Fascicolo 122   Paper 122
La nascita e l’infanzia di Gesù   Birth and Infancy of Jesus
122:0.1 (1344.1) SARÀ difficilmente possibile spiegare totalmente le numerose ragioni che portarono a scegliere la Palestina come luogo per il conferimento di Micael, e specialmente perché proprio la famiglia di Giuseppe e Maria fosse stata scelta come ambiente immediato per l’apparizione di questo Figlio di Dio su Urantia.   122:0.1 (1344.1) IT WILL hardly be possible fully to explain the many reasons which led to the selection of Palestine as the land for Michael’s bestowal, and especially as to just why the family of Joseph and Mary should have been chosen as the immediate setting for the appearance of this Son of God on Urantia.
122:0.2 (1344.2) Dopo lo studio del rapporto speciale sullo stato dei mondi isolati preparato dai Melchizedek, ed essersi consultato con Gabriele, Micael scelse alla fine Urantia come pianeta in cui effettuare il suo conferimento finale. In seguito a questa decisione Gabriele visitò personalmente Urantia, e dopo aver studiato i gruppi umani ed aver esaminato gli aspetti spirituali, intellettuali, razziali e geografici del mondo e dei suoi popoli, egli decise che gli Ebrei possedevano quei vantaggi relativi che giustificavano la loro scelta come razza per il conferimento. Dopo che Micael ebbe approvato questa decisione, Gabriele nominò ed inviò su Urantia la Commissione dei Dodici per la Famiglia — scelta fra gli ordini più elevati di personalità dell’universo — alla quale affidò l’incarico di fare un’investigazione sulla vita familiare degli Ebrei. Quando questa commissione terminò i suoi lavori, Gabriele era presente su Urantia e ricevette il rapporto che indicava tre unioni possibili che erano, secondo l’opinione della commissione, ugualmente favorevoli come famiglie di conferimento per la progettata incarnazione di Micael.   122:0.2 (1344.2) After a study of the special report on the status of segregated worlds prepared by the Melchizedeks, in counsel with Gabriel, Michael finally chose Urantia as the planet whereon to enact his final bestowal. Subsequent to this decision Gabriel made a personal visit to Urantia, and, as a result of his study of human groups and his survey of the spiritual, intellectual, racial, and geographic features of the world and its peoples, he decided that the Hebrews possessed those relative advantages which warranted their selection as the bestowal race. Upon Michael’s approval of this decision, Gabriel appointed and dispatched to Urantia the Family Commission of Twelve—selected from among the higher orders of universe personalities—which was intrusted with the task of making an investigation of Jewish family life. When this commission ended its labors, Gabriel was present on Urantia and received the report nominating three prospective unions as being, in the opinion of the commission, equally favorable as bestowal families for Michael’s projected incarnation.
122:0.3 (1344.3) Fra le tre coppie designate Gabriele scelse personalmente Giuseppe e Maria, facendo poi la sua apparizione personale a Maria, comunicandole allo stesso tempo la lieta novella che era stata scelta per divenire la madre terrena del figlio di conferimento.   122:0.3 (1344.3) From the three couples nominated, Gabriel made the personal choice of Joseph and Mary, subsequently making his personal appearance to Mary, at which time he imparted to her the glad tidings that she had been selected to become the earth mother of the bestowal child.
1. Giuseppe e Maria ^top   1. Joseph and Mary ^top
122:1.1 (1344.4) Giuseppe, il padre umano di Gesù (Joshua ben Joseph), era un Ebreo tra gli Ebrei, benché avesse molti ceppi razziali non giudaici che si erano aggiunti in diverse occasioni al suo albero genealogico da parte della linea femminile dei suoi progenitori. L’ascendenza paterna di Gesù risaliva ai tempi di Abramo e, attraverso questo venerabile patriarca, alle antiche linee ereditarie che portavano ai Sumeri e ai Noditi e, attraverso le tribù meridionali degli antichi uomini blu, ad Andon e Fonta. Davide e Salomone non erano ascendenti in linea diretta di Giuseppe, il cui lignaggio non risaliva direttamente nemmeno ad Adamo. Gli ascendenti prossimi di Giuseppe erano degli artigiani — costruttori, carpentieri, muratori e fabbri. Giuseppe stesso era un carpentiere e divenne successivamente un imprenditore. La sua famiglia apparteneva ad una lunga ed illustre stirpe di notabili del popolo, esaltata di tanto in tanto dall’apparizione d’individui eccezionali che si erano distinti in connessione con l’evoluzione della religione su Urantia.   122:1.1 (1344.4) Joseph, the human father of Jesus (Joshua ben Joseph), was a Hebrew of the Hebrews, albeit he carried many non-Jewish racial strains which had been added to his ancestral tree from time to time by the female lines of his progenitors. The ancestry of the father of Jesus went back to the days of Abraham and through this venerable patriarch to the earlier lines of inheritance leading to the Sumerians and Nodites and, through the southern tribes of the ancient blue man, to Andon and Fonta. David and Solomon were not in the direct line of Joseph’s ancestry, neither did Joseph’s lineage go directly back to Adam. Joseph’s immediate ancestors were mechanics—builders, carpenters, masons, and smiths. Joseph himself was a carpenter and later a contractor. His family belonged to a long and illustrious line of the nobility of the common people, accentuated ever and anon by the appearance of unusual individuals who had distinguished themselves in connection with the evolution of religion on Urantia.
122:1.2 (1345.1) Maria, la madre terrena di Gesù, discendeva da una lunga stirpe di antenati eccezionali comprendente molte delle donne più rimarchevoli della storia razziale di Urantia. Benché Maria fosse una donna comune del suo tempo e della sua generazione, con un temperamento abbastanza normale, annoverava fra le sue antenate donne illustri come Annon, Tamar, Rut, Betsabea, Ansie, Cloa, Eva, Enta e Ratta. Nessuna ebrea di quel tempo aveva in comune un lignaggio di progenitori più illustre o risalente ad origini più favorevoli. L’ascendenza di Maria, come quella di Giuseppe, era caratterizzata dalla predominanza d’individui vigorosi ma ordinari, elevati ogni tanto da numerose personalità di spicco nel cammino della civiltà e nell’evoluzione progressiva della religione. Dal punto di vista razziale è improprio considerare Maria un’Ebrea. Per la sua cultura e le sue credenze essa era Ebrea, ma per i suoi caratteri ereditari era più un insieme composito delle razze siriana, ittita, fenicia, greca ed egiziana, avendo la sua eredità razziale delle basi più ampie di quella di Giuseppe.   122:1.2 (1345.1) Mary, the earth mother of Jesus, was a descendant of a long line of unique ancestors embracing many of the most remarkable women in the racial history of Urantia. Although Mary was an average woman of her day and generation, possessing a fairly normal temperament, she reckoned among her ancestors such well-known women as Annon, Tamar, Ruth, Bathsheba, Ansie, Cloa, Eve, Enta, and Ratta. No Jewish woman of that day had a more illustrious lineage of common progenitors or one extending back to more auspicious beginnings. Mary’s ancestry, like Joseph’s, was characterized by the predominance of strong but average individuals, relieved now and then by numerous outstanding personalities in the march of civilization and the progressive evolution of religion. Racially considered, it is hardly proper to regard Mary as a Jewess. In culture and belief she was a Jew, but in hereditary endowment she was more a composite of Syrian, Hittite, Phoenician, Greek, and Egyptian stocks, her racial inheritance being more general than that of Joseph.
122:1.3 (1345.2) Tra tutte le coppie viventi in Palestina al momento del progettato conferimento di Micael, Giuseppe e Maria possedevano la combinazione più ideale di connessioni razziali assai diffuse e di doti di personalità superiori alla media. Il piano di Micael era di apparire sulla terra come un uomo medio, affinché il popolo comune potesse comprenderlo ed accoglierlo; per questa ragione Gabriele scelse proprio delle persone come Giuseppe e Maria per divenire i genitori del conferimento.   122:1.3 (1345.2) Of all couples living in Palestine at about the time of Michael’s projected bestowal, Joseph and Mary possessed the most ideal combination of widespread racial connections and superior average of personality endowments. It was the plan of Michael to appear on earth as an average man, that the common people might understand him and receive him; wherefore Gabriel selected just such persons as Joseph and Mary to become the bestowal parents.
2. Gabriele appare ad Elisabetta ^top   2. Gabriel Appears to Elizabeth ^top
122:2.1 (1345.3) L’opera realizzata da Gesù durante la sua vita su Urantia fu in realtà iniziata da Giovanni il Battista. Il padre di Giovanni, Zaccaria, apparteneva al clero ebraico, mentre sua madre, Elisabetta, era membro del ramo più prospero dello stesso grande gruppo familiare al quale apparteneva anche Maria, la madre di Gesù. Zaccaria ed Elisabetta, benché fossero sposati da molti anni, non avevano figli.   122:2.1 (1345.3) Jesus’ lifework on Urantia was really begun by John the Baptist. Zacharias, John’s father, belonged to the Jewish priesthood, while his mother, Elizabeth, was a member of the more prosperous branch of the same large family group to which Mary the mother of Jesus also belonged. Zacharias and Elizabeth, though they had been married many years, were childless.
122:2.2 (1345.4) Fu verso la fine del mese di giugno dell’anno 8 a.C., circa tre mesi dopo il matrimonio di Giuseppe e Maria, che Gabriele apparve ad Elisabetta un giorno a mezzodì, esattamente come più tardi fece conoscere la sua presenza a Maria. Gabriele disse:   122:2.2 (1345.4) It was late in the month of June, 8 b.c., about three months after the marriage of Joseph and Mary, that Gabriel appeared to Elizabeth at noontide one day, just as he later made his presence known to Mary. Said Gabriel:
122:2.3 (1345.5) “Mentre tuo marito Zaccaria sta innanzi all’altare a Gerusalemme, e mentre il popolo riunito prega per la venuta di un liberatore, io, Gabriele, sono venuto ad annunciarti che presto partorirai un figlio che sarà il precursore di questo maestro divino, e chiamerai tuo figlio Giovanni. Egli crescerà consacrato al Signore Dio tuo, e quando sarà giunto nel pieno degli anni, egli farà gioire il tuo cuore perché condurrà molte anime a Dio, e proclamerà anche la venuta del guaritore dell’anima del tuo popolo e del liberatore spirituale di tutta l’umanità. La tua parente Maria sarà la madre di questo figlio della promessa, ed io apparirò anche a lei.”   122:2.3 (1345.5) “While your husband, Zacharias, stands before the altar in Jerusalem, and while the assembled people pray for the coming of a deliverer, I, Gabriel, have come to announce that you will shortly bear a son who shall be the forerunner of this divine teacher, and you shall call your son John. He will grow up dedicated to the Lord your God, and when he has come to full years, he will gladden your heart because he will turn many souls to God, and he will also proclaim the coming of the soul-healer of your people and the spirit-liberator of all mankind. Your kinswoman Mary shall be the mother of this child of promise, and I will also appear to her.”
122:2.4 (1345.6) Questa visione spaventò grandemente Elisabetta. Dopo la partenza di Gabriele, essa rimuginò su questa esperienza, meditando a lungo le parole del maestoso visitatore, ma parlò di questa rivelazione soltanto a suo marito fino alla sua visita successiva a Maria all’inizio di febbraio dell’anno seguente.   122:2.4 (1345.6) This vision greatly frightened Elizabeth. After Gabriel’s departure she turned this experience over in her mind, long pondering the sayings of the majestic visitor, but did not speak of the revelation to anyone save her husband until her subsequent visit with Mary in early February of the following year.
122:2.5 (1345.7) Per cinque mesi, tuttavia, Elisabetta conservò il suo segreto anche nei confronti di suo marito. Quando essa gli rivelò la storia della visita di Gabriele, Zaccaria fu molto scettico e per settimane dubitò dell’intera esperienza, acconsentendo senza entusiasmo a credere nella visita di Gabriele a sua moglie solo quando non poté più dubitare che essa stesse aspettando un figlio. Zaccaria era molto perplesso sulla futura maternità di Elisabetta, ma non mise in dubbio l’integrità di sua moglie, nonostante la propria età avanzata. Fu solo circa sei settimane prima della nascita di Giovanni che Zaccaria, a seguito di un sogno impressionante, divenne pienamente convinto che Elisabetta stava per diventare la madre di un figlio del destino, di colui che doveva preparare la via per la venuta del Messia.   122:2.5 (1345.7) For five months, however, Elizabeth withheld her secret even from her husband. Upon her disclosure of the story of Gabriel’s visit, Zacharias was very skeptical and for weeks doubted the entire experience, only consenting halfheartedly to believe in Gabriel’s visit to his wife when he could no longer question that she was expectant with child. Zacharias was very much perplexed regarding the prospective motherhood of Elizabeth, but he did not doubt the integrity of his wife, notwithstanding his own advanced age. It was not until about six weeks before John’s birth that Zacharias, as the result of an impressive dream, became fully convinced that Elizabeth was to become the mother of a son of destiny, one who was to prepare the way for the coming of the Messiah.
122:2.6 (1346.1) Gabriele apparve a Maria verso la metà di novembre dell’anno 8 a.C., mentre essa lavorava nella sua casa di Nazaret. Più tardi, quando Maria seppe con certezza che stava per diventare madre, persuase Giuseppe a lasciarla andare nella Città di Giuda, situata sulle colline a circa sette chilometri ad ovest di Gerusalemme, per fare visita ad Elisabetta. Gabriele aveva informato ciascuna di queste future madri della sua apparizione all’altra. Esse erano naturalmente impazienti d’incontrarsi, di confrontare le loro esperienze e di parlare del probabile avvenire dei loro figli. Maria rimase presso la sua lontana cugina per tre settimane. Elisabetta contribuì molto a consolidare la fiducia di Maria nella visione di Gabriele, cosicché essa ritornò a casa più pienamente consacrata alla chiamata di essere la madre del figlio del destino, che essa doveva così presto presentare al mondo come un bimbo inerme, un bambino normale e medio del regno.   122:2.6 (1346.1) Gabriel appeared to Mary about the middle of November, 8 b.c., while she was at work in her Nazareth home. Later on, after Mary knew without doubt that she was to become a mother, she persuaded Joseph to let her journey to the City of Judah, four miles west of Jerusalem, in the hills, to visit Elizabeth. Gabriel had informed each of these mothers-to-be of his appearance to the other. Naturally they were anxious to get together, compare experiences, and talk over the probable futures of their sons. Mary remained with her distant cousin for three weeks. Elizabeth did much to strengthen Mary’s faith in the vision of Gabriel, so that she returned home more fully dedicated to the call to mother the child of destiny whom she was so soon to present to the world as a helpless babe, an average and normal infant of the realm.
122:2.7 (1346.2) Giovanni nacque nella Città di Giuda il 25 marzo dell’anno 7 a.C. Zaccaria ed Elisabetta furono molto lieti del fatto che un figlio fosse venuto loro come Gabriele aveva promesso, e quando all’ottavo giorno presentarono il bambino per la circoncisione lo chiamarono ufficialmente Giovanni, com’era stato loro ordinato in precedenza. Un nipote di Zaccaria era già partito per Nazaret, portando il messaggio di Elisabetta a Maria annunciante che suo figlio era nato e che il suo nome sarebbe stato Giovanni.   122:2.7 (1346.2) John was born in the City of Judah, March 25, 7 b.c. Zacharias and Elizabeth rejoiced greatly in the realization that a son had come to them as Gabriel had promised, and when on the eighth day they presented the child for circumcision, they formally christened him John, as they had been directed aforetime. Already had a nephew of Zacharias departed for Nazareth, carrying the message of Elizabeth to Mary proclaiming that a son had been born to her and that his name was to be John.
122:2.8 (1346.3) Fin dalla sua più tenera infanzia, i genitori di Giovanni gli inculcarono giudiziosamente l’idea che sarebbe cresciuto per diventare un capo spirituale ed un istruttore religioso. Ed il cuore di Giovanni era sempre un terreno pronto per la semina di questi semi ispiranti. Fin da bambino lo si trovava spesso al tempio durante i periodi di servizio di suo padre, ed era estremamente ricettivo al significato di tutto ciò che vedeva.   122:2.8 (1346.3) From his earliest infancy John was judiciously impressed by his parents with the idea that he was to grow up to become a spiritual leader and religious teacher. And the soil of John’s heart was ever responsive to the sowing of such suggestive seeds. Even as a child he was found frequently at the temple during the seasons of his father’s service, and he was tremendously impressed with the significance of all that he saw.
3. L’annuncio di gabriele a Maria ^top   3. Gabriel’s Announcement to Mary ^top
122:3.1 (1346.4) Una sera verso il tramonto, prima che Giuseppe fosse ritornato a casa, Gabriele apparve a Maria a fianco di una bassa tavola di pietra e, dopo che essa si fu ripresa, le disse: “Vengo per ordine di colui che è mio Maestro e che tu amerai e nutrirai. A te, Maria, porto una buona novella, perché ti annuncio che il concepimento dentro di te è ordinato dal cielo e che a tempo debito tu diverrai madre di un figlio; lo chiamerai Joshua, ed egli inaugurerà il regno dei cieli sulla terra e tra gli uomini. Non parlare di tutto ciò salvo che a Giuseppe e ad Elisabetta, tua parente, alla quale io sono egualmente apparso e che tra poco metterà al mondo anch’essa un figlio, il cui nome sarà Giovanni, e che preparerà la via al messaggio di liberazione che tuo figlio proclamerà agli uomini con grande potenza e profonda convinzione. Non dubitare delle mie parole, Maria, perché questa casa è stata scelta come dimora umana del figlio del destino. La mia benedizione è su di te, il potere degli Altissimi ti darà forza ed il Signore di tutta la terra stenderà la sua ombra su di te.”   122:3.1 (1346.4) One evening about sundown, before Joseph had returned home, Gabriel appeared to Mary by the side of a low stone table and, after she had recovered her composure, said: “I come at the bidding of one who is my Master and whom you shall love and nurture. To you, Mary, I bring glad tidings when I announce that the conception within you is ordained by heaven, and that in due time you will become the mother of a son; you shall call him Joshua, and he shall inaugurate the kingdom of heaven on earth and among men. Speak not of this matter save to Joseph and to Elizabeth, your kinswoman, to whom I have also appeared, and who shall presently also bear a son, whose name shall be John, and who will prepare the way for the message of deliverance which your son shall proclaim to men with great power and deep conviction. And doubt not my word, Mary, for this home has been chosen as the mortal habitat of the child of destiny. My benediction rests upon you, the power of the Most Highs will strengthen you, and the Lord of all the earth shall overshadow you.”
122:3.2 (1346.5) Maria meditò questa visita nel segreto del suo cuore per molte settimane, fino ad essere certa di aspettare un figlio, prima di osare rivelare questi avvenimenti straordinari a suo marito. Quando Giuseppe apprese tutto ciò, benché avesse grande fiducia in Maria, rimase molto turbato e non riuscì a dormire per molte notti. Dapprima Giuseppe ebbe dei dubbi sulla visita di Gabriele. Poi, quando fu quasi persuaso che Maria avesse realmente udito la voce e visto la forma del messaggero divino, aveva la mente frastornata chiedendosi come potessero accadere tali cose. Come poteva il discendente di esseri umani essere un figlio di destino divino? Giuseppe non riuscì a risolvere questo conflitto d’idee fino a quando, dopo parecchie settimane di riflessione, lui e Maria giunsero alla conclusione che erano stati scelti per divenire i genitori del Messia, benché il concetto ebraico non prevedesse che il salvatore atteso dovesse essere di natura divina. Essendo giunti a questa importante conclusione, Maria accelerò la sua partenza per far visita ad Elisabetta.   122:3.2 (1346.5) Mary pondered this visitation secretly in her heart for many weeks until of a certainty she knew she was with child, before she dared to disclose these unusual events to her husband. When Joseph heard all about this, although he had great confidence in Mary, he was much troubled and could not sleep for many nights. At first Joseph had doubts about the Gabriel visitation. Then when he became well-nigh persuaded that Mary had really heard the voice and beheld the form of the divine messenger, he was torn in mind as he pondered how such things could be. How could the offspring of human beings be a child of divine destiny? Never could Joseph reconcile these conflicting ideas until, after several weeks of thought, both he and Mary reached the conclusion that they had been chosen to become the parents of the Messiah, though it had hardly been the Jewish concept that the expected deliverer was to be of divine nature. Upon arriving at this momentous conclusion, Mary hastened to depart for a visit with Elizabeth.
122:3.3 (1347.1) Al suo ritorno Maria andò a trovare i suoi genitori, Gioacchino ed Anna. I suoi due fratelli e le sue due sorelle, come pure i suoi genitori, furono sempre molto scettici sulla missione divina di Gesù, benché certamente in quest’epoca essi non sapessero nulla della visita di Gabriele. Ma Maria confidò a sua sorella Salomè che pensava che suo figlio fosse destinato a diventare un grande maestro.   122:3.3 (1347.1) Upon her return, Mary went to visit her parents, Joachim and Hannah. Her two brothers and two sisters, as well as her parents, were always very skeptical about the divine mission of Jesus, though, of course, at this time they knew nothing of the Gabriel visitation. But Mary did confide to her sister Salome that she thought her son was destined to become a great teacher.
122:3.4 (1347.2) L’annuncio di Gabriele a Maria fu fatto il giorno seguente al concepimento di Gesù, e questo fu il solo avvenimento soprannaturale connesso con la sua intera esperienza di portare e mettere al mondo il figlio della promessa.   122:3.4 (1347.2) Gabriel’s announcement to Mary was made the day following the conception of Jesus and was the only event of supernatural occurrence connected with her entire experience of carrying and bearing the child of promise.
4. Il sogno di Giuseppe ^top   4. Joseph’s Dream ^top
122:4.1 (1347.3) Giuseppe non accettò l’idea che Maria stesse per diventare la madre di un figlio straordinario fino a quando non ebbe fatto l’esperienza di un sogno molto impressionante. In questo sogno un brillante messaggero celeste gli apparve e, fra le altre cose, gli disse: “Giuseppe, io ti appaio per ordine di Colui che regna ora nei cieli, ed ho ricevuto l’incarico di darti delle istruzioni concernenti il figlio che Maria partorirà e che diverrà una grande luce nel mondo. In lui sarà la vita, e la sua vita diverrà la luce dell’umanità. Egli verrà prima tra il suo popolo, ma essi praticamente non lo accoglieranno; ma a tutti coloro che lo accoglieranno egli rivelerà che sono i figli di Dio.” Dopo questa esperienza Giuseppe non dubitò assolutamente più del racconto di Maria circa la visita di Gabriele e la promessa che il bambino non ancora nato sarebbe divenuto un messaggero divino per il mondo.   122:4.1 (1347.3) Joseph did not become reconciled to the idea that Mary was to become the mother of an extraordinary child until after he had experienced a very impressive dream. In this dream a brilliant celestial messenger appeared to him and, among other things, said: “Joseph, I appear by command of Him who now reigns on high, and I am directed to instruct you concerning the son whom Mary shall bear, and who shall become a great light in the world. In him will be life, and his life shall become the light of mankind. He shall first come to his own people, but they will hardly receive him; but to as many as shall receive him to them will he reveal that they are the children of God.” After this experience Joseph never again wholly doubted Mary’s story of Gabriel’s visit and of the promise that the unborn child was to become a divine messenger to the world.
122:4.2 (1347.4) In tutte queste visite niente fu detto a proposito della casa di Davide. Nulla fu mai annunciato circa il fatto che Gesù sarebbe divenuto un “liberatore degli Ebrei”, e nemmeno che sarebbe stato il Messia a lungo atteso. Gesù non era un Messia quale gli Ebrei si aspettavano, ma era il liberatore del mondo. La sua missione era per tutte le razze e tutti i popoli, non per un gruppo particolare.   122:4.2 (1347.4) In all these visitations nothing was said about the house of David. Nothing was ever intimated about Jesus’ becoming a “deliverer of the Jews,” not even that he was to be the long-expected Messiah. Jesus was not such a Messiah as the Jews had anticipated, but he was the world’s deliverer. His mission was to all races and peoples, not to any one group.
122:4.3 (1347.5) Giuseppe non discendeva da Re Davide. Maria aveva più ascendenza davidica di Giuseppe. È vero che Giuseppe andò a Betlemme, la città di Davide, per essere registrato nel censimento romano, ma ciò perché sei generazioni prima l’antenato paterno di Giuseppe di quella generazione, essendo orfano, era stato adottato da un certo Zadoc, che discendeva direttamente da Davide; per questo anche Giuseppe era considerato come appartenente alla “casa di Davide”.   122:4.3 (1347.5) Joseph was not of the line of King David. Mary had more of the Davidic ancestry than Joseph. True, Joseph did go to the City of David, Bethlehem, to be registered for the Roman census, but that was because, six generations previously, Joseph’s paternal ancestor of that generation, being an orphan, was adopted by one Zadoc, who was a direct descendant of David; hence was Joseph also accounted as of the “house of David.”
122:4.4 (1347.6) La maggior parte delle cosiddette profezie messianiche dell’Antico Testamento furono redatte perché si riferissero a Gesù molto tempo dopo che la sua vita era stata vissuta sulla terra. Per secoli i profeti ebrei avevano proclamato la venuta di un liberatore, e queste promesse erano state interpretate dalle generazioni successive come riferentisi ad un nuovo governatore ebreo che si sarebbe seduto sul trono di Davide e, con i metodi ritenuti miracolosi di Mosè, avrebbe provveduto a stabilire gli Ebrei in Palestina come una nazione potente, libera da ogni dominazione straniera. Inoltre molti passaggi simbolici che si trovano nelle Scritture ebraiche furono in seguito applicati a torto alla missione della vita di Gesù. Molti brani dell’Antico Testamento furono distorti in modo da sembrare riferiti a certi episodi della vita terrena del Maestro. Gesù stesso negò una volta pubblicamente ogni connessione con la casa reale di Davide. Anche il passaggio “una giovane donna partorirà un figlio” fu cambiato in “una vergine partorirà un figlio”. Ciò avvenne anche per le numerose genealogie di Giuseppe e di Maria che furono costruite dopo la carriera di Micael sulla terra. Molte di queste discendenze comprendono numerosi antenati del Maestro, ma nell’insieme non sono autentiche e non si può fare affidamento sulla loro esattezza. I primi discepoli di Gesù cedettero troppo spesso alla tentazione di mostrare che tutte le antiche espressioni profetiche trovassero compimento nella vita del loro Signore e Maestro.   122:4.4 (1347.6) Most of the so-called Messianic prophecies of the Old Testament were made to apply to Jesus long after his life had been lived on earth. For centuries the Hebrew prophets had proclaimed the coming of a deliverer, and these promises had been construed by successive generations as referring to a new Jewish ruler who would sit upon the throne of David and, by the reputed miraculous methods of Moses, proceed to establish the Jews in Palestine as a powerful nation, free from all foreign domination. Again, many figurative passages found throughout the Hebrew scriptures were subsequently misapplied to the life mission of Jesus. Many Old Testament sayings were so distorted as to appear to fit some episode of the Master’s earth life. Jesus himself onetime publicly denied any connection with the royal house of David. Even the passage, “a maiden shall bear a son,” was made to read, “a virgin shall bear a son.” This was also true of the many genealogies of both Joseph and Mary which were constructed subsequent to Michael’s career on earth. Many of these lineages contain much of the Master’s ancestry, but on the whole they are not genuine and may not be depended upon as factual. The early followers of Jesus all too often succumbed to the temptation to make all the olden prophetic utterances appear to find fulfillment in the life of their Lord and Master.
5. I genitori terreni di Gesù ^top   5. Jesus’ Earth Parents ^top
122:5.1 (1348.1) Giuseppe era un uomo dalle maniere gentili, estremamente coscienzioso e fedele sotto ogni aspetto alle convenzioni e alle pratiche religiose del suo popolo. Egli parlava poco ma pensava molto. La penosa condizione del popolo ebreo causava a Giuseppe molta tristezza. Mentre era giovane, tra i suoi otto fratelli e sorelle egli era stato più allegro, ma nel corso dei primi anni della sua vita matrimoniale (durante l’infanzia di Gesù) andava soggetto a periodi di lieve scoraggiamento spirituale. Queste manifestazioni d’umore si attenuarono notevolmente poco prima della sua morte prematura e dopo che la situazione economica della sua famiglia era stata migliorata dal suo passaggio dal rango di carpentiere al ruolo di prospero imprenditore.   122:5.1 (1348.1) Joseph was a mild-mannered man, extremely conscientious, and in every way faithful to the religious conventions and practices of his people. He talked little but thought much. The sorry plight of the Jewish people caused Joseph much sadness. As a youth, among his eight brothers and sisters, he had been more cheerful, but in the earlier years of married life (during Jesus’ childhood) he was subject to periods of mild spiritual discouragement. These temperamental manifestations were greatly improved just before his untimely death and after the economic condition of his family had been enhanced by his advancement from the rank of carpenter to the role of a prosperous contractor.
122:5.2 (1348.2) Il temperamento di Maria era tutto l’opposto di quello di suo marito. Essa era generalmente di buon umore, era molto raramente abbattuta e possedeva un’indole sempre raggiante. Maria si lasciava andare a libere e frequenti espressioni dei suoi sentimenti emotivi e non la si vide mai afflitta prima della morte improvvisa di Giuseppe. E si era appena rimessa da questo shock quando si trovò immersa nella preoccupazione e negli interrogativi che sorgevano in lei per la straordinaria carriera di suo figlio maggiore, che si stava svolgendo così rapidamente davanti ai suoi occhi attoniti. Ma in tutta questa esperienza insolita Maria rimase calma, coraggiosa ed abbastanza accorta nel rapporto con il suo strano e poco comprensibile primogenito e con i suoi fratelli e sorelle sopravviventi.   122:5.2 (1348.2) Mary’s temperament was quite opposite to that of her husband. She was usually cheerful, was very rarely downcast, and possessed an ever-sunny disposition. Mary indulged in free and frequent expression of her emotional feelings and was never observed to be sorrowful until after the sudden death of Joseph. And she had hardly recovered from this shock when she had thrust upon her the anxieties and questionings aroused by the extraordinary career of her eldest son, which was so rapidly unfolding before her astonished gaze. But throughout all this unusual experience Mary was composed, courageous, and fairly wise in her relationship with her strange and little-understood first-born son and his surviving brothers and sisters.
122:5.3 (1348.3) Gesù derivò molta della sua eccezionale gentilezza e della sua meravigliosa ed affettuosa comprensione della natura umana da suo padre; ereditò da sua madre il dono di grande maestro e la sua enorme capacità di giusta indignazione. Nelle reazioni emotive verso l’ambiente della sua vita di adulto Gesù era talvolta simile a suo padre, meditativo e pio, talvolta caratterizzato da un’apparente tristezza; ma più spesso agiva alla maniera della disposizione ottimistica e determinata di sua madre. Nell’insieme il temperamento di Maria tendeva a dominare la carriera del Figlio divino a mano a mano che cresceva ed avanzava a grandi passi nella sua vita di adulto. In certi particolari Gesù era una mescolanza dei tratti di carattere dei suoi genitori; sotto altri aspetti presentava i tratti dell’uno in contrasto con quelli dell’altro.   122:5.3 (1348.3) Jesus derived much of his unusual gentleness and marvelous sympathetic understanding of human nature from his father; he inherited his gift as a great teacher and his tremendous capacity for righteous indignation from his mother. In emotional reactions to his adult-life environment, Jesus was at one time like his father, meditative and worshipful, sometimes characterized by apparent sadness; but more often he drove forward in the manner of his mother’s optimistic and determined disposition. All in all, Mary’s temperament tended to dominate the career of the divine Son as he grew up and swung into the momentous strides of his adult life. In some particulars Jesus was a blending of his parents’ traits; in other respects he exhibited the traits of one in contrast with those of the other.
122:5.4 (1348.4) Da Giuseppe, Gesù ereditò la rigida educazione nelle usanze dei cerimoniali ebraici e la sua straordinaria conoscenza delle Scritture ebraiche; da Maria trasse una visione più ampia della vita religiosa ed un concetto più aperto della libertà spirituale personale.   122:5.4 (1348.4) From Joseph Jesus secured his strict training in the usages of the Jewish ceremonials and his unusual acquaintance with the Hebrew scriptures; from Mary he derived a broader viewpoint of religious life and a more liberal concept of personal spiritual freedom.
122:5.5 (1349.1) Le famiglie di Giuseppe e di Maria erano molto istruite per il loro tempo. Giuseppe e Maria furono istruiti ben oltre la media per il loro tempo e la loro posizione sociale. Lui era un pensatore; lei era una donna previdente, abile nell’adattarsi e pratica nell’esecuzione immediata. Giuseppe era un bruno dagli occhi neri; Maria era un tipo quasi biondo dagli occhi bruni.   122:5.5 (1349.1) The families of both Joseph and Mary were well educated for their time. Joseph and Mary were educated far above the average for their day and station in life. He was a thinker; she was a planner, expert in adaptation and practical in immediate execution. Joseph was a black-eyed brunet; Mary, a brown-eyed well-nigh blond type.
122:5.6 (1349.2) Se Giuseppe fosse vissuto, sarebbe divenuto indubbiamente un fermo credente nella missione divina del suo primogenito. Maria oscillava tra la credenza e il dubbio, essendo grandemente influenzata dalla posizione assunta dagli altri suoi figli e dai suoi amici e parenti, ma fu sempre fortificata nel suo atteggiamento finale dal ricordo dell’apparizione di Gabriele subito dopo il concepimento del bambino.   122:5.6 (1349.2) Had Joseph lived, he undoubtedly would have become a firm believer in the divine mission of his eldest son. Mary alternated between believing and doubting, being greatly influenced by the position taken by her other children and by her friends and relatives, but always was she steadied in her final attitude by the memory of Gabriel’s appearance to her immediately after the child was conceived.
122:5.7 (1349.3) Maria era una tessitrice esperta, di un’abilità superiore alla media nella maggior parte delle arti domestiche dell’epoca; essa era una brava donna di casa ed un’eccellente conduttrice di famiglia. Giuseppe e Maria erano entrambi dei buoni educatori e curarono che i loro figli fossero bene istruiti nelle conoscenze del loro tempo.   122:5.7 (1349.3) Mary was an expert weaver and more than averagely skilled in most of the household arts of that day; she was a good housekeeper and a superior homemaker. Both Joseph and Mary were good teachers, and they saw to it that their children were well versed in the learning of that day.
122:5.8 (1349.4) Quando era giovane, Giuseppe fu impiegato dal padre di Maria nel lavoro per costruire un annesso alla sua casa, e fu quando Maria portò a Giuseppe una tazza d’acqua durante un pasto di mezzogiorno che i due giovani, che erano destinati a diventare i genitori di Gesù, cominciarono a farsi la corte.   122:5.8 (1349.4) When Joseph was a young man, he was employed by Mary’s father in the work of building an addition to his house, and it was when Mary brought Joseph a cup of water, during a noontime meal, that the courtship of the pair who were destined to become the parents of Jesus really began.
122:5.9 (1349.5) Giuseppe e Maria si sposarono, secondo il costume ebraico, a casa di Maria nei dintorni di Nazaret quando Giuseppe ebbe ventun anni. Questo matrimonio concluse un normale fidanzamento di circa due anni. Poco dopo essi s’installarono nella loro nuova casa di Nazaret, che era stata costruita da Giuseppe con l’aiuto di due dei suoi fratelli. Questa casa era situata ai piedi delle alture che dominavano l’incantevole contrada circostante. In questa casa appositamente preparata i giovani genitori in attesa pensavano di accogliere il figlio della promessa, senza immaginare che questo importante avvenimento dell’universo sarebbe accaduto a Betlemme di Giudea mentre sarebbero stati assenti da casa.   122:5.9 (1349.5) Joseph and Mary were married, in accordance with Jewish custom, at Mary’s home in the environs of Nazareth when Joseph was twenty-one years old. This marriage concluded a normal courtship of almost two years’ duration. Shortly thereafter they moved into their new home in Nazareth, which had been built by Joseph with the assistance of two of his brothers. The house was located near the foot of the near-by elevated land which so charmingly overlooked the surrounding countryside. In this home, especially prepared, these young and expectant parents had thought to welcome the child of promise, little realizing that this momentous event of a universe was to transpire while they would be absent from home in Bethlehem of Judea.
122:5.10 (1349.6) La maggior parte della famiglia di Giuseppe divenne credente negli insegnamenti di Gesù, ma pochissimi membri della famiglia di Maria credettero in lui prima della sua dipartita da questo mondo. Giuseppe propendeva più verso il concetto spirituale del Messia atteso, ma Maria e la sua famiglia, specialmente suo padre, pensavano al Messia come ad un liberatore temporale e governante politico. Gli antenati di Maria si erano apertamente identificati con le attività dei Maccabei dei tempi allora ancora recenti.   122:5.10 (1349.6) The larger part of Joseph’s family became believers in the teachings of Jesus, but very few of Mary’s people ever believed in him until after he departed from this world. Joseph leaned more toward the spiritual concept of the expected Messiah, but Mary and her family, especially her father, held to the idea of the Messiah as a temporal deliverer and political ruler. Mary’s ancestors had been prominently identified with the Maccabean activities of the then but recent times.
122:5.11 (1349.7) Giuseppe sosteneva vigorosamente il punto di vista orientale, o babilonese, della religione ebraica; Maria propendeva fortemente verso l’interpretazione occidentale o ellenistica, più liberale e più aperta, della legge e dei profeti.   122:5.11 (1349.7) Joseph held vigorously to the Eastern, or Babylonian, views of the Jewish religion; Mary leaned strongly toward the more liberal and broader Western, or Hellenistic, interpretation of the law and the prophets.
6. La casa di Nazaret ^top   6. The Home at Nazareth ^top
122:6.1 (1349.8) La casa di Gesù non era molto lontana dall’alta collina a nord di Nazaret, ad una certa distanza dalla fonte del villaggio, situata nella parte orientale della città. La famiglia di Gesù abitava alla periferia della città, e ciò gli rese più facile in seguito godere di frequenti passeggiate nella campagna e fare delle escursioni fino alla sommità di queste alture vicine, le colline più alte del sud della Galilea, ad eccezione della catena del Monte Tabor ad est e della collina di Nain, che aveva quasi la stessa altitudine. La loro casa era situata poco a sud e ad est del promontorio meridionale di questa collina e circa a metà strada tra la base di questa elevazione e la strada che conduceva da Nazaret a Cana. All’infuori dell’ascesa sulla collina, la passeggiata favorita di Gesù consisteva nel percorrere uno stretto sentiero che si snodava lungo la base di questa collina in direzione nordest fino ad un punto in cui si congiungeva alla strada di Sefforis.   122:6.1 (1349.8) The home of Jesus was not far from the high hill in the northerly part of Nazareth, some distance from the village spring, which was in the eastern section of the town. Jesus’ family dwelt in the outskirts of the city, and this made it all the easier for him subsequently to enjoy frequent strolls in the country and to make trips up to the top of this near-by highland, the highest of all the hills of southern Galilee save the Mount Tabor range to the east and the hill of Nain, which was about the same height. Their home was located a little to the south and east of the southern promontory of this hill and about midway between the base of this elevation and the road leading out of Nazareth toward Cana. Aside from climbing the hill, Jesus’ favorite stroll was to follow a narrow trail winding about the base of the hill in a northeasterly direction to a point where it joined the road to Sepphoris.
122:6.2 (1350.1) La casa di Giuseppe e Maria era una struttura in pietra ad una stanza con un tetto piatto ed una costruzione annessa per il ricovero degli animali. L’arredo consisteva in una bassa tavola di pietra, delle pentole e dei piatti in terracotta ed in pietra, un telaio, una lampada, parecchi piccoli sgabelli e delle stuoie per dormire sul pavimento di pietra. Nel cortile retrostante, vicino all’annesso degli animali, si trovava la tettoia che copriva il forno ed il mulino per macinare il grano. Ci volevano due persone per far funzionare questo tipo di mulino, una per macinare ed un’altra per alimentarlo di grano. Quando Gesù era piccolo alimentava spesso di grano questo mulino mentre sua madre girava la macina.   122:6.2 (1350.1) The home of Joseph and Mary was a one-room stone structure with a flat roof and an adjoining building for housing the animals. The furniture consisted of a low stone table, earthenware and stone dishes and pots, a loom, a lampstand, several small stools, and mats for sleeping on the stone floor. In the back yard, near the animal annex, was the shelter which covered the oven and the mill for grinding grain. It required two persons to operate this type of mill, one to grind and another to feed the grain. As a small boy Jesus often fed grain to this mill while his mother turned the grinder.
122:6.3 (1350.2) Più avanti, quando la famiglia si accrebbe, essi si sedevano tutti per prendere il loro pasto attorno alla tavola di pietra ingrandita, attingendo il cibo da un piatto o da una terrina comuni. D’inverno, durante il pasto della sera, la tavola era rischiarata da una piccola lampada piatta di terracotta riempita di olio d’oliva. Dopo la nascita di Marta, Giuseppe aggiunse alla casa una grande stanza, che fu utilizzata come bottega di carpentiere durante il giorno e come stanza da letto durante la notte.   122:6.3 (1350.2) In later years, as the family grew in size, they would all squat about the enlarged stone table to enjoy their meals, helping themselves from a common dish, or pot, of food. During the winter, at the evening meal the table would be lighted by a small, flat clay lamp, which was filled with olive oil. After the birth of Martha, Joseph built an addition to this house, a large room, which was used as a carpenter shop during the day and as a sleeping room at night.
7. Il viaggio a Betlemme ^top   7. The Trip to Bethlehem ^top
122:7.1 (1350.3) Nel mese di marzo dell’anno 8 a.C. (il mese in cui Giuseppe e Maria si sposarono), Cesare Augusto decretò che tutti gli abitanti dell’Impero Romano dovevano essere contati, che si doveva fare un censimento di cui potersi servire per determinare meglio la tassazione. Gli Ebrei erano sempre stati assai prevenuti contro ogni tentativo di “contare il popolo”, e ciò, in connessione con le serie difficoltà interne di Erode, re di Giudea, aveva concorso a rimandare di un anno l’inizio di questo censimento nel regno degli Ebrei. In tutto l’Impero Romano questo censimento fu effettuato nell’anno 8 a.C., eccetto che nel regno di Erode in Palestina, dove ebbe luogo nell’anno 7 a.C., un anno più tardi.   122:7.1 (1350.3) In the month of March, 8 b.c. (the month Joseph and Mary were married), Caesar Augustus decreed that all inhabitants of the Roman Empire should be numbered, that a census should be made which could be used for effecting better taxation. The Jews had always been greatly prejudiced against any attempt to “number the people,” and this, in connection with the serious domestic difficulties of Herod, King of Judea, had conspired to cause the postponement of the taking of this census in the Jewish kingdom for one year. Throughout all the Roman Empire this census was registered in the year 8 b.c., except in the Palestinian kingdom of Herod, where it was taken in 7 b.c., one year later.
122:7.2 (1350.4) Non era necessario che Maria andasse a Betlemme per l’iscrizione — Giuseppe era autorizzato a registrare la sua famiglia — ma Maria, essendo una persona avventurosa ed intraprendente, insisté per accompagnarlo. Essa aveva paura di essere lasciata sola, per timore che il figlio nascesse mentre Giuseppe era lontano, ed inoltre, non essendo Betlemme lontana dalla Città di Giuda, Maria prevedeva la possibilità di una piacevole visita alla sua parente Elisabetta.   122:7.2 (1350.4) It was not necessary that Mary should go to Bethlehem for enrollment—Joseph was authorized to register for his family—but Mary, being an adventurous and aggressive person, insisted on accompanying him. She feared being left alone lest the child be born while Joseph was away, and again, Bethlehem being not far from the City of Judah, Mary foresaw a possible pleasurable visit with her kinswoman Elizabeth.
122:7.3 (1350.5) Giuseppe proibì virtualmente a Maria di accompagnarlo, ma fu inutile; al momento di preparare il cibo per il viaggio di tre o quattro giorni, essa preparò doppie razioni e si tenne pronta a partire. Ma prima di mettersi effettivamente in viaggio, Giuseppe aveva acconsentito alla partenza di Maria, ed essi lasciarono allegramente Nazaret allo spuntar del giorno.   122:7.3 (1350.5) Joseph virtually forbade Mary to accompany him, but it was of no avail; when the food was packed for the trip of three or four days, she prepared double rations and made ready for the journey. But before they actually set forth, Joseph was reconciled to Mary’s going along, and they cheerfully departed from Nazareth at the break of day.
122:7.4 (1350.6) Giuseppe e Maria erano poveri, e poiché non avevano che una bestia da soma, Maria, essendo incinta, salì sull’animale con le provviste mentre Giuseppe andava a piedi, conducendo l’animale. La costruzione e l’allestimento della casa avevano rappresentato una grossa spesa per Giuseppe, che doveva anche contribuire al mantenimento dei suoi genitori, in quanto suo padre si era recentemente infortunato. E così questa coppia ebrea lasciò la sua modesta dimora il mattino presto del 18 agosto dell’anno 7 a.C. per il suo viaggio a Betlemme.   122:7.4 (1350.6) Joseph and Mary were poor, and since they had only one beast of burden, Mary, being large with child, rode on the animal with the provisions while Joseph walked, leading the beast. The building and furnishing of a home had been a great drain on Joseph since he had also to contribute to the support of his parents, as his father had been recently disabled. And so this Jewish couple went forth from their humble home early on the morning of August 18, 7 b.c., on their journey to Bethlehem.
122:7.5 (1351.1) Il primo giorno di viaggio li portò a contornare i contrafforti del Monte Gelboe, dove si accamparono per la notte in riva al Giordano, e si abbandonarono a numerose congetture su quale tipo di figlio sarebbe nato loro. Giuseppe aderiva all’idea di un istruttore spirituale e Maria era per quella di un Messia ebreo, un liberatore della nazione ebraica.   122:7.5 (1351.1) Their first day of travel carried them around the foothills of Mount Gilboa, where they camped for the night by the river Jordan and engaged in many speculations as to what sort of a son would be born to them, Joseph adhering to the concept of a spiritual teacher and Mary holding to the idea of a Jewish Messiah, a deliverer of the Hebrew nation.
122:7.6 (1351.2) Di buonora, il mattino del 19 agosto, Giuseppe e Maria si misero di nuovo in cammino. Essi presero il loro pasto di mezzogiorno ai piedi del Monte Sartaba, che dominava la valle del Giordano, e continuarono il loro viaggio raggiungendo Gerico, dove si fermarono per la notte in una locanda sulla strada principale nei sobborghi della città. Dopo il pasto della sera e molte discussioni sull’oppressione del governo romano, su Erode, sul censimento e sull’influenza comparata di Gerusalemme e di Alessandria come centri di studio e di cultura ebraici, i viaggiatori di Nazaret si ritirarono per il riposo notturno. Il mattino presto del 20 agosto essi ripresero il loro viaggio e raggiunsero Gerusalemme prima di mezzogiorno, visitarono il tempio e proseguirono per la loro destinazione, giungendo a Betlemme a metà pomeriggio.   122:7.6 (1351.2) Bright and early the morning of August 19, Joseph and Mary were again on their way. They partook of their noontide meal at the foot of Mount Sartaba, overlooking the Jordan valley, and journeyed on, making Jericho for the night, where they stopped at an inn on the highway in the outskirts of the city. Following the evening meal and after much discussion concerning the oppressiveness of Roman rule, Herod, the census enrollment, and the comparative influence of Jerusalem and Alexandria as centers of Jewish learning and culture, the Nazareth travelers retired for the night’s rest. Early in the morning of August 20 they resumed their journey, reaching Jerusalem before noon, visiting the temple, and going on to their destination, arriving at Bethlehem in midafternoon.
122:7.7 (1351.3) La locanda era gremita e di conseguenza Giuseppe cercò un alloggio presso lontani parenti, ma tutte le camere di Betlemme erano strapiene di gente. Quando ritornò nel cortile della locanda, lo informarono che le stalle per le carovane, ricavate sul fianco della roccia e situate giusto sotto la locanda, erano state svuotate degli animali e pulite per ospitare dei clienti. Lasciato l’asino nel cortile, Giuseppe si caricò sulle spalle le borse degli indumenti e delle vivande e discese con Maria i gradini di pietra che conducevano al loro alloggio sottostante. Essi si trovarono sistemati in quello che era stato un magazzino di grano, di fronte alle stalle e alle mangiatoie. Erano state appese delle tende di tela, ed essi si ritennero fortunati per aver trovato una sistemazione così confortevole.   122:7.7 (1351.3) The inn was overcrowded, and Joseph accordingly sought lodgings with distant relatives, but every room in Bethlehem was filled to overflowing. On returning to the courtyard of the inn, he was informed that the caravan stables, hewn out of the side of the rock and situated just below the inn, had been cleared of animals and cleaned up for the reception of lodgers. Leaving the donkey in the courtyard, Joseph shouldered their bags of clothing and provisions and with Mary descended the stone steps to their lodgings below. They found themselves located in what had been a grain storage room to the front of the stalls and mangers. Tent curtains had been hung, and they counted themselves fortunate to have such comfortable quarters.
122:7.8 (1351.4) Giuseppe aveva pensato di andare ad iscriversi subito, ma Maria era stanca; essa soffriva molto e lo supplicò di restare con lei; cosa che egli fece.   122:7.8 (1351.4) Joseph had thought to go out at once and enroll, but Mary was weary; she was considerably distressed and besought him to remain by her side, which he did.
8. La nascita di Gesù ^top   8. The Birth of Jesus ^top
122:8.1 (1351.5) Per tutta la notte Maria fu agitata, cosicché nessuno di loro dormì molto. Al levare del giorno i dolori del parto si manifestarono nettamente, ed a mezzogiorno del 21 agosto dell’anno 7 a.C., con l’aiuto e la gentile assistenza di alcune compagne di viaggio, Maria partorì un figlio maschio. Gesù di Nazaret era venuto al mondo; egli fu avvolto nei panni che Maria aveva portato per una tale possibile circostanza e fu adagiato in una vicina mangiatoia.   122:8.1 (1351.5) All that night Mary was restless so that neither of them slept much. By the break of day the pangs of childbirth were well in evidence, and at noon, August 21, 7 b.c., with the help and kind ministrations of women fellow travelers, Mary was delivered of a male child. Jesus of Nazareth was born into the world, was wrapped in the clothes which Mary had brought along for such a possible contingency, and laid in a near-by manger.
122:8.2 (1351.6) Il figlio promesso era nato esattamente nella stessa maniera in cui sono venuti al mondo tutti i bambini prima e dopo quel giorno; e all’ottavo giorno, secondo la pratica ebraica, egli fu circonciso e chiamato ufficialmente Joshua (Gesù).   122:8.2 (1351.6) In just the same manner as all babies before that day and since have come into the world, the promised child was born; and on the eighth day, according to the Jewish practice, he was circumcised and formally named Joshua (Jesus).
122:8.3 (1351.7) Il giorno dopo la nascita di Gesù, Giuseppe fece la sua iscrizione. Incontrato un uomo con cui essi avevano conversato due sere prima a Gerico, Giuseppe fu condotto da lui presso un amico benestante che occupava una camera nella locanda e che si disse felice di scambiare il suo alloggio con quello della coppia di Nazaret. Quel pomeriggio essi si spostarono nella locanda dove rimasero per circa tre settimane, fino a quando trovarono alloggio nella casa di un lontano parente di Giuseppe.   122:8.3 (1351.7) The next day after the birth of Jesus, Joseph made his enrollment. Meeting a man they had talked with two nights previously at Jericho, Joseph was taken by him to a well-to-do friend who had a room at the inn, and who said he would gladly exchange quarters with the Nazareth couple. That afternoon they moved up to the inn, where they lived for almost three weeks until they found lodgings in the home of a distant relative of Joseph.
122:8.4 (1351.8) Il secondo giorno dopo la nascita di Gesù, Maria mandò a dire ad Elisabetta che suo figlio era nato, e costei le aveva risposto invitando Giuseppe a recarsi a Gerusalemme per parlare con Zaccaria di tutte le loro faccende. La settimana seguente Giuseppe andò a Gerusalemme per conferire con Zaccaria. Zaccaria ed Elisabetta avevano entrambi acquisito la convinzione sincera che Gesù dovesse realmente diventare il liberatore degli Ebrei, il Messia, e che il loro figlio Giovanni sarebbe divenuto il capo dei suoi assistenti, il suo braccio destro del destino. E poiché Maria condivideva le stesse idee, non fu difficile persuadere Giuseppe a rimanere a Betlemme, la Città di Davide, affinché Gesù potesse crescere per divenire il successore di Davide sul trono di tutto Israele. Di conseguenza essi rimasero a Betlemme per più di un anno, mentre nel frattempo Giuseppe si occupava di alcuni lavori di carpenteria.   122:8.4 (1351.8) The second day after the birth of Jesus, Mary sent word to Elizabeth that her child had come and received word in return inviting Joseph up to Jerusalem to talk over all their affairs with Zacharias. The following week Joseph went to Jerusalem to confer with Zacharias. Both Zacharias and Elizabeth had become possessed with the sincere conviction that Jesus was indeed to become the Jewish deliverer, the Messiah, and that their son John was to be his chief of aides, his right-hand man of destiny. And since Mary held these same ideas, it was not difficult to prevail upon Joseph to remain in Bethlehem, the City of David, so that Jesus might grow up to become the successor of David on the throne of all Israel. Accordingly, they remained in Bethlehem more than a year, Joseph meantime working some at his carpenter’s trade.
122:8.5 (1352.1) A mezzogiorno, al momento della nascita di Gesù, i serafini di Urantia, riuniti sotto gli ordini dei loro direttori, cantarono effettivamente degli inni di gloria sopra la mangiatoia di Betlemme, ma queste espressioni di lode non furono udite da nessun orecchio umano. Nessun pastore o altra creatura mortale venne a rendere omaggio al bambino di Betlemme fino al giorno dell’arrivo di certi sacerdoti provenienti da Ur, che Zaccaria aveva inviato da Gerusalemme.   122:8.5 (1352.1) At the noontide birth of Jesus the seraphim of Urantia, assembled under their directors, did sing anthems of glory over the Bethlehem manger, but these utterances of praise were not heard by human ears. No shepherds nor any other mortal creatures came to pay homage to the babe of Bethlehem until the day of the arrival of certain priests from Ur, who were sent down from Jerusalem by Zacharias.
122:8.6 (1352.2) A questi sacerdoti della Mesopotamia era stato detto qualche tempo prima da uno strano insegnante religioso del loro paese che egli aveva fatto un sogno nel quale fu informato che “la luce della vita” era sul punto di apparire sulla terra sotto forma di un bambino e tra gli Ebrei. Ed allora questi tre maestri partirono per cercare questa “luce della vita”. Dopo molte settimane di vane ricerche a Gerusalemme, essi stavano per ritornare ad Ur quando Zaccaria li incontrò e rivelò loro la sua credenza che Gesù fosse l’oggetto della loro ricerca, e li mandò a Betlemme dove trovarono il bambino e lasciarono i loro doni a Maria, sua madre terrena. Il bambino aveva quasi tre settimane al momento della loro visita.   122:8.6 (1352.2) These priests from Mesopotamia had been told sometime before by a strange religious teacher of their country that he had had a dream in which he was informed that “the light of life” was about to appear on earth as a babe and among the Jews. And thither went these three teachers looking for this “light of life.” After many weeks of futile search in Jerusalem, they were about to return to Ur when Zacharias met them and disclosed his belief that Jesus was the object of their quest and sent them on to Bethlehem, where they found the babe and left their gifts with Mary, his earth mother. The babe was almost three weeks old at the time of their visit.
122:8.7 (1352.3) Questi uomini saggi non videro alcuna stella per guidarli a Betlemme. La bella leggenda della stella di Betlemme ebbe origine così: Gesù era nato a mezzogiorno del 21 agosto dell’anno 7 a.C. Il 29 maggio dell’anno 7 a.C. si era verificata una straordinaria congiunzione di Giove e di Saturno nella costellazione dei Pesci. Ed è un fatto astronomico eccezionale che congiunzioni simili si siano prodotte il 29 settembre ed il 5 dicembre dello stesso anno. Sulla base di questi avvenimenti straordinari, ma totalmente naturali, gli zelanti bene intenzionati delle generazioni successive costruirono l’attraente leggenda della stella di Betlemme che condusse i Magi adoranti presso la mangiatoia, dove videro e adorarono il bambino appena nato. Alle menti dell’Oriente e del Medio Oriente piacciono molto le fiabe e tessono continuamente tali bei miti attorno alla vita dei loro capi religiosi e dei loro eroi politici. In assenza della stampa, quando la maggior parte della conoscenza umana si trasmetteva oralmente da una generazione all’altra, era molto facile che i miti diventassero tradizioni e che le tradizioni fossero alla fine accettate come fatti.   122:8.7 (1352.3) These wise men saw no star to guide them to Bethlehem. The beautiful legend of the star of Bethlehem originated in this way: Jesus was born August 21 at noon, 7 b.c. On May 29, 7 b.c., there occurred an extraordinary conjunction of Jupiter and Saturn in the constellation of Pisces. And it is a remarkable astronomic fact that similar conjunctions occurred on September 29 and December 5 of the same year. Upon the basis of these extraordinary but wholly natural events the well-meaning zealots of the succeeding generation constructed the appealing legend of the star of Bethlehem and the adoring Magi led thereby to the manger, where they beheld and worshiped the newborn babe. Oriental and near-Oriental minds delight in fairy stories, and they are continually spinning such beautiful myths about the lives of their religious leaders and political heroes. In the absence of printing, when most human knowledge was passed by word of mouth from one generation to another, it was very easy for myths to become traditions and for traditions eventually to become accepted as facts.
9. La presentazione nel tempio ^top   9. The Presentation in the Temple ^top
122:9.1 (1352.4) Mosè aveva insegnato agli Ebrei che ogni figlio primogenito apparteneva al Signore, e che tale figlio, invece di essere sacrificato come era costume fra le nazioni pagane, poteva avere salva la vita se i suoi genitori l’avessero riscattato pagando cinque sicli a qualunque sacerdote autorizzato. Un’altra ordinanza di Mosè decretava che, trascorso un certo periodo di tempo, una madre doveva presentarsi al tempio per la purificazione (oppure far fare da qualcun altro il sacrificio appropriato per lei). Era usanza compiere queste due cerimonie contemporaneamente. Di conseguenza, Giuseppe e Maria si recarono di persona al tempio a Gerusalemme per presentare Gesù ai sacerdoti e per effettuare il suo riscatto, e per fare anche il sacrificio appropriato per assicurare la purificazione cerimoniale di Maria dalla presunta impurità del parto.   122:9.1 (1352.4) Moses had taught the Jews that every first-born son belonged to the Lord, and that, in lieu of his sacrifice as was the custom among the heathen nations, such a son might live provided his parents would redeem him by the payment of five shekels to any authorized priest. There was also a Mosaic ordinance which directed that a mother, after the passing of a certain period of time, should present herself (or have someone make the proper sacrifice for her) at the temple for purification. It was customary to perform both of these ceremonies at the same time. Accordingly, Joseph and Mary went up to the temple at Jerusalem in person to present Jesus to the priests and effect his redemption and also to make the proper sacrifice to insure Mary’s ceremonial purification from the alleged uncleanness of childbirth.
122:9.2 (1353.1) Nei pressi dei cortili del tempio passeggiavano costantemente due personaggi rimarchevoli: Simeone, un cantore, ed Anna, una poetessa. Simeone era un Giudeo, ed Anna era una Galilea. I due stavano spesso in compagnia uno dell’altra ed erano entrambi in confidenza con il sacerdote Zaccaria, il quale aveva confidato loro il segreto di Giovanni e di Gesù. Sia Simeone che Anna desideravano ardentemente la venuta del Messia, e la loro fiducia in Zaccaria li portò a credere che Gesù fosse il liberatore atteso dal popolo ebreo.   122:9.2 (1353.1) There lingered constantly about the courts of the temple two remarkable characters, Simeon a singer and Anna a poetess. Simeon was a Judean, but Anna was a Galilean. This couple were frequently in each other’s company, and both were intimates of the priest Zacharias, who had confided the secret of John and Jesus to them. Both Simeon and Anna longed for the coming of the Messiah, and their confidence in Zacharias led them to believe that Jesus was the expected deliverer of the Jewish people.
122:9.3 (1353.2) Zaccaria sapeva che quel giorno Giuseppe e Maria dovevano venire al tempio con Gesù, ed aveva convenuto con Simeone ed Anna che avrebbe indicato, alzando la mano in segno di saluto, quale nella processione dei primogeniti era Gesù.   122:9.3 (1353.2) Zacharias knew the day Joseph and Mary were expected to appear at the temple with Jesus, and he had prearranged with Simeon and Anna to indicate, by the salute of his upraised hand, which one in the procession of first-born children was Jesus.
122:9.4 (1353.3) Per questa occasione Anna aveva scritto un poema che Simeone si mise a cantare, con grande sorpresa di Giuseppe, di Maria e di tutti coloro che erano riuniti nei cortili del tempio. E questo fu il loro inno di redenzione del figlio primogenito:   122:9.4 (1353.3) For this occasion Anna had written a poem which Simeon proceeded to sing, much to the astonishment of Joseph, Mary, and all who were assembled in the temple courts. And this was their hymn of the redemption of the first-born son:
122:9.5 (1353.4) Benedetto sia il Signore, il Dio d’Israele,   122:9.5 (1353.4) Blessed be the Lord, the God of Israel,
122:9.6 (1353.5) Perché ci ha visitato ed ha portato redenzione al suo popolo;   122:9.6 (1353.5) For he has visited us and wrought redemption for his people;
122:9.7 (1353.6) Egli ha elevato un corno di salvezza per tutti noi   122:9.7 (1353.6) He has raised up a horn of salvation for all of us
122:9.8 (1353.7) Nella casa del suo servitore Davide.   122:9.8 (1353.7) In the house of his servant David.
122:9.9 (1353.8) Come disse per bocca dei suoi santi profeti —   122:9.9 (1353.8) Even as he spoke by the mouth of his holy prophets —
122:9.10 (1353.9) Ci salva dai nostri nemici e dalla mano di tutti coloro che ci odiano;   122:9.10 (1353.9) Salvation from our enemies and from the hand of all who hate us;
122:9.11 (1353.10) Per mostrare misericordia ai nostri padri e per ricordare la sua santa alleanza —   122:9.11 (1353.10) To show mercy to our fathers, and remember his holy covenant —
122:9.12 (1353.11) Il giuramento che fece ad Abramo nostro padre,   122:9.12 (1353.11) The oath which he swore to Abraham our father,
122:9.13 (1353.12) Per permettere che noi, liberati dalle mani dei nostri nemici,   122:9.13 (1353.12) To grant us that we, being delivered out of the hand of our enemies,
122:9.14 (1353.13) Potessimo servirlo senza paura,   122:9.14 (1353.13) Should serve him without fear,
122:9.15 (1353.14) In santità e rettitudine davanti a lui per tutti i nostri giorni.   122:9.15 (1353.14) In holiness and righteousness before him all our days.
122:9.16 (1353.15) Sì, e tu, figlio della promessa, sarai chiamato il profeta dell’Altissimo;   122:9.16 (1353.15) Yes, and you, child of promise, shall be called the prophet of the Most High;
122:9.17 (1353.16) Perché andrai dinanzi al volto del Signore per stabilire il suo regno;   122:9.17 (1353.16) For you shall go before the face of the Lord to establish his kingdom;
122:9.18 (1353.17) Per far conoscere la salvezza al suo popolo   122:9.18 (1353.17) To give knowledge of salvation to his people
122:9.19 (1353.18) Nella remissione dei suoi peccati.   122:9.19 (1353.18) In the remission of their sins.
122:9.20 (1353.19) Gioite nella tenera misericordia del nostro Dio, perché la sorgente di luce che giunge dall’alto ci ha ora visitati   122:9.20 (1353.19) Rejoice in the tender mercy of our God because the dayspring from on high has now visited us
122:9.21 (1353.20) Per brillare su coloro che risiedono nelle tenebre e nell’ombra della morte;   122:9.21 (1353.20) To shine upon those who sit in darkness and the shadow of death;
122:9.22 (1353.21) Per guidare i nostri passi nelle vie della pace.   122:9.22 (1353.21) To guide our feet into ways of peace.
122:9.23 (1353.22) Ed ora lascia che il tuo servo parta in pace, o Signore, secondo la tua parola,   122:9.23 (1353.22) And now let your servant depart in peace, O Lord, according to your word,
122:9.24 (1353.23) Perché i mie occhi hanno visto la tua salvezza,   122:9.24 (1353.23) For my eyes have seen your salvation,
122:9.25 (1353.24) Che hai preparato davanti al volto di tutti i popoli;   122:9.25 (1353.24) Which you have prepared before the face of all peoples;
122:9.26 (1353.25) Una luce per illuminare anche i Gentili   122:9.26 (1353.25) A light for even the unveiling of the gentiles
122:9.27 (1353.26) E la gloria del tuo popolo Israele.   122:9.27 (1353.26) And the glory of your people Israel.
122:9.28 (1353.27) Sulla via del ritorno a Betlemme, Giuseppe e Maria rimasero silenziosi — confusi e intimiditi. Maria era molto turbata dal saluto di addio di Anna, la vecchia poetessa, e Giuseppe non era d’accordo su questo sforzo prematuro di far passare Gesù per il Messia atteso del popolo ebreo.   122:9.28 (1353.27) On the way back to Bethlehem, Joseph and Mary were silent—confused and overawed. Mary was much disturbed by the farewell salutation of Anna, the aged poetess, and Joseph was not in harmony with this premature effort to make Jesus out to be the expected Messiah of the Jewish people.
10. Erode agisce ^top   10. Herod Acts ^top
122:10.1 (1353.28) Ma gli informatori di Erode non erano inattivi. Quando gli riferirono della visita dei sacerdoti di Ur a Betlemme, Erode convocò questi Caldei davanti a lui. Egli interrogò accuratamente questi saggi sul nuovo “re dei Giudei”, ma essi gli diedero poca soddisfazione, spiegando che il bambino era nato da una donna che era venuta con suo marito a Betlemme per il censimento. Erode, non soddisfatto di questa risposta, li rimandò con una borsa di denaro e ordinò loro di ritrovare il bambino affinché anche lui potesse andare ad adorarlo, poiché essi avevano dichiarato che il suo regno sarebbe stato spirituale e non temporale. Ma quando i saggi non ritornarono, Erode divenne sospettoso. Mentre egli rimuginava queste cose nella sua testa, i suoi informatori ritornarono e gli fecero un rapporto completo sui recenti avvenimenti al tempio; gli portarono una copia di alcune parti del cantico di Simeone che erano state cantate alla cerimonia del riscatto di Gesù. Ma essi non erano riusciti a seguire Giuseppe e Maria, ed Erode si adirò molto con loro quando non seppero dirgli dove la coppia avesse condotto il bambino. Mandò allora degli inquirenti per rintracciare Giuseppe e Maria. Sapendo che Erode perseguitava la famiglia di Nazaret, Zaccaria ed Elisabetta rimasero lontani da Betlemme. Il bambino fu nascosto presso dei parenti di Giuseppe.   122:10.1 (1353.28) But the watchers for Herod were not inactive. When they reported to him the visit of the priests of Ur to Bethlehem, Herod summoned these Chaldeans to appear before him. He inquired diligently of these wise men about the new “king of the Jews,” but they gave him little satisfaction, explaining that the babe had been born of a woman who had come down to Bethlehem with her husband for the census enrollment. Herod, not being satisfied with this answer, sent them forth with a purse and directed that they should find the child so that he too might come and worship him, since they had declared that his kingdom was to be spiritual, not temporal. But when the wise men did not return, Herod grew suspicious. As he turned these things over in his mind, his informers returned and made full report of the recent occurrences in the temple, bringing him a copy of parts of the Simeon song which had been sung at the redemption ceremonies of Jesus. But they had failed to follow Joseph and Mary, and Herod was very angry with them when they could not tell him whither the pair had taken the babe. He then dispatched searchers to locate Joseph and Mary. Knowing Herod pursued the Nazareth family, Zacharias and Elizabeth remained away from Bethlehem. The boy baby was secreted with Joseph’s relatives.
122:10.2 (1354.1) Giuseppe aveva paura di cercare lavoro e le sue magre economie calavano rapidamente. Anche al momento della cerimonia di purificazione al tempio, Giuseppe si considerò abbastanza povero da limitare a due giovani piccioni l’offerta per Maria, come Mosè aveva ordinato per la purificazione delle madri indigenti.   122:10.2 (1354.1) Joseph was afraid to seek work, and their small savings were rapidly disappearing. Even at the time of the purification ceremonies at the temple, Joseph deemed himself sufficiently poor to warrant his offering for Mary two young pigeons as Moses had directed for the purification of mothers among the poor.
122:10.3 (1354.2) Quando, dopo più di un anno di ricerche, le spie di Erode non ebbero individuato Gesù, e poiché si sospettava che il bambino fosse ancora nascosto a Betlemme, Erode preparò un decreto che ordinava che fosse fatta una ricerca sistematica in tutte le case di Betlemme e che tutti i bambini maschi sotto i due anni fossero uccisi. In questo modo Erode sperava di assicurarsi che questo bambino destinato a diventare “re dei Giudei” sarebbe stato eliminato. E fu così che perirono in un solo giorno a Betlemme di Giudea sedici bambini maschi. Ma l’intrigo e l’omicidio, anche nella sua stessa famiglia, erano avvenimenti comuni alla corte di Erode.   122:10.3 (1354.2) When, after more than a year of searching, Herod’s spies had not located Jesus, and because of the suspicion that the babe was still concealed in Bethlehem, he prepared an order directing that a systematic search be made of every house in Bethlehem, and that all boy babies under two years of age should be killed. In this manner Herod hoped to make sure that this child who was to become “king of the Jews” would be destroyed. And thus perished in one day sixteen boy babies in Bethlehem of Judea. But intrigue and murder, even in his own immediate family, were common occurrences at the court of Herod.
122:10.4 (1354.3) Il massacro di questi bambini ebbe luogo verso la metà di ottobre dell’anno 6 a.C., quando Gesù aveva poco più di un anno. Ma c’erano dei credenti nella venuta del Messia anche fra gli addetti alla corte di Erode, ed uno di questi, venuto a sapere dell’ordine di massacrare i bambini maschi di Betlemme, si mise in contatto con Zaccaria, che a sua volta inviò un messaggero a Giuseppe. E la notte prima del massacro Giuseppe e Maria partirono da Betlemme con il bambino per Alessandria d’Egitto. Per evitare di attirare l’attenzione essi viaggiarono da soli con Gesù fino in Egitto. Essi andarono ad Alessandria con i fondi procurati da Zaccaria, e là Giuseppe riprese il suo mestiere mentre Maria e Gesù alloggiavano presso dei parenti benestanti della famiglia di Giuseppe. Essi soggiornarono ad Alessandria per due anni interi e tornarono a Betlemme soltanto dopo la morte di Erode.   122:10.4 (1354.3) The massacre of these infants took place about the middle of October, 6 b.c., when Jesus was a little over one year of age. But there were believers in the coming Messiah even among Herod’s court attachés, and one of these, learning of the order to slaughter the Bethlehem boy babies, communicated with Zacharias, who in turn dispatched a messenger to Joseph; and the night before the massacre Joseph and Mary departed from Bethlehem with the babe for Alexandria in Egypt. In order to avoid attracting attention, they journeyed alone to Egypt with Jesus. They went to Alexandria on funds provided by Zacharias, and there Joseph worked at his trade while Mary and Jesus lodged with well-to-do relatives of Joseph’s family. They sojourned in Alexandria two full years, not returning to Bethlehem until after the death of Herod.