazio ed il movimento ^top   4. Space and Motion ^top
12:4.1 (133.3) Tutte le unità d’energia cosmica sono in rivoluzione primaria, sono impegnate nell’esecuzione della loro missione, mentre girano attorno all’orbita universale. Gli universi dello spazio ed i mondi e sistemi che li compongono sono tutti delle sfere rotanti che si muovono lungo i circuiti senza fine dei livelli di spazio dell’universo maestro. Non c’è assolutamente nulla di stazionario in tutto l’universo maestro eccetto il centro stesso di Havona, l’Isola eterna del Paradiso, il centro della gravità.   12:4.1 (133.3) All units of cosmic energy are in primary revolution, are engaged in the execution of their mission, while swinging around the universal orbit. The universes of space and their component systems and worlds are all revolving spheres, moving along the endless circuits of the master universe space levels. Absolutely nothing is stationary in all the master universe except the very center of Havona, the eternal Isle of Paradise, the center of gravity.
12:4.2 (133.4) L’Assoluto Non Qualificato è funzionalmente limitato allo spazio, ma noi non siamo così certi della relazione di questo Assoluto con il movimento. Il movimento è insito in lui? Noi non lo sappiamo. Sappiamo che il movimento non è insito nello spazio; anche i movimenti dello spazio non sono innati. Ma non siamo tanto sicuri della relazione del Non Qualificato con il movimento. Chi o che cosa è realmente responsabile delle gigantesche attività di trasmutazione della forza-energia attualmente in corso oltre i confini degli attuali sette superuniversi? Sull’origine del movimento noi abbiamo le seguenti opinioni:   12:4.2 (133.4) The Unqualified Absolute is functionally limited to space, but we are not so sure about the relation of this Absolute to motion. Is motion inherent therein? We do not know. We know that motion is not inherent in space; even the motions of space are not innate. But we are not so sure about the relation of the Unqualified to motion. Who, or what, is really responsible for the gigantic activities of force-energy transmutations now in progress out beyond the borders of the present seven superuniverses? Concerning the origin of motion we have the following opinions:
12:4.3 (133.5) 1. Pensiamo che l’Attore Congiunto dia inizio al movimento nello spazio.   12:4.3 (133.5) 1. We think the Conjoint Actor initiates motion in space.
12:4.4 (133.6) 2. Se è l’Attore Congiunto che produce i movimenti dello spazio, non possiamo provarlo.   12:4.4 (133.6) 2. If the Conjoint Actor produces the motions of space, we cannot prove it.
12:4.5 (133.7) 3. L’Assoluto Universale non dà origine al movimento iniziale, ma equilibra e controlla tutte le tensioni derivate dal movimento.   12:4.5 (133.7) 3. The Universal Absolute does not originate initial motion but does equalize and control all of the tensions originated by motion.
12:4.6 (133.8) Nello spazio esterno gli organizzatori di forza sembrano essere responsabili della produzione delle gigantesche ruote universali che sono attualmente in corso di evoluzione stellare, ma la loro capacità di funzionare in questo modo deve essere stata resa possibile da qualche modificazione della presenza nello spazio dell’Assoluto Non Qualificato.   12:4.6 (133.8) In outer space the force organizers are apparently responsible for the production of the gigantic universe wheels which are now in process of stellar evolution, but their ability so to function must have been made possible by some modification of the space presence of the Unqualified Absolute.
12:4.7 (133.9) Dal punto di vista umano, lo spazio è nulla — negativo; esso esiste solo in rapporto a qualcosa di positivo e di non spaziale. Lo spazio tuttavia è reale. Esso contiene e condiziona il movimento. Esso pure si muove. I movimenti dello spazio si possono approssimativamente classificare come segue:   12:4.7 (133.9) Space is, from the human viewpoint, nothing—negative; it exists only as related to something positive and nonspatial. Space is, however, real. It contains and conditions motion. It even moves. Space motions may be roughly classified as follows:
12:4.8 (133.10) 1. Movimento primario — la respirazione dello spazio, il movimento dello spazio stesso.   12:4.8 (133.10) 1. Primary motion—space respiration, the motion of space itself.
12:4.9 (133.11) 2. Movimento secondario — le oscillazioni in senso alternato dei livelli di spazio successivi.   12:4.9 (133.11) 2. Secondary motion—the alternate directional swings of the successive space levels.
12:4.10 (133.12) 3. Movimenti relativi — relativi nel senso che non sono valutati prendendo come punto di riferimento il Paradiso. I movimenti primario e secondario sono assoluti, sono movimento in rapporto al Paradiso immobile.   12:4.10 (133.12) 3. Relative motions—relative in the sense that they are not evaluated with Paradise as a base point. Primary and secondary motions are absolute, motion in relation to unmoving Paradise.
12:4.11 (133.13) 4. Movimento compensativo o correlativo destinato a coordinare tutti gli altri movimenti.   12:4.11 (133.13) 4. Compensatory or correlating movement designed to co-ordinate all other motions.
12:4.12 (134.1) L’attuale relazione del vostro sole con i suoi pianeti associati, pur rivelando molti movimenti relativi ed assoluti nello spazio, tende a produrre l’impressione sui vostri astronomi che li osservano che voi siate comparativamente stazionari nello spazio, e che gli ammassi e le correnti stellari che vi circondano siano impegnati in una fuga verso l’esterno a velocità sempre crescenti via via che i vostri calcoli si estendono allo spazio più esterno. Ma non è così. Voi non riuscite a riconoscere l’attuale espansione uniforme verso l’esterno delle creazioni fisiche di tutto lo spazio penetrato. La vostra stessa creazione locale (Nebadon) partecipa a questo movimento di espansione universale verso l’esterno. Gli interi sette superuniversi partecipano ai cicli di due miliardi di anni di respirazione dello spazio assieme alle regioni esterne dell’universo maestro.   12:4.12 (134.1) The present relationship of your sun and its associated planets, while disclosing many relative and absolute motions in space, tends to convey the impression to astronomic observers that you are comparatively stationary in space, and that the surrounding starry clusters and streams are engaged in outward flight at ever-increasing velocities as your calculations proceed outward in space. But such is not the case. You fail to recognize the present outward and uniform expansion of the physical creations of all pervaded space. Your own local creation (Nebadon) participates in this movement of universal outward expansion. The entire seven superuniverses participate in the two-billion-year cycles of space respiration along with the outer regions of the master universe.
12:4.13 (134.2) Quando gli universi si espandono e si contraggono, le masse materiali dello spazio penetrato si muovono alternativamente con e contro l’attrazione di gravità del Paradiso. Il lavoro compiuto nello spostamento della massa d’energia materiale della creazione è lavoro dello spazio ma non lavoro del potere-energia.   12:4.13 (134.2) When the universes expand and contract, the material masses in pervaded space alternately move against and with the pull of Paradise gravity. The work that is done in moving the material energy mass of creation is space work but not power-energy work.
12:4.14 (134.3) Benché le vostre stime spettroscopiche delle velocità astronomiche siano abbastanza attendibili quando sono applicate ai regni stellari appartenenti al vostro superuniverso ed ai suoi superuniversi associati, tali calcoli sono del tutto inaffidabili se riferiti ai regni dello spazio esterno. Le linee dello spettro si spostano dal normale verso il violetto per una stella che si avvicina; similmente queste linee si spostano verso il rosso quando una stella si allontana. Molte influenze intervengono a determinare l’impressione che la velocità di recessione degli universi esterni aumenti in misura di oltre centosessanta chilometri il secondo per ogni milione di anni luce che si aggiungono alla sua distanza. Con questo metodo di calcolo, a seguito del perfezionamento di telescopi più potenti, sembrerà che questi sistemi stellari molto lontani siano in fuga da questa parte dell’universo alla velocità incredibile di circa quarantottomila chilometri il secondo. Ma questa apparente velocità di recessione non è reale; essa risulta da numerosi fattori erronei comprendenti angoli d’osservazione ed altre distorsioni del tempo-spazio.   12:4.14 (134.3) Although your spectroscopic estimations of astronomic velocities are fairly reliable when applied to the starry realms belonging to your superuniverse and its associate superuniverses, such reckonings with reference to the realms of outer space are wholly unreliable. Spectral lines are displaced from the normal towards the violet by an approaching star; likewise these lines are displaced towards the red by a receding star. Many influences interpose to make it appear that the recessional velocity of the external universes increases at the rate of more than one hundred miles a second for every million light-years increase in distance. By this method of reckoning, subsequent to the perfection of more powerful telescopes, it will appear that these far-distant systems are in flight from this part of the universe at the unbelievable rate of more than thirty thousand miles a second. But this apparent speed of recession is not real; it results from numerous factors of error embracing angles of observation and other time-space distortions.
12:4.15 (134.4) Tuttavia, la più grande di tutte queste distorsioni deriva dal fatto che gl’immensi universi dello spazio esterno situati nei regni vicini ai domini dei sette superuniversi sembrano effettuare la loro rivoluzione in direzione opposta a quella del grande universo. In altre parole, queste miriadi di nebulose, con i soli e le sfere che li accompagnano, stanno attualmente girando attorno alla creazione centrale in senso orario. I sette superuniversi girano attorno al Paradiso in senso antiorario. Sembra che il secondo universo esterno di galassie, come i sette superuniversi, giri attorno al Paradiso in senso antiorario. E gli osservatori astronomici di Uversa pensano d’individuare prove di movimenti di rivoluzione in una terza cintura esterna di spazio molto lontana che stanno cominciando a manifestare tendenze direzionali con andamento in senso orario.   12:4.15 (134.4) But the greatest of all such distortions arises because the vast universes of outer space, in the realms next to the domains of the seven superuniverses, seem to be revolving in a direction opposite to that of the grand universe. That is, these myriads of nebulae and their accompanying suns and spheres are at the present time revolving clockwise about the central creation. The seven superuniverses revolve about Paradise in a counterclockwise direction. It appears that the second outer universe of galaxies, like the seven superuniverses, revolves counterclockwise about Paradise. And the astronomic observers of Uversa think they detect evidence of revolutionary movements in a third outer belt of far-distant space which are beginning to exhibit directional tendencies of a clockwise nature.
12:4.16 (134.5) È probabile che queste direzioni alternate delle processioni spaziali successive degli universi abbiano a che fare con la tecnica di gravità universale impiegata dall’Assoluto Universale all’interno dell’universo maestro, che consiste in una coordinazione di forze ed in un bilanciamento delle tensioni spaziali. Il movimento, così come lo spazio, è un complemento o un equilibratore della gravità.   12:4.16 (134.5) It is probable that these alternate directions of successive space processions of the universes have something to do with the intramaster universe gravity technique of the Universal Absolute, which consists of a co-ordination of forces and an equalization of space tensions. Motion as well as space is a complement or equilibrant of gravity.
5. Il tempo e lo spazio ^top   5. Space and Time ^top
12:5.1 (134.6) Come lo spazio, il tempo è un dono del Paradiso, ma non nello stesso senso, solo indirettamente. Il tempo esiste in virtù del movimento e perché la mente è per natura conscia della sequenzialità. Dal punto di vista pratico il movimento è essenziale per il tempo, ma non c’è alcuna unità di tempo universale basata sul movimento, ad eccezione del fatto che il giorno standard del Paradiso-Havona è riconosciuto come tale arbitrariamente. La totalità della respirazione dello spazio distrugge il suo valore locale come sorgente di tempo.   12:5.1 (134.6) Like space, time is a bestowal of Paradise, but not in the same sense, only indirectly. Time comes by virtue of motion and because mind is inherently aware of sequentiality. From a practical viewpoint, motion is essential to time, but there is no universal time unit based on motion except in so far as the Paradise-Havona standard day is arbitrarily so recognized. The totality of space respiration destroys its local value as a time source.
12:5.2 (135.1) Lo spazio non è infinito, sebbene tragga origine dal Paradiso; non è assoluto, perché è pervaso dall’Assoluto Non Qualificato. Noi non conosciamo i limiti assoluti dello spazio, ma sappiamo che l’assoluto del tempo è l’eternità.   12:5.2 (135.1) Space is not infinite, even though it takes origin from Paradise; not absolute, for it is pervaded by the Unqualified Absolute. We do not know the absolute limits of space, but we do know that the absolute of time is eternity.
12:5.3 (135.2) Il tempo e lo spazio sono inseparabili soltanto nelle creazioni del tempo-spazio, i sette superuniversi. Lo spazio non temporale (spazio senza tempo) esiste teoricamente, ma il solo posto veramente non temporale è l’area del Paradiso. Il tempo non spaziale (tempo senza spazio) esiste nella mente al livello di funzione del Paradiso.   12:5.3 (135.2) Time and space are inseparable only in the time-space creations, the seven superuniverses. Nontemporal space (space without time) theoretically exists, but the only truly nontemporal place is Paradise area. Nonspatial time (time without space) exists in mind of the Paradise level of function.
12:5.4 (135.3) Le zone relativamente immobili di spazio mediano che sono a ridosso del Paradiso e che separano lo spazio penetrato da quello non penetrato sono le zone di transizione dal tempo all’eternità; da qui la necessità per i pellegrini del Paradiso di divenire incoscienti durante questo transito quando deve culminare nella cittadinanza del Paradiso. I visitatori coscienti del tempo possono andare in Paradiso senza entrare così nell’incoscienza del sonno, ma rimangono creature del tempo.   12:5.4 (135.3) The relatively motionless midspace zones impinging on Paradise and separating pervaded from unpervaded space are the transition zones from time to eternity, hence the necessity of Paradise pilgrims becoming unconscious during this transit when it is to culminate in Paradise citizenship. Time-conscious visitors can go to Paradise without thus sleeping, but they remain creatures of time.
12:5.5 (135.4) Le relazioni con il tempo non esistono senza il movimento nello spazio, ma la coscienza del tempo sì. La sequenzialità può rendere coscienti del tempo anche in assenza di movimento. La mente umana è meno condizionata dal tempo che dallo spazio a causa della natura intrinseca della mente. Anche durante i giorni della vita terrena nella carne, sebbene la mente umana sia rigidamente limitata dallo spazio, l’immaginazione creatrice dell’uomo è comparativamente libera dal tempo. Ma il tempo stesso non è geneticamente una qualità della mente.   12:5.5 (135.4) Relationships to time do not exist without motion in space, but consciousness of time does. Sequentiality can consciousize time even in the absence of motion. Man’s mind is less time-bound than space-bound because of the inherent nature of mind. Even during the days of the earth life in the flesh, though man’s mind is rigidly space-bound, the creative human imagination is comparatively time free. But time itself is not genetically a quality of mind.
12:5.6 (135.5) Ci sono tre livelli differenti di cognizione del tempo:   12:5.6 (135.5) There are three different levels of time cognizance:
12:5.7 (135.6) 1. Tempo percepito dalla mente — coscienza di sequenza, di movimento e di un senso di durata.   12:5.7 (135.6) 1. Mind-perceived time—consciousness of sequence, motion, and a sense of duration.
12:5.8 (135.7) 2. Tempo percepito dallo spirito — discernimento del movimento verso Dio e consapevolezza del movimento di ascesa verso livelli di crescente divinità.   12:5.8 (135.7) 2. Spirit-perceived time—insight into motion Godward and the awareness of the motion of ascent to levels of increasing divinity.
12:5.9 (135.8) 3. La personalità crea un senso unico del tempo mediante il discernimento della Realtà più una coscienza di presenza ed una consapevolezza di durata.   12:5.9 (135.8) 3. Personality creates a unique time sense out of insight into Reality plus a consciousness of presence and an awareness of duration.
12:5.10 (135.9) Gli animali non spirituali conoscono solo il passato e vivono nel presente. L’uomo abitato dallo spirito ha potere di previsione (intuizione); egli può visualizzare il futuro. Solo i comportamenti lungimiranti e progressivi sono personalmente reali. L’etica statica e la moralità tradizionale sono di poco superiori all’animalità. Nemmeno lo stoicismo è un ordine elevato di autorealizzazione. L’etica e la morale diventano veramente umane quando sono dinamiche e progressive, vibranti di realtà universale.   12:5.10 (135.9) Unspiritual animals know only the past and live in the present. Spirit-indwelt man has powers of prevision (insight); he may visualize the future. Only forward-looking and progressive attitudes are personally real. Static ethics and traditional morality are just slightly superanimal. Nor is stoicism a high order of self-realization. Ethics and morals become truly human when they are dynamic and progressive, alive with universe reality.
12:5.11 (135.10) La personalità umana non è solo un elemento concomitante degli avvenimenti del tempo e dello spazio; la personalità umana può anche agire come causa cosmica di tali avvenimenti.   12:5.11 (135.10) The human personality is not merely a concomitant of time-and-space events; the human personality can also act as the cosmic cause of such events.
6. Il supercontrollo universale ^top   6. Universal Overcontrol ^top
12:6.1 (135.11) L’universo è non statico. La stabilità non è il risultato dell’inerzia, ma piuttosto il prodotto di energie bilanciate, di menti cooperative, di morontie coordinate, di supercontrollo spirituale e di unificazione della personalità. La stabilità è totalmente e sempre proporzionale alla divinità.   12:6.1 (135.11) The universe is nonstatic. Stability is not the result of inertia but rather the product of balanced energies, co-operative minds, co-ordinated morontias, spirit overcontrol, and personality unification. Stability is wholly and always proportional to divinity.
12:6.2 (135.12) Nel controllo fisico dell’universo maestro il Padre Universale esercita la priorità ed il primato tramite l’Isola del Paradiso. Dio è assoluto nell’amministrazione spirituale del cosmo nella persona del Figlio Eterno. Nei domini della mente, il Padre ed il Figlio operano in coordinazione nell’Attore Congiunto.   12:6.2 (135.12) In the physical control of the master universe the Universal Father exercises priority and primacy through the Isle of Paradise; God is absolute in the spiritual administration of the cosmos in the person of the Eternal Son. Concerning the domains of mind, the Father and the Son function co-ordinately in the Conjoint Actor.
12:6.3 (136.1) La Terza Sorgente e Centro aiuta a mantenere l’equilibrio e la coordinazione delle energie e delle organizzazioni fisiche e spirituali congiunte per mezzo dell’assolutezza del suo potere sulla mente cosmica e dell’esercizio dei suoi complementi inerenti ed universali di gravità fisica e spirituale. In ogni tempo e luogo in cui si stabilisce una connessione tra il materiale e lo spirituale, tale fenomeno mentale è un atto dello Spirito Infinito. Solo la mente può interassociare le forze e le energie fisiche del livello materiale con i poteri e gli esseri spirituali del livello dello spirito.   12:6.3 (136.1) The Third Source and Center assists in the maintenance of the equilibrium and co-ordination of the combined physical and spiritual energies and organizations by the absoluteness of his grasp of the cosmic mind and by the exercise of his inherent and universal physical- and spiritual-gravity complements. Whenever and wherever there occurs a liaison between the material and the spiritual, such a mind phenomenon is an act of the Infinite Spirit. Mind alone can interassociate the physical forces and energies of the material level with the spiritual powers and beings of the spirit level.
12:6.4 (136.2) Ogni volta che contemplate dei fenomeni universali, assicuratevi di prendere in considerazione l’interrelazione delle energie fisiche, intellettuali e spirituali, e di tenere debito conto sia dei fenomeni inattesi che accompagnano la loro unificazione da parte della personalità che dei fenomeni imprevedibili che risultano dalle azioni e dalle reazioni della Deità esperienziale e degli Assoluti.   12:6.4 (136.2) In all your contemplation of universal phenomena, make certain that you take into consideration the interrelation of physical, intellectual, and spiritual energies, and that due allowance is made for the unexpected phenomena attendant upon their unification by personality and for the unpredictable phenomena resulting from the actions and reactions of experiential Deity and the Absolutes.
12:6.5 (136.3) L’universo è altamente prevedibile soltanto nel senso quantitativo o di misurazione della gravità. Anche le forze fisiche primordiali non reagiscono alla gravità lineare, né lo fanno i significati mentali superiori ed i veri valori spirituali delle realtà ultime dell’universo. Qualitativamente l’universo non è altamente prevedibile in ciò che concerne nuove associazioni di forze, siano esse fisiche, mentali o spirituali, sebbene molte di queste combinazioni di energie o di forze diventino parzialmente prevedibili quando sono sottoposte ad osservazione critica. Quando la materia, la mente e lo spirito sono unificati dalla personalità della creatura, noi siamo incapaci di predire interamente le decisioni di questo essere dotato di libero arbitrio.   12:6.5 (136.3) The universe is highly predictable only in the quantitative or gravity-measurement sense; even the primal physical forces are not responsive to linear gravity, nor are the higher mind meanings and true spirit values of ultimate universe realities. Qualitatively, the universe is not highly predictable as regards new associations of forces, either physical, mindal, or spiritual, although many such combinations of energies or forces become partially predictable when subjected to critical observation. When matter, mind, and spirit are unified by creature personality, we are unable fully to predict the decisions of such a freewill being.
12:6.6 (136.4) Tutte le fasi di forza primordiale, di spirito nascente e di altre ultimità non personali sembrano reagire secondo certe leggi relativamente stabili ma sconosciute, e sono caratterizzate da un’ampiezza di realizzazione e da un’elasticità nella risposta che sono spesso sconcertanti quando riscontrate nei fenomeni di una situazione circoscritta ed isolata. Qual è la spiegazione di questa imprevedibile libertà di reazione rivelata da tali realtà universali emergenti? Questi aspetti imprevedibili, sconosciuti ed insondabili — sia che riguardino il comportamento di un’unità primordiale di forza, la reazione di un livello di mente non identificato, od il fenomeno di un vasto preuniverso in formazione nei domini dello spazio esterno — rivelano probabilmente le attività dell’Ultimo ed il risultato della presenza degli Assoluti, che anticipano la funzione di tutti i Creatori degli universi.   12:6.6 (136.4) All phases of primordial force, nascent spirit, and other nonpersonal ultimates appear to react in accordance with certain relatively stable but unknown laws and are characterized by a latitude of performance and an elasticity of response which are often disconcerting when encountered in the phenomena of a circumscribed and isolated situation. What is the explanation of this unpredictable freedom of reaction disclosed by these emerging universe actualities? These unknown, unfathomable unpredictables—whether pertaining to the behavior of a primordial unit of force, the reaction of an unidentified level of mind, or the phenomenon of a vast preuniverse in the making in the domains of outer space—probably disclose the activities of the Ultimate and the presence-performances of the Absolutes, which antedate the function of all universe Creators.
12:6.7 (136.5) Noi non lo sappiamo realmente, ma supponiamo che tale sorprendente versatilità e tale profonda coordinazione significhino la presenza e le attività degli Assoluti, e che questa diversità nella risposta di fronte ad una causalità apparentemente uniforme riveli la reazione degli Assoluti, non solo alla causalità diretta e legata ad una situazione, ma anche a tutte le altre causalità connesse nell’intero universo maestro.   12:6.7 (136.5) We do not really know, but we surmise that such amazing versatility and such profound co-ordination signify the presence and performance of the Absolutes, and that such diversity of response in the face of apparently uniform causation discloses the reaction of the Absolutes, not only to the immediate and situational causation, but also to all other related causations throughout the entire master universe.
12:6.8 (136.6) Gli individui hanno i loro custodi del destino; pianeti, sistemi, costellazioni, universi e superuniversi hanno ciascuno i loro rispettivi capi che lavorano per il bene dei loro domini. Havona ed anche il grande universo sono sorvegliati da coloro ai quali sono state affidate queste alte responsabilità. Ma chi bada e provvede ai bisogni fondamentali dell’universo maestro nel suo insieme, dal Paradiso fino al quarto e più lontano livello di spazio esterno? Sotto l’aspetto esistenziale questa superassistenza è probabilmente da attribuire alla Trinità del Paradiso, ma da un punto di vista esperienziale l’apparizione degli universi posteriori ad Havona dipende da:   12:6.8 (136.6) Individuals have their guardians of destiny; planets, systems, constellations, universes, and superuniverses each have their respective rulers who labor for the good of their domains. Havona and even the grand universe are watched over by those intrusted with such high responsibilities. But who fosters and cares for the fundamental needs of the master universe as a whole, from Paradise to the fourth and outermost space level? Existentially such overcare is probably attributable to the Paradise Trinity, but from an experiential viewpoint the appearance of the post-Havona universes is dependent on:
12:6.9 (136.7) 1. Gli Assoluti quanto a potenziale.   12:6.9 (136.7) 1. The Absolutes in potential.
12:6.10 (136.8) 2. L’Ultimo quanto a direzione.   12:6.10 (136.8) 2. The Ultimate in direction.
12:6.11 (137.1) 3. Il Supremo quanto a coordinazione evoluzionaria.   12:6.11 (137.1) 3. The Supreme in evolutionary co-ordination.
12:6.12 (137.2) 4. Gli Architetti dell’Universo Maestro per l’amministrazione anteriore all’apparizione di capi specifici.   12:6.12 (137.2) 4. The Architects of the Master Universe in administration prior to the appearance of specific rulers.
12:6.13 (137.3) L’Assoluto Non Qualificato pervade tutto lo spazio. Lo status esatto dell’Assoluto della Deità e dell’Assoluto Universale non ci è del tutto chiaro, ma sappiamo che quest’ultimo funziona ovunque funzionano l’Assoluto della Deità e l’Assoluto Non Qualificato. L’Assoluto della Deità può essere universalmente presente, ma non è presente nello spazio. L’Ultimo è presente nello spazio, o lo sarà un giorno, fino ai margini esterni del quarto livello di spazio. Noi dubitiamo che l’Ultimo sarà mai presente nello spazio al di là della periferia dell’universo maestro, ma all’interno di questo limite l’Ultimo sta progressivamente integrando l’organizzazione creatrice dei potenziali dei tre Assoluti.   12:6.13 (137.3) The Unqualified Absolute pervades all space. We are not altogether clear as to the exact status of the Deity and Universal Absolutes, but we know the latter functions wherever the Deity and Unqualified Absolutes function. The Deity Absolute may be universally present but hardly space present. The Ultimate is, or sometime will be, space present to the outer margins of the fourth space level. We doubt that the Ultimate will ever have a space presence beyond the periphery of the master universe, but within this limit the Ultimate is progressively integrating the creative organization of the potentials of the three Absolutes.
7. La parte ed il tutto ^top   7. The Part and the Whole ^top
12:7.1 (137.4) In tutto il tempo e lo spazio e nei confronti di tutta la realtà di qualsiasi natura, opera una legge inesorabile ed impersonale che è equivalente alla funzione di una provvidenza cosmica. La misericordia caratterizza il comportamento amorevole di Dio verso l’individuo; l’imparzialità motiva il comportamento di Dio verso la totalità. La volontà di Dio non prevale necessariamente nella parte — nel cuore di ciascuna personalità — ma la sua volontà governa effettivamente il tutto, l’universo degli universi.   12:7.1 (137.4) There is operative throughout all time and space and with regard to all reality of whatever nature an inexorable and impersonal law which is equivalent to the function of a cosmic providence. Mercy characterizes God’s attitude of love for the individual; impartiality motivates God’s attitude toward the total. The will of God does not necessarily prevail in the part—the heart of any one personality—but his will does actually rule the whole, the universe of universes.
12:7.2 (137.5) In tutti i rapporti con tutti i suoi esseri è vero che le leggi di Dio non sono intrinsecamente arbitrarie. A voi, con la vostra visione limitata ed il vostro punto di vista finito, gli atti di Dio devono spesso sembrare arbitrari e dittatoriali. Le leggi di Dio sono semplicemente le abitudini di Dio, il suo solito modo di fare le cose; ed egli fa sempre bene tutte le cose. Voi notate che Dio fa la stessa cosa nella stessa maniera, in modo ripetitivo, semplicemente perché quello è il modo migliore di fare quella cosa particolare in una data circostanza; ed il modo migliore è il modo giusto. Per questo la saggezza infinita ordina sempre che ciò sia fatto in quella maniera precisa e perfetta. Dovreste anche ricordare che la natura non è l’atto esclusivo della Deità; altre influenze sono presenti nei fenomeni che l’uomo chiama natura.   12:7.2 (137.5) In all his dealings with all his beings it is true that the laws of God are not inherently arbitrary. To you, with your limited vision and finite viewpoint, the acts of God must often appear to be dictatorial and arbitrary. The laws of God are merely the habits of God, his way of repeatedly doing things; and he ever does all things well. You observe that God does the same thing in the same way, repeatedly, simply because that is the best way to do that particular thing in a given circumstance; and the best way is the right way, and therefore does infinite wisdom always order it done in that precise and perfect manner. You should also remember that nature is not the exclusive act of Deity; other influences are present in those phenomena which man calls nature.
12:7.3 (137.6) È incompatibile con la natura divina subire un qualsiasi tipo di deterioramento o permettere l’esecuzione di un atto puramente personale in un modo imperfetto. Si deve tuttavia precisare che, se nella divinità di qualsiasi situazione, nel caso estremo di qualsiasi circostanza, in un qualche caso in cui il corso della saggezza suprema indicasse la necessità di una condotta diversa — se le esigenze della perfezione dovessero per qualche ragione dettare un altro tipo migliore di risposta, allora il Dio infinitamente saggio opererebbe subito nel modo migliore e più appropriato. Ciò sarebbe l’espressione di una legge superiore, non la revoca di una legge inferiore.   12:7.3 (137.6) It is repugnant to the divine nature to suffer any sort of deterioration or ever to permit the execution of any purely personal act in an inferior way. It should be made clear, however, that, if, in the divinity of any situation, in the extremity of any circumstance, in any case where the course of supreme wisdom might indicate the demand for different conduct—if the demands of perfection might for any reason dictate another method of reaction, a better one, then and there would the all-wise God function in that better and more suitable way. That would be the expression of a higher law, not the reversal of a lower law.
12:7.4 (137.7) Dio non è uno schiavo vincolato dall’abitudine alla ripetizione cronica dei suoi atti volontari. Non c’è conflitto tra le leggi dell’Infinito; esse sono tutte perfezioni della natura infallibile; sono tutti atti indiscussi che esprimono decisioni impeccabili. La legge è la reazione immutabile di una mente infinita, perfetta e divina. Gli atti di Dio sono tutti volitivi nonostante questa apparente identità. In Dio non c’è “alcuna mutevolezza né ombra di cambiamento”. Ma tutto ciò che si può dire di vero del Padre Universale non può essere detto con altrettanta certezza di tutte le sue intelligenze subordinate o delle sue creature evoluzionarie.   12:7.4 (137.7) God is not a habit-bound slave to the chronicity of the repetition of his own voluntary acts. There is no conflict among the laws of the Infinite; they are all perfections of the infallible nature; they are all the unquestioned acts expressive of faultless decisions. Law is the unchanging reaction of an infinite, perfect, and divine mind. The acts of God are all volitional notwithstanding this apparent sameness. In God there “is no variableness neither shadow of changing.” But all this which can be truly said of the Universal Father cannot be said with equal certainty of all his subordinate intelligences or of his evolutionary creatures.
12:7.5 (137.8) Poiché Dio è immutabile, potete essere certi che in tutte le circostanze ordinarie egli farà la stessa cosa nello stesso identico modo abituale. Dio è garanzia di stabilità per tutte le cose e tutti gli esseri creati. Egli è Dio; perciò non cambia.   12:7.5 (137.8) Because God is changeless, therefore can you depend, in all ordinary circumstances, on his doing the same thing in the same identical and ordinary way. God is the assurance of stability for all created things and beings. He is God; therefore he changes not.
12:7.6 (138.1) E tutta questa costanza di condotta ed uniformità d’azione è personale, cosciente ed altamente volitiva, perché il grande Dio non è uno schiavo impotente della propria perfezione ed infinità. Dio non è una forza automatica che agisce da se stessa; non è un potere servile soggiogato alla legge. Dio non è né un’equazione matematica né una formula chimica. Egli è una personalità primordiale e con libera volontà. Egli è il Padre Universale, un essere sovraccarico di personalità e la fonte universale di tutte le personalità delle creature.   12:7.6 (138.1) And all this steadfastness of conduct and uniformity of action is personal, conscious, and highly volitional, for the great God is not a helpless slave to his own perfection and infinity. God is not a self-acting automatic force; he is not a slavish law-bound power. God is neither a mathematical equation nor a chemical formula. He is a freewill and primal personality. He is the Universal Father, a being surcharged with personality and the universal fount of all creature personality.
12:7.7 (138.2) La volontà di Dio non prevale in modo uniforme nel cuore dei mortali materiali che cercano Dio, ma se si amplia il quadro del tempo oltre il momento fino ad abbracciare l’insieme della prima vita, allora la volontà di Dio diviene sempre più discernibile nei frutti spirituali che sono nati nella vita dei figli di Dio guidati dallo spirito. E poi, se si amplia ulteriormente la vita umana fino ad includere l’esperienza morontiale, si vede risplendere la volontà divina sempre più vivida negli atti spiritualizzanti di quelle creature del tempo che hanno cominciato a gustare le gioie divine insite nell’esperienza della relazione della personalità umana con la personalità del Padre Universale.   12:7.7 (138.2) The will of God does not uniformly prevail in the heart of the God-seeking material mortal, but if the time frame is enlarged beyond the moment to embrace the whole of the first life, then does God’s will become increasingly discernible in the spirit fruits which are borne in the lives of the spirit-led children of God. And then, if human life is further enlarged to include the morontia experience, the divine will is observed to shine brighter and brighter in the spiritualizing acts of those creatures of time who have begun to taste the divine delights of experiencing the relationship of the personality of man with the personality of the Universal Father.
12:7.8 (138.3) La Paternità di Dio e la fratellanza degli uomini presentano il paradosso della parte e del tutto al livello della personalità. Dio ama ogni individuo come un singolo figlio della famiglia celeste. Tuttavia Dio ama in questo modo tutti gl’individui; non fa eccezione di persone, e l’universalità del suo amore fa nascere una relazione d’insieme, la fratellanza universale.   12:7.8 (138.3) The Fatherhood of God and the brotherhood of man present the paradox of the part and the whole on the level of personality. God loves each individual as an individual child in the heavenly family. Yet God thus loves every individual; he is no respecter of persons, and the universality of his love brings into being a relationship of the whole, the universal brotherhood.
12:7.9 (138.4) L’amore del Padre individualizza in modo assoluto ogni personalità come un figlio unico del Padre Universale, un figlio senza duplicato nell’infinità, una creatura dotata di volontà insostituibile in tutta l’eternità. L’amore del Padre glorifica ogni figlio di Dio, illuminando ogni membro della famiglia celeste, delineando chiaramente la natura unica di ogni essere personale rispetto ai livelli impersonali che sono al di fuori del circuito fraterno del Padre di tutti. L’amore di Dio descrive in maniera sorprendente il valore trascendente di ogni creatura dotata di volontà e rivela infallibilmente l’alto valore che il Padre Universale attribuisce a ciascuno dei suoi figli, dalla personalità creatrice più elevata di status paradisiaco fino alla personalità più umile avente dignità volitiva tra le tribù selvagge di uomini agli albori della specie umana su un mondo evoluzionario del tempo e dello spazio.   12:7.9 (138.4) The love of the Father absolutely individualizes each personality as a unique child of the Universal Father, a child without duplicate in infinity, a will creature irreplaceable in all eternity. The Father’s love glorifies each child of God, illuminating each member of the celestial family, sharply silhouetting the unique nature of each personal being against the impersonal levels that lie outside the fraternal circuit of the Father of all. The love of God strikingly portrays the transcendent value of each will creature, unmistakably reveals the high value which the Universal Father has placed upon each and every one of his children from the highest creator personality of Paradise status to the lowest personality of will dignity among the savage tribes of men in the dawn of the human species on some evolutionary world of time and space.
12:7.10 (138.5) Questo stesso amore di Dio per l’individuo porta all’esistenza la famiglia divina di tutti gl’individui, la fratellanza universale dei figli del Padre del Paradiso dotati di libero arbitrio. E questa fratellanza, essendo universale, è una relazione dell’insieme. La fratellanza, quando è universale, rivela non le relazioni di ciascuno ma le relazioni di tutti. La fratellanza è una realtà dell’insieme e perciò rivela qualità del tutto in contrapposizione a qualità della parte.   12:7.10 (138.5) This very love of God for the individual brings into being the divine family of all individuals, the universal brotherhood of the freewill children of the Paradise Father. And this brotherhood, being universal, is a relationship of the whole. Brotherhood, when universal, discloses not the each relationship, but the all relationship. Brotherhood is a reality of the total and therefore discloses qualities of the whole in contradistinction to qualities of the part.
12:7.11 (138.6) La fratellanza costituisce un fatto di relazioni tra tutte le personalità dell’esistenza universale. Nessuna persona può sfuggire ai benefici o agli svantaggi che possono derivare come risultato di relazioni con altre persone. La parte trae vantaggio oppure danno in proporzione al tutto. Lo sforzo positivo di ogni uomo giova a tutti gli uomini; l’errore o il male di ciascun uomo accresce la sofferenza di tutti gli uomini. Come si muove la parte, così si muove il tutto. Come progredisce il tutto, così progredisce la parte. Le velocità relative della parte e del tutto determinano se la parte è ritardata dall’inerzia del tutto o se è spinta in avanti dall’impulso della fratellanza cosmica.   12:7.11 (138.6) Brotherhood constitutes a fact of relationship between every personality in universal existence. No person can escape the benefits or the penalties that may come as a result of relationship to other persons. The part profits or suffers in measure with the whole. The good effort of each man benefits all men; the error or evil of each man augments the tribulation of all men. As moves the part, so moves the whole. As the progress of the whole, so the progress of the part. The relative velocities of part and whole determine whether the part is retarded by the inertia of the whole or is carried forward by the momentum of the cosmic brotherhood.
12:7.12 (139.1) È un mistero che Dio sia un essere autocosciente altamente personale con una sede residenziale e che allo stesso tempo sia personalmente presente in un così vasto universo e personalmente in contatto con un numero pressoché infinito di esseri. Il fatto che questo fenomeno sia un mistero al di là della comprensione umana non dovrebbe minimamente diminuire la vostra fede. Non consentite che la vastità dell’infinità, l’immensità dell’eternità, la magnificenza e la gloria dell’incomparabile carattere di Dio vi atterriscano, vi facciano vacillare o vi scoraggino; perché il Padre non è molto lontano da nessuno di voi; egli dimora in voi, ed in lui noi tutti letteralmente ci muoviamo, effettivamente viviamo e veramente abbiamo il nostro essere.   12:7.12 (139.1) It is a mystery that God is a highly personal self-conscious being with residential headquarters, and at the same time personally present in such a vast universe and personally in contact with such a well-nigh infinite number of beings. That such a phenomenon is a mystery beyond human comprehension should not in the least lessen your faith. Do not allow the magnitude of the infinity, the immensity of the eternity, and the grandeur and glory of the matchless character of God to overawe, stagger, or discourage you; for the Father is not very far from any one of you; he dwells within you, and in him do we all literally move, actually live, and veritably have our being.
12:7.13 (139.2) Sebbene il Padre del Paradiso funzioni tramite i suoi creatori divini ed i suoi figli creature, si compiace anche del contatto interiore più intimo con voi, un contatto così sublime e così altamente personale da oltrepassare anche la mia comprensione — quella misteriosa comunione di un frammento del Padre con l’anima umana e con la mente mortale dove egli effettivamente dimora. Sapendo tanto di questi doni di Dio, voi sapete quindi che il Padre è in intimo contatto non solo con i suoi associati divini, ma anche con i suoi figli mortali evoluzionari del tempo. In verità il Padre dimora in Paradiso, ma la sua presenza divina risiede anche nella mente degli uomini.   12:7.13 (139.2) Even though the Paradise Father functions through his divine creators and his creature children, he also enjoys the most intimate inner contact with you, so sublime, so highly personal, that it is even beyond my comprehension—that mysterious communion of the Father fragment with the human soul and with the mortal mind of its actual indwelling. Knowing what you do of these gifts of God, you therefore know that the Father is in intimate touch, not only with his divine associates, but also with his evolutionary mortal children of time. The Father indeed abides on Paradise, but his divine presence also dwells in the minds of men.
12:7.14 (139.3) Anche se lo spirito di un Figlio è stato profuso su tutta l’umanità, anche se un Figlio ha dimorato un tempo con voi nelle sembianze della carne mortale, anche se i serafini vi proteggono e vi guidano personalmente, qualunque di questi esseri divini del Secondo e del Terzo Centro come potrebbe mai sperare di avvicinarsi tanto a voi o di comprendervi altrettanto pienamente quanto il Padre, che ha donato una parte di se stesso per essere in voi, per essere il vostro reale e divino, ed anche eterno, sé?   12:7.14 (139.3) Even though the spirit of a Son be poured out upon all flesh, even though a Son once dwelt with you in the likeness of mortal flesh, even though the seraphim personally guard and guide you, how can any of these divine beings of the Second and Third Centers ever hope to come as near to you or to understand you as fully as the Father, who has given a part of himself to be in you, to be your real and divine, even your eternal, self?
8. Materia, mente e spirito ^top   8. Matter, Mind, and Spirit ^top
12:8.1 (139.4) “Dio è spirito”, ma il Paradiso non lo è. L’universo materiale è sempre l’arena in cui hanno luogo tutte le attività spirituali; esseri spirituali ed ascendenti spirituali vivono ed operano su sfere fisiche di realtà materiale.   12:8.1 (139.4) “God is spirit,” but Paradise is not. The material universe is always the arena wherein take place all spiritual activities; spirit beings and spirit ascenders live and work on physical spheres of material reality.
12:8.2 (139.5) Il conferimento della forza cosmica, il dominio della gravità cosmica, è la funzione dell’Isola del Paradiso. Tutta la forza-energia originale proviene dal Paradiso, e la materia per la formazione d’innumerevoli universi circola attualmente in tutto l’universo maestro sotto forma di una presenza di supergravità che costituisce il carico di forza dello spazio penetrato.   12:8.2 (139.5) The bestowal of cosmic force, the domain of cosmic gravity, is the function of the Isle of Paradise. All original force-energy proceeds from Paradise, and the matter for the making of untold universes now circulates throughout the master universe in the form of a supergravity presence which constitutes the force-charge of pervaded space.
12:8.3 (139.6) Quali che siano le sue trasformazioni negli universi esterni, una volta uscita dal Paradiso la forza prosegue il suo viaggio restando soggetta all’attrazione senza fine, sempre presente ed infallibile dell’Isola eterna, girando indefinitamente in modo obbediente e naturale lungo i sentieri eterni dello spazio degli universi. L’energia fisica è l’unica realtà che è fedele e costante nella sua sottomissione alla legge universale. Soltanto nei regni della volizione delle creature c’è stata deviazione dai sentieri divini e dai piani originali. Il potere e l’energia sono le prove universali della stabilità, della costanza e dell’eternità dell’Isola centrale del Paradiso.   12:8.3 (139.6) Whatever the transformations of force in the outlying universes, having gone out from Paradise, it journeys on subject to the never-ending, ever-present, unfailing pull of the eternal Isle, obediently and inherently swinging on forever around the eternal space paths of the universes. Physical energy is the one reality which is true and steadfast in its obedience to universal law. Only in the realms of creature volition has there been deviation from the divine paths and the original plans. Power and energy are the universal evidences of the stability, constancy, and eternity of the central Isle of Paradise.
12:8.4 (139.7) Il conferimento dello spirito e la spiritualizzazione delle personalità, il dominio della gravità spirituale, sono il regno del Figlio Eterno. E questa gravità spirituale del Figlio, che attira sempre verso di lui tutte le realtà spirituali, è altrettanto reale ed assoluta quanto l’onnipotente attrazione materiale dell’Isola del Paradiso. Ma l’uomo di mente materiale ha per natura più dimestichezza con le manifestazioni materiali di natura fisica che con le operazioni altrettanto reali e potenti di natura spirituale che si possono discernere soltanto con l’intuizione spirituale dell’anima.   12:8.4 (139.7) The bestowal of spirit and the spiritualization of personalities, the domain of spiritual gravity, is the realm of the Eternal Son. And this spirit gravity of the Son, ever drawing all spiritual realities to himself, is just as real and absolute as is the all-powerful material grasp of the Isle of Paradise. But material-minded man is naturally more familiar with the material manifestations of a physical nature than with the equally real and mighty operations of a spiritual nature which are discerned only by the spiritual insight of the soul.
12:8.5 (140.1) Via via che la mente di una personalità nell’universo diviene più spirituale — più simile a Dio — risponde meno alla gravità materiale. La realtà misurata dalla reazione alla gravità fisica è l’antitesi della realtà determinata dalla qualità del contenuto spirituale. L’azione della gravità fisica determina quantitativamente l’energia non spirituale; l’azione della gravità spirituale è la misura qualitativa dell’energia vivente della divinità.   12:8.5 (140.1) As the mind of any personality in the universe becomes more spiritual—Godlike—it becomes less responsive to material gravity. Reality, measured by physical-gravity response, is the antithesis of reality as determined by quality of spirit content. Physical-gravity action is a quantitative determiner of nonspirit energy; spiritual-gravity action is the qualitative measure of the living energy of divinity.
12:8.6 (140.2) Quello che il Paradiso è per la creazione fisica, e che il Figlio Eterno è per l’universo spirituale, l’Attore Congiunto lo è per i regni della mente — l’universo intelligente di esseri e di personalità materiali, morontiali e spirituali.   12:8.6 (140.2) What Paradise is to the physical creation, and what the Eternal Son is to the spiritual universe, the Conjoint Actor is to the realms of mind—the intelligent universe of material, morontial, and spiritual beings and personalities.
12:8.7 (140.3) L’Attore Congiunto reagisce sia alle realtà materiali che spirituali e diventa per ciò egli stesso il ministro universale per tutti gli esseri intelligenti, esseri che possono rappresentare un’unione delle fasi materiale e spirituale della creazione. Il dono dell’intelligenza, il ministero a favore del materiale e dello spirituale nel fenomeno della mente, è il dominio esclusivo dell’Attore Congiunto, che diventa così l’associato della mente spirituale, l’essenza della mente morontiale e la sostanza della mente materiale delle creature evoluzionarie del tempo.   12:8.7 (140.3) The Conjoint Actor reacts to both material and spiritual realities and therefore inherently becomes the universal minister to all intelligent beings, beings who may represent a union of both the material and spiritual phases of creation. The endowment of intelligence, the ministry to the material and the spiritual in the phenomenon of mind, is the exclusive domain of the Conjoint Actor, who thus becomes the partner of the spiritual mind, the essence of the morontia mind, and the substance of the material mind of the evolutionary creatures of time.
12:8.8 (140.4) La mente è la tecnica con la quale le realtà spirituali divengono esperienziali per le personalità create. Ed in ultima analisi le possibilità unificatrici della mente umana stessa, la capacità di coordinare cose, idee e valori, sono supermateriali.   12:8.8 (140.4) Mind is the technique whereby spirit realities become experiential to creature personalities. And in the last analysis the unifying possibilities of even human mind, the ability to co-ordinate things, ideas, and values, is supermaterial.
12:8.9 (140.5) Benché sia difficilmente possibile per la mente mortale comprendere i sette livelli di realtà cosmica relativa, l’intelletto umano dovrebbe essere in grado di cogliere gran parte del significato dei tre livelli funzionali della realtà finita:   12:8.9 (140.5) Though it is hardly possible for the mortal mind to comprehend the seven levels of relative cosmic reality, the human intellect should be able to grasp much of the meaning of three functioning levels of finite reality:
12:8.10 (140.6) 1. Materia. Energia organizzata che è soggetta alla gravità lineare, eccetto quando è modificata dal movimento e condizionata dalla mente.   12:8.10 (140.6) 1. Matter. Organized energy which is subject to linear gravity except as it is modified by motion and conditioned by mind.
12:8.11 (140.7) 2. Mente. Coscienza organizzata che non è interamente soggetta alla gravità materiale e che diventa veramente libera quando è modificata dallo spirito.   12:8.11 (140.7) 2. Mind. Organized consciousness which is not wholly subject to material gravity, and which becomes truly liberated when modified by spirit.
12:8.12 (140.8) 3. Spirito. La più alta realtà personale. Il vero spirito non è soggetto alla gravità fisica, ma diventa alla fine l’influenza motivante di tutti i sistemi di energia in evoluzione aventi dignità di personalità.   12:8.12 (140.8) 3. Spirit. The highest personal reality. True spirit is not subject to physical gravity but eventually becomes the motivating influence of all evolving energy systems of personality dignity.
12:8.13 (140.9) Lo scopo dell’esistenza di tutte le personalità è lo spirito; le manifestazioni materiali sono relative e la mente cosmica interviene tra questi opposti universali. Il conferimento della mente ed il ministero dello spirito sono opera delle persone associate della Deità, lo Spirito Infinito ed il Figlio Eterno. La realtà della Deità totale non è mente ma spirito-mente — mente-spirito unificati dalla personalità. Nondimeno gli assoluti dello spirito e della cosa convergono entrambi nella persona del Padre Universale.   12:8.13 (140.9) The goal of existence of all personalities is spirit; material manifestations are relative, and the cosmic mind intervenes between these universal opposites. The bestowal of mind and the ministration of spirit are the work of the associate persons of Deity, the Infinite Spirit and the Eternal Son. Total Deity reality is not mind but spirit-mind—mind-spirit unified by personality. Nevertheless the absolutes of both the spirit and the thing converge in the person of the Universal Father.
12:8.14 (140.10) In Paradiso le tre energie, fisica, mentale e spirituale sono coordinate. Nel cosmo evoluzionario l’energia-materia è dominante, eccetto che nella personalità in cui lo spirito, grazie alla mediazione della mente, lotta per la supremazia. Lo spirito è la realtà fondamentale dell’esperienza della personalità di tutte le creature, perché Dio è spirito. Lo spirito è immutabile, e perciò in tutte le relazioni personali trascende sia la mente che la materia, che sono variabili esperienziali di realizzazione progressiva.   12:8.14 (140.10) On Paradise the three energies, physical, mindal, and spiritual, are co-ordinate. In the evolutionary cosmos energy-matter is dominant except in personality, where spirit, through the mediation of mind, is striving for the mastery. Spirit is the fundamental reality of the personality experience of all creatures because God is spirit. Spirit is unchanging, and therefore, in all personality relations, it transcends both mind and matter, which are experiential variables of progressive attainment.
12:8.15 (140.11) Nell’evoluzione cosmica la materia diventa un’ombra filosofica proiettata dalla mente nella presenza della luminosità spirituale dell’illuminazione divina, ma ciò non invalida la realtà dell’energia-materia. Mente, materia e spirito sono ugualmente reali, ma non hanno un valore uguale per la personalità nel raggiungimento della divinità. La coscienza della divinità è un’esperienza spirituale progressiva.   12:8.15 (140.11) In cosmic evolution matter becomes a philosophic shadow cast by mind in the presence of spirit luminosity of divine enlightenment, but this does not invalidate the reality of matter-energy. Mind, matter, and spirit are equally real, but they are not of equal value to personality in the attainment of divinity. Consciousness of divinity is a progressive spiritual experience.
12:8.16 (141.1) Quanto più risplende la luce della personalità spiritualizzata (il Padre nell’universo, il frammento della personalità spirituale potenziale nella singola creatura), tanto maggiore è l’ombra proiettata dalla mente interposta sul suo rivestimento materiale. Nel tempo il corpo dell’uomo è altrettanto reale quanto la mente o lo spirito, ma alla morte sia la mente (l’identità) che lo spirito sopravvivono, mentre il corpo non sopravvive. Una realtà cosmica può non esistere nell’esperienza di una personalità. E così la vostra figura retorica greca — la materia è l’ombra della sostanza spirituale più reale — ha un significato filosofico.   12:8.16 (141.1) The brighter the shining of the spiritualized personality (the Father in the universe, the fragment of potential spirit personality in the individual creature), the greater the shadow cast by the intervening mind upon its material investment. In time, man’s body is just as real as mind or spirit, but in death, both mind (identity) and spirit survive while the body does not. A cosmic reality can be nonexistent in personality experience. And so your Greek figure of speech—the material as the shadow of the more real spirit substance—does have a philosophic significance.
9. Le realtà personali ^top   9. Personal Realities ^top
12:9.1 (141.2) Lo spirito è la realtà personale fondamentale negli universi e la personalità è fondamentale per ogni esperienza progressiva con la realtà spirituale. Ogni fase d’esperienza della personalità su ciascun successivo livello di progressione universale sovrabbonda d’indizi che portano alla scoperta di realtà personali affascinanti. Il vero destino dell’uomo consiste nel creare nuove mete spirituali e poi nel rispondere alle attrattive cosmiche di queste mete superne di valore non materiale.   12:9.1 (141.2) Spirit is the basic personal reality in the universes, and personality is basic to all progressing experience with spiritual reality. Every phase of personality experience on every successive level of universe progression swarms with clues to the discovery of alluring personal realities. Man’s true destiny consists in the creation of new and spirit goals and then in responding to the cosmic allurements of such supernal goals of nonmaterial value.
12:9.2 (141.3) L’amore è il segreto dell’associazione proficua tra personalità. Non si può conoscere realmente una persona da un singolo contatto. Non si può apprezzare la musica per deduzione matematica, anche se la musica è una forma di ritmo matematico. Il numero assegnato ad un abbonato telefonico non identifica in alcun modo la personalità di quell’abbonato e non dà alcuna indicazione circa il suo carattere.   12:9.2 (141.3) Love is the secret of beneficial association between personalities. You cannot really know a person as the result of a single contact. You cannot appreciatingly know music through mathematical deduction, even though music is a form of mathematical rhythm. The number assigned to a telephone subscriber does not in any manner identify the personality of that subscriber or signify anything concerning his character.
12:9.3 (141.4) La matematica, la scienza fisica, è indispensabile per la discussione intelligente degli aspetti materiali dell’universo, ma tale conoscenza non è necessariamente un elemento della comprensione più elevata della verità o dell’apprezzamento personale delle realtà spirituali. Non solo nei regni della vita, ma anche nel mondo dell’energia fisica la somma di due o più fattori rappresenta molto spesso qualcosa di più dei risultati aggiuntivi prevedibili di queste associazioni, o qualcosa di differente. L’intera scienza della matematica, l’intero campo della filosofia, la fisica o la chimica più elevate, non potrebbero predire né sapere che l’unione di due atomi gassosi d’idrogeno con un atomo gassoso di ossigeno producono una sostanza nuova con qualità sovraggiunte — l’acqua liquida. La conoscenza considerata di questo solo fenomeno fisico-chimico avrebbe dovuto impedire lo sviluppo della filosofia materialistica e della cosmologia meccanicistica.   12:9.3 (141.4) Mathematics, material science, is indispensable to the intelligent discussion of the material aspects of the universe, but such knowledge is not necessarily a part of the higher realization of truth or of the personal appreciation of spiritual realities. Not only in the realms of life but even in the world of physical energy, the sum of two or more things is very often something more than, or something different from, the predictable additive consequences of such unions. The entire science of mathematics, the whole domain of philosophy, the highest physics or chemistry, could not predict or know that the union of two gaseous hydrogen atoms with one gaseous oxygen atom would result in a new and qualitatively superadditive substance—liquid water. The understanding knowledge of this one physiochemical phenomenon should have prevented the development of materialistic philosophy and mechanistic cosmology.
12:9.4 (141.5) L’analisi tecnica non rivela quello che una persona o una cosa possono fare. Per esempio: l’acqua è impiegata efficacemente per spegnere il fuoco. Che l’acqua spegne il fuoco è un fatto di esperienza quotidiana, ma nessuna analisi dell’acqua potrebbe mai essere fatta per rivelare questa proprietà. L’analisi stabilisce che l’acqua è composta d’idrogeno e di ossigeno; uno studio ulteriore di questi elementi rivela che l’ossigeno è il supporto reale della combustione e che l’idrogeno è autocombustibile.   12:9.4 (141.5) Technical analysis does not reveal what a person or a thing can do. For example: Water is used effectively to extinguish fire. That water will put out fire is a fact of everyday experience, but no analysis of water could ever be made to disclose such a property. Analysis determines that water is composed of hydrogen and oxygen; a further study of these elements discloses that oxygen is the real supporter of combustion and that hydrogen will itself freely burn.
12:9.5 (141.6) La vostra religione sta diventando reale perché sta emergendo dalla schiavitù della paura e dall’asservimento della superstizione. La vostra filosofia lotta per emanciparsi dai dogmi e dalla tradizione. La vostra scienza è impegnata nella battaglia millenaria tra la verità e l’errore, combattendo per la liberazione dai legami dell’astrazione, dalla schiavitù della matematica e dalla cecità relativa del materialismo meccanicistico.   12:9.5 (141.6) Your religion is becoming real because it is emerging from the slavery of fear and the bondage of superstition. Your philosophy struggles for emancipation from dogma and tradition. Your science is engaged in the agelong contest between truth and error while it fights for deliverance from the bondage of abstraction, the slavery of mathematics, and the relative blindness of mechanistic materialism.
12:9.6 (142.1) L’uomo mortale ha un nucleo spirituale. La mente è un sistema d’energia personale che esiste attorno ad un nucleo spirituale divino e che opera in un ambiente materiale. Questa relazione vivente tra mente personale e spirito costituisce il potenziale universale della personalità eterna. Difficoltà reali, delusioni durature, fallimenti seri o la morte ineluttabile possono giungere solo se dei concetti egocentrici pretendono di sostituire completamente il potere che governa il nucleo spirituale centrale, infrangendo in tal modo il piano cosmico d’identità della personalità.   12:9.6 (142.1) Mortal man has a spirit nucleus. The mind is a personal-energy system existing around a divine spirit nucleus and functioning in a material environment. Such a living relationship of personal mind and spirit constitutes the universe potential of eternal personality. Real trouble, lasting disappointment, serious defeat, or inescapable death can come only after self-concepts presume fully to displace the governing power of the central spirit nucleus, thereby disrupting the cosmic scheme of personality identity.
12:9.7 (142.2) [Presentato da un Perfettore di Saggezza agente per autorità degli Antichi dei Giorni.]   12:9.7 (142.2) [Presented by a Perfector of Wisdom acting by authority of the Ancients of Days.]