Fascicolo 57   Paper 57
L’origine di Urantia   The Origin of Urantia
57:0.1 (651.1) NEL presentare, per gli annali di Urantia, alcuni estratti degli archivi di Jerusem concernenti gli antecedenti e la storia primitiva del pianeta, siamo stati invitati a calcolare il tempo in termini di uso corrente — secondo l’attuale calendario, con anno bisestile, di 365 giorni ed 1/4 per anno. Come regola generale non faremo alcun tentativo di presentare degli anni esatti, benché essi siano registrati. Utilizzeremo i numeri interi più vicini come metodo migliore per presentare questi fatti storici.   57:0.1 (651.1) IN PRESENTING excerpts from the archives of Jerusem for the records of Urantia respecting its antecedents and early history, we are directed to reckon time in terms of current usage—the present leap-year calendar of 365¼ days to the year. As a rule, no attempt will be made to give exact years, though they are of record. We will use the nearest whole numbers as the better method of presenting these historic facts.
57:0.2 (651.2) Quando ci riferiamo ad un avvenimento di uno o due milioni di anni fa, ci proponiamo di datare tale evento retrocedendo del numero di anni indicato a partire dai primi decenni del ventesimo secolo dell’era cristiana. Descriveremo quindi questi avvenimenti lontani come accaduti in periodi interi di migliaia, milioni e miliardi di anni.   57:0.2 (651.2) When referring to an event as of one or two millions of years ago, we intend to date such an occurrence back that number of years from the early decades of the twentieth century of the Christian era. We will thus depict these far-distant events as occurring in even periods of thousands, millions, and billions of years.
1. La nebulosa di Andronover ^top   1. The Andronover Nebula ^top
57:1.1 (651.3) Urantia ha avuto origine nel vostro sole ed il vostro sole appartiene alla multiforme progenie della nebulosa di Andronover, che fu un tempo organizzata come parte componente del potere fisico e della sostanza materiale dell’universo locale di Nebadon. E questa grande nebulosa stessa ebbe origine dal carico di forza universale dello spazio nel superuniverso di Orvonton molto, molto tempo fa.   57:1.1 (651.3) Urantia is of origin in your sun, and your sun is one of the multifarious offspring of the Andronover nebula, which was onetime organized as a component part of the physical power and material matter of the local universe of Nebadon. And this great nebula itself took origin in the universal force-charge of space in the superuniverse of Orvonton, long, long ago.
57:1.2 (651.4) Nel momento in cui inizia questo racconto, gli Organizzatori Maestri di Forza Primari del Paradiso avevano da lungo tempo il completo controllo delle energie spaziali che furono più tardi organizzate sotto forma della nebulosa di Andronover.   57:1.2 (651.4) At the time of the beginning of this recital, the Primary Master Force Organizers of Paradise had long been in full control of the space-energies which were later organized as the Andronover nebula.
57:1.3 (651.5) 987.000.000.000 di anni fa, l’organizzatore di forza associato allora operante come ispettore numero 811.307 della serie di Orvonton, che viaggiava fuori di Uversa, riferì agli Antichi dei Giorni che le condizioni dello spazio erano favorevoli per l’inizio di fenomeni di materializzazione in un certo settore di quello che allora era il segmento orientale di Orvonton.   57:1.3 (651.5) 987,000,000,000 years ago associate force organizer and then acting inspector number 811,307 of the Orvonton series, traveling out from Uversa, reported to the Ancients of Days that space conditions were favorable for the initiation of materialization phenomena in a certain sector of the, then, easterly segment of Orvonton.
57:1.4 (651.6) 900.000.000.000 di anni fa, gli archivi di Uversa attestano che fu registrato un permesso accordato dal Consiglio dell’Equilibrio di Uversa al governo del superuniverso, che autorizzava l’invio di un organizzatore di forza e del suo gruppo nella regione precedentemente indicata dall’ispettore numero 811.307. Le autorità di Orvonton incaricarono lo scopritore originale di questo universo potenziale di eseguire il mandato degli Antichi dei Giorni che prevedeva l’organizzazione di una nuova creazione materiale.   57:1.4 (651.6) 900,000,000,000 years ago, the Uversa archives testify, there was recorded a permit issued by the Uversa Council of Equilibrium to the superuniverse government authorizing the dispatch of a force organizer and staff to the region previously designated by inspector number 811,307. The Orvonton authorities commissioned the original discoverer of this potential universe to execute the mandate of the Ancients of Days calling for the organization of a new material creation.
57:1.5 (652.1) La registrazione di questa autorizzazione significa che l’organizzatore di forza ed il suo personale erano già partiti da Uversa per il lungo viaggio verso quel settore orientale dello spazio dove in seguito avrebbero intrapreso quelle prolungate attività che sarebbero culminate nell’emersione di una nuova creazione fisica in Orvonton.   57:1.5 (652.1) The recording of this permit signifies that the force organizer and staff had already departed from Uversa on the long journey to that easterly space sector where they were subsequently to engage in those protracted activities which would terminate in the emergence of a new physical creation in Orvonton.
57:1.6 (652.2) 875.000.000.000 di anni fa, fu debitamente dato inizio all’enorme nebulosa di Andronover, numero 876.926. Era necessaria la sola presenza dell’organizzatore di forza e del suo gruppo di collegamento per avviare il vortice d’energia che doveva alla fine trasformarsi in questo vasto ciclone spaziale. Dopo aver dato inizio a tali rotazioni nebulari, gli organizzatori di forza viventi si sono semplicemente ritirati perpendicolarmente al piano del disco in rotazione; e a partire da quel momento le qualità insite nell’energia assicurano l’evoluzione progressiva e ordinata di questo nuovo sistema fisico.   57:1.6 (652.2) 875,000,000,000 years ago the enormous Andronover nebula number 876,926 was duly initiated. Only the presence of the force organizer and the liaison staff was required to inaugurate the energy whirl which eventually grew into this vast cyclone of space. Subsequent to the initiation of such nebular revolutions, the living force organizers simply withdraw at right angles to the plane of the revolutionary disk, and from that time forward, the inherent qualities of energy insure the progressive and orderly evolution of such a new physical system.
57:1.7 (652.3) A partire da quest’epoca la narrazione si sposta sulle attività delle personalità del superuniverso. In realtà la storia ha il suo vero inizio a questo punto — nel momento preciso in cui gli organizzatori di forza del Paradiso si apprestano a ritirarsi, dopo aver preparato le condizioni dell’energia spaziale per l’azione dei direttori di potere e dei controllori fisici del superuniverso di Orvonton.   57:1.7 (652.3) At about this time the narrative shifts to the functioning of the personalities of the superuniverse. In reality the story has its proper beginning at this point—at just about the time the Paradise force organizers are preparing to withdraw, having made the space-energy conditions ready for the action of the power directors and physical controllers of the superuniverse of Orvonton.
2. Lo stadio nebulare primario ^top   2. The Primary Nebular Stage ^top
57:2.1 (652.4) Tutte le creazioni materiali evoluzionarie nascono da nebulose circolari e gassose, e tutte queste nebulose primarie sono circolari durante la prima parte della loro esistenza gassosa. Via via che invecchiano esse divengono generalmente spirali, e quando la loro funzione di formatrici di soli ha terminato il suo corso, esse prendono spesso la forma finale di ammassi stellari o di enormi soli circondati da un numero variabile di pianeti, di satelliti e di formazioni materiali minori che assomigliano sotto molti aspetti al vostro minuscolo sistema solare.   57:2.1 (652.4) All evolutionary material creations are born of circular and gaseous nebulae, and all such primary nebulae are circular throughout the early part of their gaseous existence. As they grow older, they usually become spiral, and when their function of sun formation has run its course, they often terminate as clusters of stars or as enormous suns surrounded by a varying number of planets, satellites, and smaller groups of matter in many ways resembling your own diminutive solar system.
57:2.2 (652.5) 800.000.000.000 di anni fa, la creazione di Andronover era ben definita come una delle magnifiche nebulose primarie di Orvonton. Quando gli astronomi degli universi vicini osservarono questo fenomeno dello spazio, videro molto poco che potesse attirare la loro attenzione. Le stime della gravità fatte nelle creazioni adiacenti indicavano che nelle regioni di Andronover stavano avendo luogo delle materializzazioni spaziali, ma questo era tutto.   57:2.2 (652.5) 800,000,000,000 years ago the Andronover creation was well established as one of the magnificent primary nebulae of Orvonton. As the astronomers of near-by universes looked out upon this phenomenon of space, they saw very little to attract their attention. Gravity estimates made in adjacent creations indicated that space materializations were taking place in the Andronover regions, but that was all.
57:2.3 (652.6) 700.000.000.000 di anni fa, il sistema di Andronover stava assumendo proporzioni gigantesche e furono inviati altri controllori fisici su nove creazioni materiali circostanti affinché fornissero il loro appoggio e portassero il loro contributo ai centri di potere di questo nuovo sistema materiale che si evolveva così rapidamente. In quell’epoca lontana tutti i materiali lasciati in eredità alle creazioni susseguenti erano contenuti entro i confini di questa gigantesca ruota spaziale, che continuava a girare e, dopo aver raggiunto il suo diametro massimo, a girare sempre più velocemente via via che si condensava e si contraeva.   57:2.3 (652.6) 700,000,000,000 years ago the Andronover system was assuming gigantic proportions, and additional physical controllers were dispatched to nine surrounding material creations to afford support and supply co-operation to the power centers of this new material system which was so rapidly evolving. At this distant date all of the material bequeathed to the subsequent creations was held within the confines of this gigantic space wheel, which continued ever to whirl and, after reaching its maximum of diameter, to whirl faster and faster as it continued to condense and contract.
57:2.4 (652.7) 600.000.000.000 di anni fa, fu raggiunto l’apice del periodo di mobilitazione dell’energia di Andronover; la nebulosa aveva raggiunto il massimo della sua massa. In quel momento essa era una nube circolare di gas gigantesca con una forma abbastanza simile ad uno sferoide appiattito. Questo fu il periodo iniziale di formazione differenziale della massa e di variazione della velocità di rotazione. La gravità ed altre influenze stavano per iniziare la loro opera di conversione dei gas spaziali in materia organizzata.   57:2.4 (652.7) 600,000,000,000 years ago the height of the Andronover energy-mobilization period was attained; the nebula had acquired its maximum of mass. At this time it was a gigantic circular gas cloud in shape somewhat like a flattened spheroid. This was the early period of differential mass formation and varying revolutionary velocity. Gravity and other influences were about to begin their work of converting space gases into organized matter.
3. Lo stadio nebulare secondario ^top   3. The Secondary Nebular Stage ^top
57:3.1 (653.1) L’enorme nebulosa cominciò allora ad assumere gradualmente la forma spirale e a divenire chiaramente visibile anche agli astronomi degli universi lontani. Questa è la storia naturale della maggior parte delle nebulose. Prima che comincino a liberare dei soli e ad iniziare il lavoro di formazione di universi, queste nebulose secondarie dello spazio sono generalmente osservate come fenomeni spirali.   57:3.1 (653.1) The enormous nebula now began gradually to assume the spiral form and to become clearly visible to the astronomers of even distant universes. This is the natural history of most nebulae; before they begin to throw off suns and start upon the work of universe building, these secondary space nebulae are usually observed as spiral phenomena.
57:3.2 (653.2) Gli astronomi vicini di quell’epoca lontana, osservando questa metamorfosi della nebulosa di Andronover, videro esattamente ciò che vedono gli astronomi del ventesimo secolo quando puntano i loro telescopi verso lo spazio ed osservano le nebulose spirali attuali dello spazio esterno adiacente.   57:3.2 (653.2) The near-by star students of that faraway era, as they observed this metamorphosis of the Andronover nebula, saw exactly what twentieth-century astronomers see when they turn their telescopes spaceward and view the present-age spiral nebulae of adjacent outer space.
57:3.3 (653.3) Al raggiungimento della massa massima, il controllo di gravità del contenuto gassoso cominciò ad indebolirsi, e ne seguì la fase di fuga dei gas, la fuoriuscita di gas sotto forma di due braccia gigantesche e distinte, che avevano origine da due lati opposti della massa madre. Le rapide rivoluzioni di questo enorme nucleo centrale conferirono ben presto alle due correnti di gas che fuoriuscivano un aspetto spirale. Il raffreddamento e la condensazione susseguente di porzioni di queste braccia sporgenti produssero alla fine il loro aspetto nodoso. Tali porzioni più dense erano vasti sistemi e sottosistemi di materia fisica che roteavano nello spazio in mezzo alla nuvola gassosa della nebulosa, restando saldamente mantenuti nella presa della gravità della ruota madre.   57:3.3 (653.3) About the time of the attainment of the maximum of mass, the gravity control of the gaseous content commenced to weaken, and there ensued the stage of gas escapement, the gas streaming forth as two gigantic and distinct arms, which took origin on opposite sides of the mother mass. The rapid revolutions of this enormous central core soon imparted a spiral appearance to these two projecting gas streams. The cooling and subsequent condensation of portions of these protruding arms eventually produced their knotted appearance. These denser portions were vast systems and subsystems of physical matter whirling through space in the midst of the gaseous cloud of the nebula while being held securely within the gravity grasp of the mother wheel.
57:3.4 (653.4) Ma la nebulosa aveva cominciato a contrarsi, e l’aumento della sua velocità di rotazione ridusse ulteriormente il controllo della gravità. E poco dopo le regioni gassose esterne cominciarono effettivamente a sfuggire alla presa diretta del nucleo nebulare, fuoriuscendo nello spazio su circuiti dal profilo irregolare, ritornando poi alle regioni nucleari per completare i loro circuiti, e così via. Ma si trattava solo di una fase temporanea della progressione nebulare. La velocità sempre crescente del vortice avrebbe presto proiettato nello spazio enormi soli su circuiti indipendenti.   57:3.4 (653.4) But the nebula had begun to contract, and the increase in the rate of revolution further lessened gravity control; and erelong, the outer gaseous regions began actually to escape from the immediate embrace of the nebular nucleus, passing out into space on circuits of irregular outline, returning to the nuclear regions to complete their circuits, and so on. But this was only a temporary stage of nebular progression. The ever-increasing rate of whirling was soon to throw enormous suns off into space on independent circuits.
57:3.5 (653.5) Questo è ciò che avvenne in Andronover tantissime ere or sono. La ruota d’energia aumentò sempre più fino a raggiungere la sua massima espansione, e poi, quando cominciò la contrazione, essa girò sempre più veloce sino a che, alla fine, fu raggiunta la fase centrifuga critica ed iniziò la grande disgregazione.   57:3.5 (653.5) And this is what happened in Andronover ages upon ages ago. The energy wheel grew and grew until it attained its maximum of expansion, and then, when contraction set in, it whirled on faster and faster until, eventually, the critical centrifugal stage was reached and the great breakup began.
57:3.6 (653.6) 500.000.000.000 di anni fa, nacque il primo sole di Andronover. Questa fascia fiammeggiante sfuggì alla presa della gravità della madre e si lanciò bruscamente nello spazio verso un’avventura indipendente nel cosmo della creazione. La sua orbita fu determinata dal tracciato della sua fuga. I giovani soli di questo tipo diventano rapidamente sferici e cominciano la loro lunga e movimentata carriera di stelle dello spazio. Ad eccezione dei nuclei nebulari terminali, la stragrande maggioranza dei soli di Orvonton ha avuto un’origine analoga. Questi soli che evadono attraversano differenti periodi di evoluzione e di susseguente servizio nell’universo.   57:3.6 (653.6) 500,000,000,000 years ago the first Andronover sun was born. This blazing streak broke away from the mother gravity grasp and tore out into space on an independent adventure in the cosmos of creation. Its orbit was determined by its path of escape. Such young suns quickly become spherical and start out on their long and eventful careers as the stars of space. Excepting terminal nebular nucleuses, the vast majority of Orvonton suns have had an analogous birth. These escaping suns pass through varied periods of evolution and subsequent universe service.
57:3.7 (653.7) 400.000.000.000 di anni fa, iniziò il periodo di ricattura della nebulosa di Andronover. Molti dei soli vicini più piccoli furono ricatturati a seguito del progressivo ampliamento e dell’ulteriore condensazione del nucleo madre. Ben presto iniziò la fase terminale di condensazione nebulare, il periodo che precede sempre la separazione finale di queste immense aggregazioni spaziali di energia e di materia.   57:3.7 (653.7) 400,000,000,000 years ago began the recaptive period of the Andronover nebula. Many of the near-by and smaller suns were recaptured as a result of the gradual enlargement and further condensation of the mother nucleus. Very soon there was inaugurated the terminal phase of nebular condensation, the period which always precedes the final segregation of these immense space aggregations of energy and matter.
57:3.8 (654.1) Fu appena un milione di anni dopo quest’epoca che Micael di Nebadon, un Figlio Creatore Paradisiaco, scelse questa nebulosa in disintegrazione come luogo della sua avventura per la costruzione di un universo. Quasi immediatamente cominciò la creazione dei mondi architettonici di Salvington e dei gruppi planetari delle capitali delle cento costellazioni. Ci volle quasi un milione di anni per completare questi gruppi di mondi appositamente creati. I pianeti capitale dei sistemi locali furono costruiti nell’arco di un periodo che si estende da quest’epoca fino a cinque miliardi di anni fa.   57:3.8 (654.1) It was scarcely a million years subsequent to this epoch that Michael of Nebadon, a Creator Son of Paradise, selected this disintegrating nebula as the site of his adventure in universe building. Almost immediately the architectural worlds of Salvington and the one hundred constellation headquarters groups of planets were begun. It required almost one million years to complete these clusters of specially created worlds. The local system headquarters planets were constructed over a period extending from that time to about five billion years ago.
57:3.9 (654.2) 300.000.000.000 di anni fa, i circuiti solari di Andronover erano ben stabiliti ed il sistema nebulare stava attraversando un periodo transitorio di relativa stabilità fisica. In quest’epoca il personale di Micael arrivò su Salvington ed il governo di Uversa, capitale di Orvonton, estese il riconoscimento fisico all’universo locale di Nebadon.   57:3.9 (654.2) 300,000,000,000 years ago the Andronover solar circuits were well established, and the nebular system was passing through a transient period of relative physical stability. About this time the staff of Michael arrived on Salvington, and the Uversa government of Orvonton extended physical recognition to the local universe of Nebadon.
57:3.10 (654.3) 200.000.000.000 di anni fa, si assisté all’aumento della contrazione e della condensazione di Andronover con un’enorme generazione di calore nel suo ammasso centrale o massa nucleare. Apparve dello spazio relativo anche nelle regioni vicine alla ruota centrale del sole madre. Le regioni esterne divenivano più stabili e meglio organizzate. Alcuni pianeti che giravano attorno ai soli appena nati si erano sufficientemente raffreddati da consentire l’impianto della vita. I più vecchi pianeti abitati di Nebadon datano da quest’epoca.   57:3.10 (654.3) 200,000,000,000 years ago witnessed the progression of contraction and condensation with enormous heat generation in the Andronover central cluster, or nuclear mass. Relative space appeared even in the regions near the central mother-sun wheel. The outer regions were becoming more stabilized and better organized; some planets revolving around the newborn suns had cooled sufficiently to be suitable for life implantation. The oldest inhabited planets of Nebadon date from these times.
57:3.11 (654.4) Ora il meccanismo universale completato di Nebadon comincia a funzionare per la prima volta, e la creazione di Micael viene registrata su Uversa come universo di abitazione e d’ascensione progressiva di mortali.   57:3.11 (654.4) Now the completed universe mechanism of Nebadon first begins to function, and Michael’s creation is registered on Uversa as a universe of inhabitation and progressive mortal ascension.
57:3.12 (654.5) 100.000.000.000 di anni fa, fu raggiunto l’apice nebulare della tensione della condensazione ed ottenuto il punto massimo della tensione calorica. Questo stadio critico della contesa tra il calore e la gravità dura talvolta delle ere, ma presto o tardi il calore vince la battaglia sulla gravità ed inizia il periodo spettacolare della dispersione dei soli. E ciò segna la fine della carriera secondaria di una nebulosa dello spazio.   57:3.12 (654.5) 100,000,000,000 years ago the nebular apex of condensation tension was reached; the point of maximum heat tension was attained. This critical stage of gravity-heat contention sometimes lasts for ages, but sooner or later, heat wins the struggle with gravity, and the spectacular period of sun dispersion begins. And this marks the end of the secondary career of a space nebula.
4. Gli stadi terziario e quaternario ^top   4. Tertiary and Quartan Stages ^top
57:4.1 (654.6) Lo stadio primario di una nebulosa è circolare; quello secondario è spiraliforme; lo stadio terziario è quello della prima dispersione dei soli, mentre il quaternario comprende il secondo ed ultimo ciclo di dispersione dei soli, durante il quale il nucleo madre finisce come un ammasso globulare o come un sole solitario che funge da centro di un sistema solare terminale.   57:4.1 (654.6) The primary stage of a nebula is circular; the secondary, spiral; the tertiary stage is that of the first sun dispersion, while the quartan embraces the second and last cycle of sun dispersion, with the mother nucleus ending either as a globular cluster or as a solitary sun functioning as the center of a terminal solar system.
57:4.2 (654.7) 75.000.000.000 di anni fa, questa nebulosa aveva raggiunto l’apice del suo stadio di famiglia solare. Questo fu il punto culminante del primo periodo di perdite dei soli. Da allora la maggior parte di questi soli sono entrati essi stessi in possesso di estesi sistemi di pianeti, di satelliti, di isole oscure, di comete, di meteore e di nuvole di polvere cosmica.   57:4.2 (654.7) 75,000,000,000 years ago this nebula had attained the height of its sun-family stage. This was the apex of the first period of sun losses. The majority of these suns have since possessed themselves of extensive systems of planets, satellites, dark islands, comets, meteors, and cosmic dust clouds.
57:4.3 (654.8) 50.000.000.000 di anni fa, questo primo periodo di dispersione dei soli era terminato; la nebulosa stava rapidamente finendo il suo ciclo terziario d’esistenza durante il quale diede origine a 876.926 sistemi solari.   57:4.3 (654.8) 50,000,000,000 years ago this first period of sun dispersion was completed; the nebula was fast finishing its tertiary cycle of existence, during which it gave origin to 876,926 sun systems.
57:4.4 (654.9) 25.000.000.000 di anni fa, si assisté al completamento del ciclo terziario di vita della nebulosa, che portò all’organizzazione e alla stabilizzazione relativa degli immensi sistemi stellari derivati da questa progenitrice nebulare. Ma il processo di contrazione fisica e di accresciuta produzione di calore continuò nella massa centrale del residuo nebulare.   57:4.4 (654.9) 25,000,000,000 years ago witnessed the completion of the tertiary cycle of nebular life and brought about the organization and relative stabilization of the far-flung starry systems derived from this parent nebula. But the process of physical contraction and increased heat production continued in the central mass of the nebular remnant.
57:4.5 (655.1) 10.000.000.000 di anni fa, cominciò il ciclo quaternario di Andronover. La massima temperatura della massa nucleare era stata raggiunta; si stava avvicinando il punto critico di condensazione. Il nucleo madre originale era in convulsione sotto la pressione congiunta della tensione di condensazione del proprio calore interno e della crescente attrazione della gravità ciclica dello sciame circostante di sistemi solari liberati. Le eruzioni nucleari che dovevano inaugurare il secondo ciclo solare nebulare erano imminenti. Stava per cominciare il ciclo quaternario d’esistenza della nebulosa.   57:4.5 (655.1) 10,000,000,000 years ago the quartan cycle of Andronover began. The maximum of nuclear-mass temperature had been attained; the critical point of condensation was approaching. The original mother nucleus was convulsing under the combined pressure of its own internal-heat condensation tension and the increasing gravity-tidal pull of the surrounding swarm of liberated sun systems. The nuclear eruptions which were to inaugurate the second nebular sun cycle were imminent. The quartan cycle of nebular existence was about to begin.
57:4.6 (655.2) 8.000.000.000 di anni fa, cominciò la formidabile eruzione terminale. Solo i sistemi esterni sono al riparo al momento di un tale sconvolgimento cosmico. E questo fu l’inizio della fine della nebulosa. Tale sgorgamento finale di soli si estese su un periodo di quasi due miliardi di anni.   57:4.6 (655.2) 8,000,000,000 years ago the terrific terminal eruption began. Only the outer systems are safe at the time of such a cosmic upheaval. And this was the beginning of the end of the nebula. This final sun disgorgement extended over a period of almost two billion years.
57:4.7 (655.3) 7.000.000.000 di anni fa, si assisté all’apogeo della disgregazione finale di Andronover. Questo fu il periodo della nascita dei soli terminali più grandi e del punto culminante delle perturbazioni fisiche locali.   57:4.7 (655.3) 7,000,000,000 years ago witnessed the height of the Andronover terminal breakup. This was the period of the birth of the larger terminal suns and the apex of the local physical disturbances.
57:4.8 (655.4) 6.000.000.000 di anni fa, si celebrò la fine della disgregazione terminale e la nascita del vostro sole, il cinquantaseiesimo a partire dall’ultimo della seconda famiglia solare di Andronover. Questa eruzione finale del nucleo nebulare diede origine a 136.702 soli, la maggior parte dei quali erano globi solitari. Il numero totale di soli e di sistemi solari originati dalla nebulosa di Andronover fu di 1.013.628. Il sole del vostro sistema solare porta il numero 1.013.572.   57:4.8 (655.4) 6,000,000,000 years ago marks the end of the terminal breakup and the birth of your sun, the fifty-sixth from the last of the Andronover second solar family. This final eruption of the nebular nucleus gave birth to 136,702 suns, most of them solitary orbs. The total number of suns and sun systems having origin in the Andronover nebula was 1,013,628. The number of the solar system sun is 1,013,572.
57:4.9 (655.5) Oramai la grande nebulosa di Andronover non esiste più, ma continua a vivere nei numerosi soli e nelle loro famiglie planetarie originati da questa nube madre dello spazio. Il residuo nucleare finale di questa magnifica nebulosa arde ancora con un bagliore rossastro e continua a diffondere una luce ed un calore moderati sulla sua restante famiglia planetaria di centosessantacinque mondi, che girano ora attorno a questa venerabile madre di due possenti generazioni di monarchi di luce.   57:4.9 (655.5) And now the great Andronover nebula is no more, but it lives on in the many suns and their planetary families which originated in this mother cloud of space. The final nuclear remnant of this magnificent nebula still burns with a reddish glow and continues to give forth moderate light and heat to its remnant planetary family of one hundred and sixty-five worlds, which now revolve about this venerable mother of two mighty generations of the monarchs of light.
5. L’origine di Monmatia — Il sistema solare di Urantia ^top   5. Origin of Monmatia—The Urantia Solar System ^top
57:5.1 (655.6) 5.000.000.000 di anni fa, il vostro sole era un globo incandescente relativamente isolato, che aveva raccolto a sé la maggior parte della materia circolante nello spazio vicino, i residui del recente sconvolgimento che aveva accompagnato la sua nascita.   57:5.1 (655.6) 5,000,000,000 years ago your sun was a comparatively isolated blazing orb, having gathered to itself most of the near-by circulating matter of space, remnants of the recent upheaval which attended its own birth.
57:5.2 (655.7) Oggi il vostro sole ha raggiunto una stabilità relativa, ma i cicli di macchie solari ogni undici anni e mezzo ricordano che in gioventù era una stella variabile. Durante i primi tempi del vostro sole la contrazione continua ed il conseguente aumento graduale della temperatura diedero inizio ad enormi convulsioni sulla sua superficie. Questi titanici sollevamenti richiedevano tre giorni e mezzo per completare un ciclo di cambiamento della luminosità. Questo stato variabile, questa pulsazione periodica, resero il vostro sole estremamente sensibile a certe influenze esterne che doveva ben presto subire.   57:5.2 (655.7) Today, your sun has achieved relative stability, but its eleven and one-half year sunspot cycles betray that it was a variable star in its youth. In the early days of your sun the continued contraction and consequent gradual increase of temperature initiated tremendous convulsions on its surface. These titanic heaves required three and one-half days to complete a cycle of varying brightness. This variable state, this periodic pulsation, rendered your sun highly responsive to certain outside influences which were to be shortly encountered.
57:5.3 (655.8) Il quadro dello spazio locale era dunque pronto per l’origine straordinaria di Monmatia, nome della famiglia planetaria del vostro sole, il sistema solare al quale appartiene il vostro mondo. Meno dell’uno per cento dei sistemi planetari di Orvonton ha avuto un’origine simile.   57:5.3 (655.8) Thus was the stage of local space set for the unique origin of Monmatia, that being the name of your sun’s planetary family, the solar system to which your world belongs. Less than one per cent of the planetary systems of Orvonton have had a similar origin.
57:5.4 (655.9) 4.500.000.000 di anni fa, l’enorme sistema di Angona cominciò ad avvicinarsi a questo sole isolato. Il centro di questo grande sistema era un gigante oscuro dello spazio, solido, potentemente carico ed in possesso di una tremenda forza d’attrazione gravitazionale.   57:5.4 (655.9) 4,500,000,000 years ago the enormous Angona system began its approach to the neighborhood of this solitary sun. The center of this great system was a dark giant of space, solid, highly charged, and possessing tremendous gravity pull.
57:5.5 (656.1) Via via che Angona si avvicinava al sole, nei momenti di massima espansione delle pulsazioni solari, fiumi di materia gassosa erano proiettati nello spazio come gigantesche lingue solari. All’inizio queste lingue fiammeggianti di gas ricadevano invariabilmente nel sole, ma a mano a mano che Angona si avvicinava, l’attrazione gravitazionale di questo gigantesco visitatore divenne così forte che le lingue di gas si spezzavano in certi punti e le radici ricadevano nel sole mentre le parti esterne si staccavano per formare dei corpi di materia indipendenti, dei meteoriti solari, che si mettevano immediatamente a girare attorno al sole su orbite ellittiche proprie.   57:5.5 (656.1) As Angona more closely approached the sun, at moments of maximum expansion during solar pulsations, streams of gaseous material were shot out into space as gigantic solar tongues. At first these flaming gas tongues would invariably fall back into the sun, but as Angona drew nearer and nearer, the gravity pull of the gigantic visitor became so great that these tongues of gas would break off at certain points, the roots falling back into the sun while the outer sections would become detached to form independent bodies of matter, solar meteorites, which immediately started to revolve about the sun in elliptical orbits of their own.
57:5.6 (656.2) Via via che il sistema di Angona si avvicinava, le estrusioni solari divennero sempre più abbondanti; una quantità crescente di materia fu estratta dal sole per formare corpi indipendenti che circolavano nello spazio circostante. Questa situazione si sviluppò per circa cinquecentomila anni, fino a quando Angona ebbe raggiunto il punto più vicino al sole. Al che il sole, in concomitanza con una delle sue periodiche convulsioni interne, subì un parziale smembramento; da lati opposti e simultaneamente sgorgarono enormi volumi di materia. Dalla parte di Angona fu estratta una vasta colonna di gas solari, notevolmente rigonfia al centro e con le due estremità piuttosto appuntite, che sfuggì definitivamente al controllo gravitazionale diretto del sole.   57:5.6 (656.2) As the Angona system drew nearer, the solar extrusions grew larger and larger; more and more matter was drawn from the sun to become independent circulating bodies in surrounding space. This situation developed for about five hundred thousand years until Angona made its closest approach to the sun; whereupon the sun, in conjunction with one of its periodic internal convulsions, experienced a partial disruption; from opposite sides and simultaneously, enormous volumes of matter were disgorged. From the Angona side there was drawn out a vast column of solar gases, rather pointed at both ends and markedly bulging at the center, which became permanently detached from the immediate gravity control of the sun.
57:5.7 (656.3) Questa grande colonna di gas solari, che fu staccata in tal modo dal sole, si evolvé successivamente nei dodici pianeti del sistema solare. Il gas liberato per contraccolpo dalla parte opposta del sole, in sincronismo ciclico con l’estrusione di questo gigantesco antenato del sistema solare, si è da allora condensato nelle meteore e nella polvere spaziale del sistema solare, anche se una grande, una grandissima quantità di questa materia fu successivamente ricatturata dalla gravità solare via via che il sistema di Angona si allontanava nelle profondità dello spazio.   57:5.7 (656.3) This great column of solar gases which was thus separated from the sun subsequently evolved into the twelve planets of the solar system. The repercussional ejection of gas from the opposite side of the sun in tidal sympathy with the extrusion of this gigantic solar system ancestor, has since condensed into the meteors and space dust of the solar system, although much, very much, of this matter was subsequently recaptured by solar gravity as the Angona system receded into remote space.
57:5.8 (656.4) Benché Angona fosse riuscito a trascinare fuori il materiale ancestrale dei pianeti del sistema solare e l’enorme volume di materia attualmente circolante attorno al sole sotto forma di asteroidi e di meteore, non riuscì ad impadronirsi di alcuna parte di questa materia solare. Il sistema visitatore non si avvicinò abbastanza da sottrarre effettivamente alcunché della sostanza del sole, ma roteò sufficientemente vicino da attrarre nello spazio intermedio tutta la materia che compone l’attuale sistema solare.   57:5.8 (656.4) Although Angona succeeded in drawing away the ancestral material of the solar system planets and the enormous volume of matter now circulating about the sun as asteroids and meteors, it did not secure for itself any of this solar matter. The visiting system did not come quite close enough to actually steal any of the sun’s substance, but it did swing sufficiently close to draw off into the intervening space all of the material comprising the present-day solar system.
57:5.9 (656.5) I cinque pianeti interni ed i cinque pianeti esterni si formarono ben presto in miniatura a partire dai nuclei in corso di raffreddamento e di condensazione nelle estremità affusolate e meno voluminose della gigantesca protuberanza di gravità che Angona era riuscito a staccare dal sole, mentre Saturno e Giove furono formati dalle porzioni centrali più voluminose e più rigonfie. La potente forza d’attrazione gravitazionale di Giove e di Saturno catturò ben presto la maggior parte dei materiali sottratti da Angona, come testimonia il movimento retrogrado di alcuni dei loro satelliti.   57:5.9 (656.5) The five inner and five outer planets soon formed in miniature from the cooling and condensing nucleuses in the less massive and tapering ends of the gigantic gravity bulge which Angona had succeeded in detaching from the sun, while Saturn and Jupiter were formed from the more massive and bulging central portions. The powerful gravity pull of Jupiter and Saturn early captured most of the material stolen from Angona as the retrograde motion of certain of their satellites bears witness.
57:5.10 (656.6) Giove e Saturno, avendo avuto origine dal centro stesso dell’enorme colonna di gas solari surriscaldati, contenevano una tale quantità di materiale solare ad alta temperatura che brillavano di una luce scintillante ed emettevano enormi volumi di calore. In realtà essi furono dei soli secondari per un breve periodo dopo la loro formazione come corpi spaziali separati. Questi due pianeti più grossi del sistema solare sono rimasti in larga misura gassosi fino ad oggi, non essendosi nemmeno raffreddati al punto da solidificarsi o da condensarsi completamente.   57:5.10 (656.6) Jupiter and Saturn, being derived from the very center of the enormous column of superheated solar gases, contained so much highly heated sun material that they shone with a brilliant light and emitted enormous volumes of heat; they were in reality secondary suns for a short period after their formation as separate space bodies. These two largest of the solar system planets have remained largely gaseous to this day, not even yet having cooled off to the point of complete condensation or solidification.
57:5.11 (656.7) I nuclei di contrazione gassosa degli altri dieci pianeti raggiunsero presto lo stadio di solidificazione e cominciarono così ad attirare a sé quantità crescenti della materia meteorica che circolava nello spazio circostante. I mondi del sistema solare ebbero dunque una doppia origine: nuclei di condensazione gassosa accresciuti successivamente dalla cattura di enormi quantità di meteore. In verità essi continuano ancora a catturare meteore, ma in numero assai minore.   57:5.11 (656.7) The gas-contraction nucleuses of the other ten planets soon reached the stage of solidification and so began to draw to themselves increasing quantities of the meteoric matter circulating in near-by space. The worlds of the solar system thus had a double origin: nucleuses of gas condensation later on augmented by the capture of enormous quantities of meteors. Indeed they still continue to capture meteors, but in greatly lessened numbers.
57:5.12 (657.1) I pianeti non girano attorno al sole sul piano equatoriale della loro madre solare, cosa che farebbero se fossero stati espulsi dalla rotazione solare. Essi si spostano piuttosto sul piano dell’estrusione solare causata da Angona, che si trovava ad un considerevole angolo rispetto al piano dell’equatore solare.   57:5.12 (657.1) The planets do not swing around the sun in the equatorial plane of their solar mother, which they would do if they had been thrown off by solar revolution. Rather, they travel in the plane of the Angona solar extrusion, which existed at a considerable angle to the plane of the sun’s equator.
57:5.13 (657.2) Mentre Angona non fu in grado di catturare alcunché della massa solare, il vostro sole aggiunse alla sua famiglia planetaria in corso di metamorfosi alcuni dei materiali spaziali circolanti del sistema visitatore. A causa dell’intenso campo gravitazionale di Angona, la sua famiglia planetaria tributaria descriveva delle orbite a considerevole distanza dal gigante oscuro. Poco dopo l’estrusione della massa ancestrale del vostro sistema solare e mentre Angona era ancora in prossimità del sole, tre dei pianeti maggiori del sistema di Angona passarono così vicino all’antenato massivo del sistema solare che la sua forza d’attrazione gravitazionale, accresciuta da quella del sole, fu sufficiente per prevalere sulla presa di gravità di Angona e staccare definitivamente questi tre tributari del vagabondo celeste.   57:5.13 (657.2) While Angona was unable to capture any of the solar mass, your sun did add to its metamorphosing planetary family some of the circulating space material of the visiting system. Due to the intense gravity field of Angona, its tributary planetary family pursued orbits of considerable distance from the dark giant; and shortly after the extrusion of the solar system ancestral mass and while Angona was yet in the vicinity of the sun, three of the major planets of the Angona system swung so near to the massive solar system ancestor that its gravitational pull, augmented by that of the sun, was sufficient to overbalance the gravity grasp of Angona and to permanently detach these three tributaries of the celestial wanderer.
57:5.14 (657.3) Tutto il materiale del sistema solare derivato dal sole fu dotato originariamente di un movimento orbitale a direzione omogenea, e se non fosse stato per l’intrusione di questi tre corpi spaziali estranei, tutto il materiale del sistema solare avrebbe continuato a conservare la stessa direzione di movimento orbitale. In effetti l’impatto dei tre tributari di Angona introdusse nel sistema solare emergente nuove forze direzionali estranee con la conseguente apparizione del movimento retrogrado. In ogni sistema astronomico il movimento retrogrado è sempre accidentale ed appare sempre a seguito dell’impatto da collisione con corpi spaziali estranei. È possibile che tali collisioni non producano sempre un movimento retrogrado, ma nessun movimento retrogrado appare mai se non in un sistema contenente masse che hanno origine diversa.   57:5.14 (657.3) All of the solar system material derived from the sun was originally endowed with a homogeneous direction of orbital swing, and had it not been for the intrusion of these three foreign space bodies, all solar system material would still maintain the same direction of orbital movement. As it was, the impact of the three Angona tributaries injected new and foreign directional forces into the emerging solar system with the resultant appearance of retrograde motion. Retrograde motion in any astronomic system is always accidental and always appears as a result of the collisional impact of foreign space bodies. Such collisions may not always produce retrograde motion, but no retrograde ever appears except in a system containing masses which have diverse origins.
6. Lo stadio del sistema solare — L’era di formazione dei pianeti ^top   6. The Solar System Stage—The Planet-Forming Era ^top
57:6.1 (657.4) Dopo la nascita del sistema solare seguì un periodo di diminuzione dello sgorgamento solare. Per un altro periodo di cinquecentomila anni il sole continuò a riversare volumi decrescenti di materia nello spazio circostante. Ma durante questi primi tempi di orbite erratiche, quando i corpi circostanti si trovavano al loro punto più vicino al sole, il genitore solare era capace di ricatturare una parte consistente di questo materiale meteorico.   57:6.1 (657.4) Subsequent to the birth of the solar system a period of diminishing solar disgorgement ensued. Decreasingly, for another five hundred thousand years, the sun continued to pour forth diminishing volumes of matter into surrounding space. But during these early times of erratic orbits, when the surrounding bodies made their nearest approach to the sun, the solar parent was able to recapture a large portion of this meteoric material.
57:6.2 (657.5) I pianeti più vicini al sole furono i primi a subire un rallentamento nella loro rotazione a causa della frizione ciclica. Tali influenze gravitazionali contribuiscono anche alla stabilizzazione delle orbite planetarie agendo da freno sulla velocità di rotazione assiale dei pianeti, facendo girare un pianeta sempre più lentamente fino a che la rotazione assiale si arresta. Ciò lascia un emisfero del pianeta costantemente rivolto verso il sole o il corpo più grande, com’è dimostrato dal pianeta Mercurio e dalla luna, la quale presenta sempre la stessa faccia verso Urantia.   57:6.2 (657.5) The planets nearest the sun were the first to have their revolutions slowed down by tidal friction. Such gravitational influences also contribute to the stabilization of planetary orbits while acting as a brake on the rate of planetary-axial revolution, causing a planet to revolve ever slower until axial revolution ceases, leaving one hemisphere of the planet always turned toward the sun or larger body, as is illustrated by the planet Mercury and by the moon, which always turns the same face toward Urantia.
57:6.3 (657.6) Quando le frizioni cicliche della luna e della terra saranno rese uguali, la terra presenterà sempre lo stesso emisfero verso la luna, e il giorno equivarrà al mese — con una durata di circa 47 giorni. Quando questa stabilità delle orbite sarà raggiunta, le frizioni cicliche agiranno in senso inverso, cessando di allontanare la luna dalla terra ed attirando progressivamente il satellite verso il pianeta. Ed allora, in quel lontano futuro in cui la luna si avvicinerà a circa diciottomila chilometri dalla terra, l’azione della gravità di quest’ultima provocherà la frantumazione della luna, e tale esplosione di gravità ciclica ridurrà la luna in piccole particelle, che potranno riunirsi attorno al pianeta sotto forma di anelli di materia simili a quelli di Saturno od essere progressivamente attirati sulla terra sotto forma di meteore.   57:6.3 (657.6) When the tidal frictions of the moon and the earth become equalized, the earth will always turn the same hemisphere toward the moon, and the day and month will be analogous—in length about forty-seven days. When such stability of orbits is attained, tidal frictions will go into reverse action, no longer driving the moon farther away from the earth but gradually drawing the satellite toward the planet. And then, in that far-distant future when the moon approaches to within about eleven thousand miles of the earth, the gravity action of the latter will cause the moon to disrupt, and this tidal-gravity explosion will shatter the moon into small particles, which may assemble about the world as rings of matter resembling those of Saturn or may be gradually drawn into the earth as meteors.
57:6.4 (658.1) Se i corpi spaziali sono simili per dimensione e densità possono avvenire delle collisioni. Ma se due corpi spaziali di densità simile hanno una dimensione relativamente disuguale, allora, quando il più piccolo si avvicina progressivamente al più grande, la disgregazione del corpo più piccolo avviene allorché il raggio della sua orbita diventa inferiore a due volte e mezzo il raggio del corpo più grande. In verità le collisioni tra i giganti dello spazio sono rare, ma queste esplosioni gravitazionali cicliche di corpi più piccoli sono abbastanza frequenti.   57:6.4 (658.1) If space bodies are similar in size and density, collisions may occur. But if two space bodies of similar density are relatively unequal in size, then, if the smaller progressively approaches the larger, the disruption of the smaller body will occur when the radius of its orbit becomes less than two and one-half times the radius of the larger body. Collisions among the giants of space are rare indeed, but these gravity-tidal explosions of lesser bodies are quite common.
57:6.5 (658.2) Le stelle filanti si manifestano in sciami perché sono frammenti di corpi materiali più grandi che sono stati disgregati dalla gravità ciclica esercitata da corpi spaziali vicini ancora più grandi. Gli anelli di Saturno sono i frammenti di un satellite disgregato. Una delle lune di Giove si sta ora avvicinando pericolosamente alla zona critica di disgregazione ciclica e, tra alcuni milioni di anni, sarà reclamata dal pianeta oppure sottoposta alla disgregazione ciclica gravitazionale. Molto, molto tempo fa, il quinto pianeta del vostro sistema solare percorse un’orbita irregolare, avvicinandosi periodicamente sempre di più a Giove fino ad entrare nella zona critica di disgregazione gravitazionale ciclica; fu rapidamente frammentato e divenne l’attuale sciame di asteroidi.   57:6.5 (658.2) Shooting stars occur in swarms because they are the fragments of larger bodies of matter which have been disrupted by tidal gravity exerted by near-by and still larger space bodies. Saturn’s rings are the fragments of a disrupted satellite. One of the moons of Jupiter is now approaching dangerously near the critical zone of tidal disruption and, within a few million years, will either be claimed by the planet or will undergo gravity-tidal disruption. The fifth planet of the solar system of long, long ago traversed an irregular orbit, periodically making closer and closer approach to Jupiter until it entered the critical zone of gravity-tidal disruption, was swiftly fragmentized, and became the present-day cluster of asteroids.
57:6.6 (658.3) 4.000.000.000 di anni fa, si assisté all’organizzazione dei sistemi di Giove e di Saturno in forma molto simile a quella osservata oggi, salvo per le loro lune, che continuarono ad aumentare di dimensioni per parecchi miliardi di anni. Infatti, tutti i pianeti e i satelliti del sistema solare stanno ancora crescendo a seguito delle continue catture meteoriche.   57:6.6 (658.3) 4,000,000,000 years ago witnessed the organization of the Jupiter and Saturn systems much as observed today except for their moons, which continued to increase in size for several billions of years. In fact, all of the planets and satellites of the solar system are still growing as the result of continued meteoric captures.
57:6.7 (658.4) 3.500.000.000 di anni fa, i nuclei di condensazione degli altri dieci pianeti erano ben formati ed i nuclei della maggior parte delle lune erano intatti, benché alcuni dei satelliti più piccoli si siano in seguito uniti per formare le odierne lune più grandi. Quest’epoca può essere considerata l’era dell’assemblaggio planetario.   57:6.7 (658.4) 3,500,000,000 years ago the condensation nucleuses of the other ten planets were well formed, and the cores of most of the moons were intact, though some of the smaller satellites later united to make the present-day larger moons. This age may be regarded as the era of planetary assembly.
57:6.8 (658.5) 3.000.000.000 di anni fa, il sistema solare funzionava quasi come oggi. I suoi membri continuavano a crescere di dimensioni poiché le meteore spaziali continuavano a riversarsi a ritmo prodigioso sui pianeti e sui loro satelliti.   57:6.8 (658.5) 3,000,000,000 years ago the solar system was functioning much as it does today. Its members continued to grow in size as space meteors continued to pour in upon the planets and their satellites at a prodigious rate.
57:6.9 (658.6) In quest’epoca il vostro sistema solare fu iscritto sul registro fisico di Nebadon e ricevette il nome di Monmatia.   57:6.9 (658.6) About this time your solar system was placed on the physical registry of Nebadon and given its name, Monmatia.
57:6.10 (658.7) 2.500.000.000 di anni fa, i pianeti erano enormemente cresciuti di dimensioni. Urantia era una sfera ben sviluppata con circa un decimo della sua massa attuale e stava ancora crescendo rapidamente per apporto meteorico.   57:6.10 (658.7) 2,500,000,000 years ago the planets had grown immensely in size. Urantia was a well-developed sphere about one tenth its present mass and was still growing rapidly by meteoric accretion.
57:6.11 (658.8) Tutta questa prodigiosa attività fa normalmente parte dell’edificazione di un mondo evoluzionario dell’ordine di Urantia e costituisce le premesse astronomiche che preparano lo scenario all’inizio dell’evoluzione fisica su tali mondi dello spazio, in preparazione alle avventure di vita del tempo.   57:6.11 (658.8) All of this tremendous activity is a normal part of the making of an evolutionary world on the order of Urantia and constitutes the astronomic preliminaries to the setting of the stage for the beginning of the physical evolution of such worlds of space in preparation for the life adventures of time.
7. L’era meteorica — L’era vulcanica
L’atmosfera planetaria primitiva ^top
  7. The Meteoric Era—The Volcanic Age
The Primitive Planetary Atmosphere ^top
57:7.1 (658.9) Durante tutto questo periodo iniziale le regioni spaziali del sistema solare pullulavano di piccoli corpi disgregati e condensati, ed in assenza di un’atmosfera di combustione protettiva, tali corpi spaziali si schiantavano direttamente sulla superficie di Urantia. Questi impatti incessanti mantenevano la superficie del pianeta più o meno calda, e ciò, unitamente all’azione crescente della gravità via via che il pianeta s’ingrossava, cominciò a mettere in azione quelle influenze che portarono gradualmente gli elementi pesanti, quali il ferro, ad accumularsi sempre di più verso il centro del pianeta.   57:7.1 (658.9) Throughout these early times the space regions of the solar system were swarming with small disruptive and condensation bodies, and in the absence of a protective combustion atmosphere such space bodies crashed directly on the surface of Urantia. These incessant impacts kept the surface of the planet more or less heated, and this, together with the increased action of gravity as the sphere grew larger, began to set in operation those influences which gradually caused the heavier elements, such as iron, to settle more and more toward the center of the planet.
57:7.2 (659.1) 2.000.000.000 di anni fa, la terra cominciò a prevalere nettamente sulla luna. Il pianeta era sempre stato più grosso del suo satellite, ma non c’era una tale differenza di dimensioni prima di quest’epoca, nel corso della quale enormi corpi spaziali furono catturati dalla terra. Urantia aveva allora circa un quinto della sua dimensione attuale ed era divenuta abbastanza grande da trattenere l’atmosfera primitiva che aveva cominciato ad apparire a seguito del conflitto interiore degli elementi tra l’interno riscaldato e la crosta in corso di raffreddamento.   57:7.2 (659.1) 2,000,000,000 years ago the earth began decidedly to gain on the moon. Always had the planet been larger than its satellite, but there was not so much difference in size until about this time, when enormous space bodies were captured by the earth. Urantia was then about one fifth its present size and had become large enough to hold the primitive atmosphere which had begun to appear as a result of the internal elemental contest between the heated interior and the cooling crust.
57:7.3 (659.2) L’attività vulcanica propriamente detta risale a questi tempi. Il calore interno della terra continuò ad aumentare per l’interramento sempre più profondo degli elementi radioattivi o più pesanti portati dallo spazio dalle meteore. Lo studio di questi elementi radioattivi rivelerà che la superficie di Urantia ha più di un miliardo di anni. La misurazione del radio è il vostro cronometro più attendibile per valutare scientificamente l’età del pianeta, ma tutte queste stime sono molto limitate perché i materiali radioattivi disponibili per la vostra ricerca provengono tutti dalla superficie terrestre e questi elementi perciò rappresentano acquisizioni relativamente recenti da parte di Urantia.   57:7.3 (659.2) Definite volcanic action dates from these times. The internal heat of the earth continued to be augmented by the deeper and deeper burial of the radioactive or heavier elements brought in from space by the meteors. The study of these radioactive elements will reveal that Urantia is more than one billion years old on its surface. The radium clock is your most reliable timepiece for making scientific estimates of the age of the planet, but all such estimates are too short because the radioactive materials open to your scrutiny are all derived from the earth’s surface and hence represent Urantia’s comparatively recent acquirements of these elements.
57:7.4 (659.3) 1.500.000.000 di anni fa, la terra era due terzi della sua taglia attuale, mentre la luna si stava avvicinando alla sua massa odierna. Il rapido vantaggio della terra sulla luna quanto a dimensione le permise di sottrarre lentamente la poca atmosfera che il suo satellite possedeva in origine.   57:7.4 (659.3) 1,500,000,000 years ago the earth was two thirds its present size, while the moon was nearing its present mass. Earth’s rapid gain over the moon in size enabled it to begin the slow robbery of the little atmosphere which its satellite originally had.
57:7.5 (659.4) L’attività vulcanica è ora al suo culmine. Tutta la terra è un vero e proprio inferno; la sua superficie assomiglia a quella del suo stato iniziale di fusione prima che i metalli più pesanti gravitassero verso il centro. Questa è l’era vulcanica. Ciò nonostante si sta gradualmente formando una crosta costituita principalmente di granito comparativamente più leggero. Si sta preparando la scena per un pianeta che possa un giorno mantenere la vita.   57:7.5 (659.4) Volcanic action is now at its height. The whole earth is a veritable fiery inferno, the surface resembling its earlier molten state before the heavier metals gravitated toward the center. This is the volcanic age. Nevertheless, a crust, consisting chiefly of the comparatively lighter granite, is gradually forming. The stage is being set for a planet which can someday support life.
57:7.6 (659.5) L’atmosfera planetaria primitiva si sta lentamente evolvendo; essa contiene ora una certa quantità di vapore acqueo, di ossido di carbonio, di anidride carbonica e di cloruro d’idrogeno; ma l’azoto libero e l’ossigeno libero sono scarsi o nulli. L’atmosfera di un mondo nell’era vulcanica presenta uno spettacolo singolare. Oltre ai gas enumerati essa è fortemente carica di numerosi gas vulcanici, e via via che si forma la cintura atmosferica, vi si aggiungono i prodotti della combustione delle abbondanti piogge meteoriche che si abbattono costantemente sulla superficie del pianeta. Tale combustione meteorica mantiene l’ossigeno atmosferico molto vicino all’esaurimento, ed il ritmo dei bombardamenti meteorici è ancora intensissimo.   57:7.6 (659.5) The primitive planetary atmosphere is slowly evolving, now containing some water vapor, carbon monoxide, carbon dioxide, and hydrogen chloride, but there is little or no free nitrogen or free oxygen. The atmosphere of a world in the volcanic age presents a queer spectacle. In addition to the gases enumerated it is heavily charged with numerous volcanic gases and, as the air belt matures, with the combustion products of the heavy meteoric showers which are constantly hurtling in upon the planetary surface. Such meteoric combustion keeps the atmospheric oxygen very nearly exhausted, and the rate of meteoric bombardment is still tremendous.
57:7.7 (659.6) Ben presto l’atmosfera diventa più stabile e sufficientemente raffreddata per dare inizio a precipitazioni di pioggia sulla rovente superficie rocciosa del pianeta. Per migliaia di anni Urantia è stato avviluppato in una vasta e continua coltre di vapore. E durante queste ere il sole non ha mai brillato sulla superficie della terra.   57:7.7 (659.6) Presently, the atmosphere became more settled and cooled sufficiently to start precipitation of rain on the hot rocky surface of the planet. For thousands of years Urantia was enveloped in one vast and continuous blanket of steam. And during these ages the sun never shone upon the earth’s surface.
57:7.8 (659.7) Gran parte del carbonio dell’atmosfera le fu sottratto per formare i carbonati dei vari metalli che abbondavano negli strati superficiali del pianeta. Più tardi, quantità molto più grandi di questi gas carbonici furono consumati dalla primitiva e prolifica vita vegetale.   57:7.8 (659.7) Much of the carbon of the atmosphere was abstracted to form the carbonates of the various metals which abounded in the superficial layers of the planet. Later on, much greater quantities of these carbon gases were consumed by the early and prolific plant life.
57:7.9 (660.1) Anche nei periodi successivi le persistenti colate di lava e la caduta di meteore esaurirono quasi completamente l’ossigeno dell’aria. Anche i primi depositi dell’oceano primitivo, che apparve ben presto, non contenevano né pietre colorate né scisti. E per lungo tempo dopo l’apparizione di questo oceano non vi fu praticamente ossigeno libero nell’atmosfera; ed esso non apparve in quantità rilevanti prima che fosse generato più tardi dalle alghe marine e da altre forme di vita vegetale.   57:7.9 (660.1) Even in the later periods the continuing lava flows and the incoming meteors kept the oxygen of the air almost completely used up. Even the early deposits of the soon appearing primitive ocean contain no colored stones or shales. And for a long time after this ocean appeared, there was virtually no free oxygen in the atmosphere; and it did not appear in significant quantities until it was later generated by the seaweeds and other forms of vegetable life.
57:7.10 (660.2) L’atmosfera planetaria primitiva dell’era vulcanica offre poca protezione contro gli impatti per collisione degli sciami meteorici. Milioni e milioni di meteore possono penetrare questa cintura d’aria per schiantarsi sotto forma di corpi solidi sulla crosta planetaria. Ma con il trascorrere del tempo decresce il numero di meteore che si rivelano abbastanza grosse da resistere allo scudo di frizione sempre più resistente dell’atmosfera arricchita d’ossigeno delle ere successive.   57:7.10 (660.2) The primitive planetary atmosphere of the volcanic age affords little protection against the collisional impacts of the meteoric swarms. Millions upon millions of meteors are able to penetrate such an air belt to smash against the planetary crust as solid bodies. But as time passes, fewer and fewer prove large enough to resist the ever-stronger friction shield of the oxygen-enriching atmosphere of the later eras.
8. La stabilizzazione della crosta terrestre —
L’era dei terremoti
L’oceano mondiale ed il primo continente ^top
  8. Crustal Stabilization
The Age of Earthquakes
The World Ocean and the First Continent ^top
57:8.1 (660.3) 1.000.000.000 di anni fa, è la data dell’effettivo inizio della storia di Urantia. Il pianeta aveva raggiunto approssimativamente la sua taglia attuale, ed in quest’epoca fu iscritto sui registri fisici di Nebadon e ricevette il suo nome, Urantia.   57:8.1 (660.3) 1,000,000,000 years ago is the date of the actual beginning of Urantia history. The planet had attained approximately its present size. And about this time it was placed upon the physical registries of Nebadon and given its name, Urantia.
57:8.2 (660.4) L’atmosfera e le incessanti precipitazioni di umidità facilitarono il raffreddamento della crosta terrestre. L’azione vulcanica equilibrò ben presto la pressione calorica interna e la contrazione della crosta; e mentre i vulcani diminuirono rapidamente, con il progredire di quest’era di raffreddamento e di assestamento della crosta, fecero la loro apparizione i terremoti.   57:8.2 (660.4) The atmosphere, together with incessant moisture precipitation, facilitated the cooling of the earth’s crust. Volcanic action early equalized internal-heat pressure and crustal contraction; and as volcanoes rapidly decreased, earthquakes made their appearance as this epoch of crustal cooling and adjustment progressed.
57:8.3 (660.5) La vera storia geologica di Urantia comincia con quel raffreddamento della crosta terrestre sufficiente a provocare la formazione del primo oceano. La condensazione del vapore acqueo sulla superficie della terra in corso di raffreddamento, una volta cominciata, continuò fino a quando fu praticamente completa. Alla fine di questo periodo l’oceano era esteso a tutto il mondo, ricoprendo l’intero pianeta per una profondità media di quasi due chilometri. Le maree operavano allora in modo molto simile ad oggi, ma questo oceano primitivo non era salato; era praticamente un rivestimento d’acqua dolce del mondo. In quel tempo la maggior parte del cloro era combinata con vari metalli, ma c’è abbastanza cloro combinato con l’idrogeno da rendere quest’acqua leggermente acida.   57:8.3 (660.5) The real geologic history of Urantia begins with the cooling of the earth’s crust sufficiently to cause the formation of the first ocean. Water-vapor condensation on the cooling surface of the earth, once begun, continued until it was virtually complete. By the end of this period the ocean was world-wide, covering the entire planet to an average depth of over one mile. The tides were then in play much as they are now observed, but this primitive ocean was not salty; it was practically a fresh-water covering for the world. In those days, most of the chlorine was combined with various metals, but there was enough, in union with hydrogen, to render this water faintly acid.
57:8.4 (660.6) All’inizio di quest’era lontana Urantia va considerato come un pianeta contornato d’acqua. Più tardi, delle colate di lava d’origine più profonda, e quindi più densa, sgorgarono sul fondo dell’attuale Oceano Pacifico, e questa parte di superficie ricoperta d’acqua si abbassò considerevolmente. La prima massa di terra continentale emerse dall’oceano mondiale come aggiustamento compensatore dell’equilibrio dovuto al progressivo ispessimento della crosta terrestre.   57:8.4 (660.6) At the opening of this faraway era, Urantia should be envisaged as a water-bound planet. Later on, deeper and hence denser lava flows came out upon the bottom of the present Pacific Ocean, and this part of the water-covered surface became considerably depressed. The first continental land mass emerged from the world ocean in compensatory adjustment of the equilibrium of the gradually thickening earth’s crust.
57:8.5 (660.7) 950.000.000 di anni fa, Urantia presenta l’immagine di un unico grande continente e di una vasta massa d’acqua, l’Oceano Pacifico. I vulcani sono ancora molto numerosi e i terremoti sono frequenti e violenti. Le meteore continuano a bombardare la terra, ma stanno diminuendo sia di frequenza che di dimensioni. L’atmosfera si sta rischiarando, ma la quantità di anidride carbonica continua ad essere alta. La crosta terrestre si sta gradualmente stabilizzando.   57:8.5 (660.7) 950,000,000 years ago Urantia presents the picture of one great continent of land and one large body of water, the Pacific Ocean. Volcanoes are still widespread and earthquakes are both frequent and severe. Meteors continue to bombard the earth, but they are diminishing in both frequency and size. The atmosphere is clearing up, but the amount of carbon dioxide continues large. The earth’s crust is gradually stabilizing.
57:8.6 (660.8) È in quest’epoca che Urantia fu assegnato al sistema di Satania per l’amministrazione planetaria e fu iscritto nel registro della vita di Norlatiadek. Cominciò allora il riconoscimento amministrativo della piccola ed insignificante sfera che era destinata a diventare il pianeta sul quale Micael si sarebbe successivamente impegnato nella sua stupenda impresa di conferimento come mortale, ed avrebbe partecipato a quelle esperienze che da allora hanno fatto conoscere localmente Urantia come il “mondo della croce”.   57:8.6 (660.8) It was at about this time that Urantia was assigned to the system of Satania for planetary administration and was placed on the life registry of Norlatiadek. Then began the administrative recognition of the small and insignificant sphere which was destined to be the planet whereon Michael would subsequently engage in the stupendous undertaking of mortal bestowal, would participate in those experiences which have since caused Urantia to become locally known as the “world of the cross.”
57:8.7 (661.1) 900.000.000 di anni fa, si assisté all’arrivo su Urantia del primo gruppo ricognitore di Satania inviato da Jerusem per esaminare il pianeta e fare un rapporto sulla possibilità del suo adattamento come stazione sperimentale di vita. Questa commissione era composta da ventiquattro membri e comprendeva Portatori di Vita, Figli Lanonandek, Melchizedek, serafini ed altri ordini di vita celeste che si occupano dell’organizzazione e dell’amministrazione iniziali dei pianeti.   57:8.7 (661.1) 900,000,000 years ago witnessed the arrival on Urantia of the first Satania scouting party sent out from Jerusem to examine the planet and make a report on its adaptation for a life-experiment station. This commission consisted of twenty-four members, embracing Life Carriers, Lanonandek Sons, Melchizedeks, seraphim, and other orders of celestial life having to do with the early days of planetary organization and administration.
57:8.8 (661.2) Dopo un’accurata ispezione del pianeta questa commissione ritornò a Jerusem e fece al Sovrano del Sistema un rapporto favorevole, raccomandando che Urantia fosse iscritto sul registro di sperimentazione della vita. Il vostro mondo fu quindi registrato su Jerusem come pianeta decimale, e fu notificato ai Portatori di Vita che erano autorizzati ad istituire nuovi modelli di mobilitazione meccanica, chimica ed elettrica al momento del loro successivo arrivo con i mandati di trapianto ed innesto della vita.   57:8.8 (661.2) After making a painstaking survey of the planet, this commission returned to Jerusem and reported favorably to the System Sovereign, recommending that Urantia be placed on the life-experiment registry. Your world was accordingly registered on Jerusem as a decimal planet, and the Life Carriers were notified that they would be granted permission to institute new patterns of mechanical, chemical, and electrical mobilization at the time of their subsequent arrival with life transplantation and implantation mandates.
57:8.9 (661.3) A tempo debito furono definite dalla commissione mista dei dodici di Jerusem, e furono approvate dalla commissione planetaria dei settanta di Edentia, le misure per l’occupazione del pianeta. Questi piani, proposti dal consiglio consultivo dei Portatori di Vita, furono definitivamente accettati su Salvington. Subito dopo le comunicazioni di Nebadon trasmisero la notizia che Urantia sarebbe divenuto lo scenario in cui i Portatori di Vita avrebbero eseguito il loro sessantesimo esperimento in Satania destinato ad ampliare e migliorare il tipo sataniano dei modelli di vita di Nebadon.   57:8.9 (661.3) In due course arrangements for the planetary occupation were completed by the mixed commission of twelve on Jerusem and approved by the planetary commission of seventy on Edentia. These plans, proposed by the advisory counselors of the Life Carriers, were finally accepted on Salvington. Soon thereafter the Nebadon broadcasts carried the announcement that Urantia would become the stage whereon the Life Carriers would execute their sixtieth Satania experiment designed to amplify and improve the Satania type of the Nebadon life patterns.
57:8.10 (661.4) Poco dopo Urantia fu riconosciuto per la prima volta nelle trasmissioni universali in tutto Nebadon, e gli fu accordato il pieno status dell’universo. Subito dopo esso fu registrato negli archivi dei pianeti capitale del settore minore e del settore maggiore del superuniverso; e prima della fine di quest’era Urantia era stato iscritto nel registro della vita planetaria di Uversa.   57:8.10 (661.4) Shortly after Urantia was first recognized on the universe broadcasts to all Nebadon, it was accorded full universe status. Soon thereafter it was registered in the records of the minor and the major sector headquarters planets of the superuniverse; and before this age was over, Urantia had found entry on the planetary-life registry of Uversa.
57:8.11 (661.5) Tutta quest’era fu caratterizzata da frequenti e violente tempeste. La crosta terrestre primitiva era in uno stato di mutamento continuo. Il raffreddamento della superficie si alternava ad immense colate di lava. In nessuna parte della superficie del pianeta si può trovare la benché minima traccia di questa crosta planetaria originale. Essa è stata tutta mescolata troppe volte con le lave scaturite da grandi profondità e con i successivi depositi dell’oceano mondiale primitivo.   57:8.11 (661.5) This entire age was characterized by frequent and violent storms. The early crust of the earth was in a state of continual flux. Surface cooling alternated with immense lava flows. Nowhere can there be found on the surface of the world anything of this original planetary crust. It has all been mixed up too many times with extruding lavas of deep origins and admixed with subsequent deposits of the early world-wide ocean.
57:8.12 (661.6) In nessuna parte della superficie del mondo si può trovare una quantità maggiore di residui modificati di queste antiche rocce preoceaniche che a nordest del Canada, attorno alla Baia di Hudson. Questa vasta elevazione di granito è composta di una roccia appartenente alle ere preoceaniche. Gli strati rocciosi sono stati riscaldati, curvati, ritorti, accartocciati, e sono passati moltissime volte per tali esperienze metamorfiche deformanti.   57:8.12 (661.6) Nowhere on the surface of the world will there be found more of the modified remnants of these ancient preocean rocks than in northeastern Canada around Hudson Bay. This extensive granite elevation is composed of stone belonging to the preoceanic ages. These rock layers have been heated, bent, twisted, upcrumpled, and again and again have they passed through these distorting metamorphic experiences.
57:8.13 (661.7) Lungo tutte le ere oceaniche enormi strati di roccia stratificata priva di fossili si depositarono sul fondo di questo antico oceano. (Il calcare può formarsi a seguito di una precipitazione chimica; non tutti i calcari antichi sono stati prodotti da depositi di vita marina). In nessuna di queste antiche formazioni rocciose si troveranno tracce di vita; esse non contengono fossili a meno che, per caso, dei depositi successivi delle ere acquatiche non si siano mescolati con questi strati più antichi anteriori alla vita.   57:8.13 (661.7) Throughout the oceanic ages, enormous layers of fossil-free stratified stone were deposited on this ancient ocean bottom. (Limestone can form as a result of chemical precipitation; not all of the older limestone was produced by marine-life deposition.) In none of these ancient rock formations will there be found evidences of life; they contain no fossils unless, by some chance, later deposits of the water ages have become mixed with these older prelife layers.
57:8.14 (662.1) La crosta terrestre primitiva era molto instabile, ma le montagne non erano ancora in corso di formazione. Il pianeta si contraeva sotto la pressione della gravità via via che si formava. Le montagne non sono il risultato dell’abbassamento della crosta in corso di raffreddamento di una sfera che si contrae; esse appaiono più tardi a causa dell’azione della pioggia, della gravità e dell’erosione.   57:8.14 (662.1) The earth’s early crust was highly unstable, but mountains were not in process of formation. The planet contracted under gravity pressure as it formed. Mountains are not the result of the collapse of the cooling crust of a contracting sphere; they appear later on as a result of the action of rain, gravity, and erosion.
57:8.15 (662.2) La massa continentale di quest’era si accrebbe fino a coprire quasi il dieci per cento della superficie terrestre. I terremoti violenti non cominciarono prima che la massa continentale fosse emersa ben sopra l’acqua. Una volta che ebbero iniziato, essi aumentarono di frequenza e di violenza per intere epoche. Per milioni e milioni di anni i terremoti sono diminuiti, ma Urantia ne subisce ancora una media di quindici al giorno.   57:8.15 (662.2) The continental land mass of this era increased until it covered almost ten per cent of the earth’s surface. Severe earthquakes did not begin until the continental mass of land emerged well above the water. When they once began, they increased in frequency and severity for ages. For millions upon millions of years earthquakes have diminished, but Urantia still has an average of fifteen daily.
57:8.16 (662.3) 850.000.000 di anni fa, cominciò la prima vera epoca di stabilizzazione della crosta terrestre. La maggior parte dei metalli pesanti si era assestata verso il centro del globo; la crosta in corso di raffreddamento aveva cessato di affondare su scala così estesa come nelle ere precedenti. Si era stabilito un equilibrio migliore tra le terre estruse ed il fondo più pesante dell’oceano. Il flusso del letto di lava sotto la crosta terrestre si estese quasi al mondo intero, e ciò compensò e stabilizzò le fluttuazioni dovute al raffreddamento, alla contrazione ed agli scorrimenti in superficie.   57:8.16 (662.3) 850,000,000 years ago the first real epoch of the stabilization of the earth’s crust began. Most of the heavier metals had settled down toward the center of the globe; the cooling crust had ceased to cave in on such an extensive scale as in former ages. There was established a better balance between the land extrusion and the heavier ocean bed. The flow of the subcrustal lava bed became well-nigh world-wide, and this compensated and stabilized the fluctuations due to cooling, contracting, and superficial shifting.
57:8.17 (662.4) Le eruzioni vulcaniche ed i terremoti continuarono a diminuire di frequenza e di violenza. L’atmosfera si stava depurando dei gas vulcanici e del vapore acqueo, ma la percentuale di anidride carbonica era ancora elevata.   57:8.17 (662.4) Volcanic eruptions and earthquakes continued to diminish in frequency and severity. The atmosphere was clearing of volcanic gases and water vapor, but the percentage of carbon dioxide was still high.
57:8.18 (662.5) Le perturbazioni elettriche nell’aria e sulla terra stavano anch’esse decrescendo. Le colate di lava avevano portato alla superficie un miscuglio di elementi che diversificarono la crosta ed isolarono meglio il pianeta da certe energie dello spazio. E tutto ciò contribuì fortemente a facilitare il controllo dell’energia terrestre e a regolare il suo flusso, com’è rivelato dal funzionamento dei poli magnetici.   57:8.18 (662.5) Electric disturbances in the air and in the earth were also decreasing. The lava flows had brought to the surface a mixture of elements which diversified the crust and better insulated the planet from certain space-energies. And all of this did much to facilitate the control of terrestrial energy and to regulate its flow, as is disclosed by the functioning of the magnetic poles.
57:8.19 (662.6) 800.000.000 di anni fa, si assisté all’inaugurazione della prima grande epoca terrestre, l’era dell’accresciuta emersione continentale.   57:8.19 (662.6) 800,000,000 years ago witnessed the inauguration of the first great land epoch, the age of increased continental emergence.
57:8.20 (662.7) Dopo la condensazione dell’idrosfera della terra, prima nell’oceano mondiale e poi nell’Oceano Pacifico, ci si dovrebbe raffigurare quest’ultima massa d’acqua come ricoprente allora i nove decimi della superficie terrestre. Le meteore che cadevano nel mare si accumulavano sul fondo dell’oceano, perché generalmente composte di materiali pesanti. Quelle che cadevano sulla terra furono fortemente ossidate, poi intaccate dall’erosione e trascinate nei bacini oceanici. In tal modo il fondo dell’oceano divenne sempre più pesante, e a ciò si aggiungeva il peso di una massa d’acqua profonda in certi punti circa sedici chilometri.   57:8.20 (662.7) Since the condensation of the earth’s hydrosphere, first into the world ocean and subsequently into the Pacific Ocean, this latter body of water should be visualized as then covering nine tenths of the earth’s surface. Meteors falling into the sea accumulated on the ocean bottom, and meteors are, generally speaking, composed of heavy materials. Those falling on the land were largely oxidized, subsequently worn down by erosion, and washed into the ocean basins. Thus the ocean bottom grew increasingly heavy, and added to this was the weight of a body of water at some places ten miles deep.
57:8.21 (662.8) La crescente spinta verso il basso dell’Oceano Pacifico contribuì all’ulteriore spinta verso l’alto della massa continentale. L’Europa e l’Africa cominciarono ad emergere dalle profondità del Pacifico contemporaneamente alle masse chiamate ora Australia, America del Nord e del Sud, e continente Antartico, mentre il letto dell’Oceano Pacifico era interessato da un ulteriore assestamento con affondamento compensatorio. Alla fine di questo periodo quasi un terzo della superficie del globo era costituita di terra, che formava una sola massa continentale.   57:8.21 (662.8) The increasing downthrust of the Pacific Ocean operated further to upthrust the continental land mass. Europe and Africa began to rise out of the Pacific depths along with those masses now called Australia, North and South America, and the continent of Antarctica, while the bed of the Pacific Ocean engaged in a further compensatory sinking adjustment. By the end of this period almost one third of the earth’s surface consisted of land, all in one continental body.
57:8.22 (662.9) Con questo aumento dell’elevazione della terra apparvero le prime differenze climatiche del pianeta. Elevazione del suolo, nuvole cosmiche ed influenze oceaniche sono i principali fattori delle fluttuazioni climatiche. La cresta della massa continentale asiatica raggiunse un’altezza di quasi quattordicimilacinquecento metri al culmine dell’emersione delle terre. Se vi fosse stata molta umidità nell’aria che spirava sopra queste regioni assai elevate, si sarebbero formati enormi strati di ghiaccio; l’era glaciale sarebbe arrivata molto prima. Trascorsero parecchie centinaia di milioni di anni prima che masse continentali così grandi riapparissero al di sopra dell’acqua.   57:8.22 (662.9) With this increase in land elevation the first climatic differences of the planet appeared. Land elevation, cosmic clouds, and oceanic influences are the chief factors in climatic fluctuation. The backbone of the Asiatic land mass reached a height of almost nine miles at the time of the maximum land emergence. Had there been much moisture in the air hovering over these highly elevated regions, enormous ice blankets would have formed; the ice age would have arrived long before it did. It was several hundred millions of years before so much land again appeared above water.
57:8.23 (663.1) 750.000.000 di anni fa, cominciarono le prime spaccature della massa continentale sotto forma della grande fenditura nord-sud, che fu più tardi riempita dalle acque dell’oceano e che preparò la strada alla deriva verso occidente dei continenti dell’America del Nord e del Sud, compresa la Groenlandia. La lunga faglia est-ovest separò l’Africa dall’Europa e staccò dal continente asiatico le masse di terra dell’Australia, delle Isole del Pacifico, e dell’Antartico.   57:8.23 (663.1) 750,000,000 years ago the first breaks in the continental land mass began as the great north-and-south cracking, which later admitted the ocean waters and prepared the way for the westward drift of the continents of North and South America, including Greenland. The long east-and-west cleavage separated Africa from Europe and severed the land masses of Australia, the Pacific Islands, and Antarctica from the Asiatic continent.
57:8.24 (663.2) 700.000.000 di anni fa, Urantia si stava avvicinando alla maturazione delle condizioni adatte al mantenimento della vita. La deriva dei continenti proseguiva; l’oceano penetrava sempre di più nelle terre sotto forma di lunghi bracci di mare che fornivano quelle acque poco profonde e quelle baie riparate che sono così favorevoli come habitat per la vita marina.   57:8.24 (663.2) 700,000,000 years ago Urantia was approaching the ripening of conditions suitable for the support of life. The continental land drift continued; increasingly the ocean penetrated the land as long fingerlike seas providing those shallow waters and sheltered bays which are so suitable as a habitat for marine life.
57:8.25 (663.3) 650.000.000 di anni fa, si assisté ad una nuova scissione delle masse terrestri e di conseguenza ad una nuova estensione dei mari continentali. E queste acque raggiunsero rapidamente quel grado di salinità che era essenziale per la vita su Urantia.   57:8.25 (663.3) 650,000,000 years ago witnessed the further separation of the land masses and, in consequence, a further extension of the continental seas. And these waters were rapidly attaining that degree of saltiness which was essential to Urantia life.
57:8.26 (663.4) Furono questi mari e quelli che li seguirono che costituirono gli archivi della vita di Urantia, quali sono stati scoperti posteriormente nelle pagine di pietra ben conservate, volume dopo volume, mentre le ere si succedevano alle ere e le epoche si sovrapponevano alle epoche. Questi mari interni dei tempi antichi furono veramente la culla dell’evoluzione.   57:8.26 (663.4) It was these seas and their successors that laid down the life records of Urantia, as subsequently discovered in well-preserved stone pages, volume upon volume, as era succeeded era and age grew upon age. These inland seas of olden times were truly the cradle of evolution.
57:8.27 (663.5) [Presentato da un Portatore di Vita, membro del Corpo originario di Urantia ed ora osservatore residente.]   57:8.27 (663.5) [Presented by a Life Carrier, a member of the original Urantia Corps and now a resident observer.]