Fascicolo 137   Paper 137
Il periodo di sosta in Galilea   Tarrying Time in Galilee
137:0.1 (1524.1) SABATO mattina 23 febbraio dell’anno 26 d.C., di buon’ora, Gesù discese dalle colline per raggiungere i compagni di Giovanni accampati a Pella. Per tutto quel giorno Gesù si mescolò alla folla. Egli curò un ragazzo che si era ferito cadendo e si recò nel vicino villaggio di Pella per consegnare il giovane in salvo nelle mani dei suoi genitori.   137:0.1 (1524.1) EARLY on Saturday morning, February 23, a.d. 26, Jesus came down from the hills to rejoin John’s company encamped at Pella. All that day Jesus mingled with the multitude. He ministered to a lad who had injured himself in a fall and journeyed to the near-by village of Pella to deliver the boy safely into the hands of his parents.
1. La scelta dei primi quattro apostoli ^top   1. Choosing the First Four Apostles ^top
137:1.1 (1524.2) Durante questo sabato due dei principali discepoli di Giovanni passarono molto tempo con Gesù. Tra tutti i seguaci di Giovanni, uno di nome Andrea fu il più profondamente impressionato da Gesù; lo accompagnò nel tragitto fino a Pella con il ragazzo ferito. Sulla via del ritorno al luogo in cui stava Giovanni egli pose a Gesù numerose domande, e poco prima di giungere a destinazione, i due si fermarono per un breve colloquio, durante il quale Andrea disse: “Ti ho osservato fin da quando sei venuto a Cafarnao e credo che tu sia il nuovo Maestro; e sebbene io non comprenda tutto il tuo insegnamento, sono pienamente intenzionato a seguirti; vorrei sedermi ai tuoi piedi ed apprendere tutta la verità sul nuovo regno.” E Gesù, con profonda fiducia, accolse cordialmente Andrea come primo dei suoi apostoli, quel gruppo di dodici che dovevano lavorare con lui all’instaurazione del nuovo regno di Dio nel cuore degli uomini.   137:1.1 (1524.2) During this Sabbath two of John’s leading disciples spent much time with Jesus. Of all John’s followers one named Andrew was the most profoundly impressed with Jesus; he accompanied him on the trip to Pella with the injured boy. On the way back to John’s rendezvous he asked Jesus many questions, and just before reaching their destination, the two paused for a short talk, during which Andrew said: “I have observed you ever since you came to Capernaum, and I believe you are the new Teacher, and though I do not understand all your teaching, I have fully made up my mind to follow you; I would sit at your feet and learn the whole truth about the new kingdom.” And Jesus, with hearty assurance, welcomed Andrew as the first of his apostles, that group of twelve who were to labor with him in the work of establishing the new kingdom of God in the hearts of men.
137:1.2 (1524.3) Andrea era un osservatore silenzioso dell’opera di Giovanni ed un sincero credente nella stessa, ed aveva un fratello molto capace ed entusiasta di nome Simone che era uno dei più eminenti discepoli di Giovanni. Non sarebbe sbagliato affermare che Simone era uno dei principali sostenitori di Giovanni.   137:1.2 (1524.3) Andrew was a silent observer of, and sincere believer in, John’s work, and he had a very able and enthusiastic brother, named Simon, who was one of John’s foremost disciples. It would not be amiss to say that Simon was one of John’s chief supporters.
137:1.3 (1524.4) Subito dopo il ritorno di Gesù ed Andrea al campo, Andrea cercò suo fratello Simone, e presolo da parte lo informò che era personalmente convinto che Gesù fosse il grande Maestro e che lui si era impegnato ad essere suo discepolo. Egli proseguì dicendo che Gesù aveva accettato la sua offerta di servizio e suggerì che anche lui (Simone) andasse da Gesù e si offrisse come compagno nel servizio del nuovo regno. Simone disse: “Da quando quest’uomo è venuto a lavorare nel laboratorio di Zebedeo ho sempre pensato che fosse mandato da Dio, ma che cosa facciamo con Giovanni? Dobbiamo abbandonarlo? È questa la cosa giusta da fare?” Essi decisero allora di andare immediatamente a consultare Giovanni. Giovanni fu rattristato all’idea di perdere due dei suoi più abili consiglieri e più promettenti discepoli, ma rispose coraggiosamente alle loro domande dicendo: “Questo è soltanto l’inizio; il mio lavoro presto finirà e diverremo tutti suoi discepoli.” Allora Andrea fece segno a Gesù di venire in disparte e gli annunciò che suo fratello desiderava entrare a far parte anche lui del servizio del nuovo regno. Ed accogliendo Simone come suo secondo apostolo Gesù disse: “Simone, il tuo entusiasmo è lodevole, ma è pericoloso per il lavoro del regno. Ti consiglio di divenire più attento nel tuo modo di parlare. Vorrei cambiare il tuo nome in Pietro.”   137:1.3 (1524.4) Soon after Jesus and Andrew returned to the camp, Andrew sought out his brother, Simon, and taking him aside, informed him that he had settled in his own mind that Jesus was the great Teacher, and that he had pledged himself as a disciple. He went on to say that Jesus had accepted his proffer of service and suggested that he (Simon) likewise go to Jesus and offer himself for fellowship in the service of the new kingdom. Said Simon: “Ever since this man came to work in Zebedee’s shop, I have believed he was sent by God, but what about John? Are we to forsake him? Is this the right thing to do?” Whereupon they agreed to go at once to consult John. John was saddened by the thought of losing two of his able advisers and most promising disciples, but he bravely answered their inquiries, saying: “This is but the beginning; presently will my work end, and we shall all become his disciples.” Then Andrew beckoned to Jesus to draw aside while he announced that his brother desired to join himself to the service of the new kingdom. And in welcoming Simon as his second apostle, Jesus said: “Simon, your enthusiasm is commendable, but it is dangerous to the work of the kingdom. I admonish you to become more thoughtful in your speech. I would change your name to Peter.”
137:1.4 (1525.1) I genitori del ragazzo ferito, che vivevano a Pella, avevano chiesto a Gesù di passare la notte con loro, di considerare la loro casa come la sua casa, ed egli aveva accettato. Prima di lasciare Andrea e suo fratello, Gesù disse: “Domani mattina presto andremo in Galilea.”   137:1.4 (1525.1) The parents of the injured lad who lived at Pella had besought Jesus to spend the night with them, to make their house his home, and he had promised. Before leaving Andrew and his brother, Jesus said, “Early on the morrow we go into Galilee.”
137:1.5 (1525.2) Dopo che Gesù fu ritornato a Pella per la notte, e mentre Andrea e Simone discutevano ancora sulla natura del loro servizio nell’instaurazione del regno futuro, Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedeo, arrivarono sulla scena, essendo appena rientrati dalla loro lunga e vana ricerca di Gesù sulle colline. Quando essi ascoltarono Simon Pietro raccontare come lui e suo fratello Andrea erano divenuti i primi consiglieri accolti nel nuovo regno e che sarebbero partiti il giorno seguente con il loro nuovo Maestro per la Galilea, Giacomo e Giovanni rimasero addolorati. Essi avevano conosciuto Gesù da un po’ di tempo e lo amavano. Lo avevano cercato per molti giorni sulle colline ed ora tornavano per apprendere che altri erano stati scelti prima di loro. Essi chiesero dov’era andato Gesù e si affrettarono a raggiungerlo.   137:1.5 (1525.2) After Jesus had returned to Pella for the night, and while Andrew and Simon were yet discussing the nature of their service in the establishment of the forthcoming kingdom, James and John the sons of Zebedee arrived upon the scene, having just returned from their long and futile searching in the hills for Jesus. When they heard Simon Peter tell how he and his brother, Andrew, had become the first accepted counselors of the new kingdom, and that they were to leave with their new Master on the morrow for Galilee, both James and John were sad. They had known Jesus for some time, and they loved him. They had searched for him many days in the hills, and now they returned to learn that others had been preferred before them. They inquired where Jesus had gone and made haste to find him.
137:1.6 (1525.3) Gesù dormiva quando arrivarono alla sua dimora, ma essi lo svegliarono dicendo: “Com’è che mentre noi che abbiamo vissuto così a lungo con te e ti stavamo cercando sulle colline tu hai preferito altri a noi ed hai scelto Andrea e Simone come tuoi primi associati nel nuovo regno?” Gesù rispose loro: “Mettetevi il cuore in pace e chiedetevi: ‘Chi vi ha ordinato di cercare il Figlio dell’Uomo mentre s’interessava degli affari di suo Padre?’” Dopo che essi gli ebbero raccontato i dettagli della loro lunga ricerca sulle colline, Gesù disse ancora loro: “Dovreste imparare a cercare il segreto del nuovo regno nel vostro cuore e non sulle colline. Quello che cercavate era già presente nella vostra anima. Voi siete veramente miei fratelli — non avevate bisogno di essere accolti da me — voi facevate già parte del regno, e dovreste essere di buon umore, preparandovi anche voi a venire con noi domani in Galilea.” Giovanni si azzardò allora a chiedere: “Ma, Maestro, Giacomo ed io saremo associati a te nel nuovo regno allo stesso titolo di Andrea e Simone?” E Gesù, ponendo una mano sulla spalla di ciascuno di loro, disse: “Fratelli miei, voi eravate già con me nello spirito del regno ancora prima che questi altri avessero chiesto di essere accolti. Voi, fratelli miei, non avete bisogno di fare richiesta per entrare nel regno; voi siete stati con me nel regno fin dall’inizio. Davanti agli uomini altri possono avere la precedenza su di voi, ma nel mio cuore vi consideravo nei consigli del regno ancora prima che pensaste di rivolgermi questa richiesta. E avreste potuto anche essere primi davanti agli uomini se non vi foste assentati per impegnarvi nel compito bene intenzionato, ma deciso da voi, di cercare uno che non si era perso. Nel regno futuro non occupatevi di quelle cose che accrescono la vostra ansietà, ma preoccupatevi sempre piuttosto di fare solo la volontà del Padre che è nei cieli.”   137:1.6 (1525.3) Jesus was asleep when they reached his abode, but they awakened him, saying: “How is it that, while we who have so long lived with you are searching in the hills for you, you prefer others before us and choose Andrew and Simon as your first associates in the new kingdom?” Jesus answered them, “Be calm in your hearts and ask yourselves, ‘who directed that you should search for the Son of Man when he was about his Father’s business?’” After they had recited the details of their long search in the hills, Jesus further instructed them: “You should learn to search for the secret of the new kingdom in your hearts and not in the hills. That which you sought was already present in your souls. You are indeed my brethren—you needed not to be received by me—already were you of the kingdom, and you should be of good cheer, making ready also to go with us tomorrow into Galilee.” John then made bold to ask, “But, Master, will James and I be associates with you in the new kingdom, even as Andrew and Simon?” And Jesus, laying a hand on the shoulder of each of them, said: “My brethren, you were already with me in the spirit of the kingdom, even before these others made request to be received. You, my brethren, have no need to make request for entrance into the kingdom; you have been with me in the kingdom from the beginning. Before men, others may take precedence over you, but in my heart did I also number you in the councils of the kingdom, even before you thought to make this request of me. And even so might you have been first before men had you not been absent engaged in a well-intentioned but self-appointed task of seeking for one who was not lost. In the coming kingdom, be not mindful of those things which foster your anxiety but rather at all times concern yourselves only with doing the will of the Father who is in heaven.”
137:1.7 (1525.4) Giacomo e Giovanni accettarono di buon grado il rimprovero; essi non furono mai più invidiosi di Andrea e Simone. E si prepararono a partire con i loro due apostoli associati per la Galilea il mattino successivo. A partire da quel giorno il termine apostolo fu impiegato per distinguere la famiglia scelta dei consiglieri di Gesù dalla vasta moltitudine di discepoli credenti che lo seguì successivamente.   137:1.7 (1525.4) James and John received the rebuke in good grace; never more were they envious of Andrew and Simon. And they made ready, with their two associate apostles, to depart for Galilee the next morning. From this day on the term apostle was employed to distinguish the chosen family of Jesus’ advisers from the vast multitude of believing disciples who subsequently followed him.
137:1.8 (1525.5) Quella sera tardi Giacomo, Giovanni, Andrea e Simone ebbero un incontro con Giovanni il Battista, e con le lacrime agli occhi ma con voce ferma il valente profeta giudeo lasciò che due dei suoi più validi discepoli divenissero gli apostoli del Principe galileo del regno futuro.   137:1.8 (1525.5) Late that evening, James, John, Andrew, and Simon held converse with John the Baptist, and with tearful eye but steady voice the stalwart Judean prophet surrendered two of his leading disciples to become the apostles of the Galilean Prince of the coming kingdom.
2. La scelta di Filippo e Natanaele ^top   2. Choosing Philip and Nathaniel ^top
137:2.1 (1526.1) Domenica mattina 24 febbraio dell’anno 26 d.C., Gesù si congedò da Giovanni il Battista presso il fiume vicino a Pella e non lo rivide mai più nella carne.   137:2.1 (1526.1) Sunday morning, February 24, a.d. 26, Jesus took leave of John the Baptist by the river near Pella, never again to see him in the flesh.
137:2.2 (1526.2) Quel giorno, mentre Gesù ed i suoi quattro discepoli-apostoli partivano per la Galilea, c’era un gran tumulto nel campo dei seguaci di Giovanni. Stava per avvenire la prima grande divisione. Il giorno prima Giovanni aveva detto esplicitamente ad Andrea e ad Ezra che Gesù era il Liberatore. Andrea decise di seguire Gesù, ma Ezra respinse il carpentiere di Nazaret dalle maniere gentili, dicendo ai suoi compagni: “Il profeta Daniele dichiara che il Figlio dell’Uomo verrà sulle nuvole del cielo, in potenza e in grande gloria. Questo carpentiere galileo, questo costruttore di battelli di Cafarnao, non può essere il Liberatore. Può un tale dono di Dio uscire da Nazaret? Questo Gesù è un parente di Giovanni e per eccesso di benevolenza il nostro maestro è stato ingannato. Stiamo lontani da questo falso Messia.” Quando Giovanni rimproverò Ezra per queste affermazioni, egli si allontanò con numerosi discepoli e andò verso sud. Questo gruppo continuò a battezzare in nome di Giovanni e fondò infine una setta di coloro che credevano in Giovanni ma rifiutavano di accettare Gesù. Un residuo di questo gruppo esiste ancora oggi in Mesopotamia.   137:2.2 (1526.2) That day, as Jesus and his four disciple-apostles departed for Galilee, there was a great tumult in the camp of John’s followers. The first great division was about to take place. The day before, John had made his positive pronouncement to Andrew and Ezra that Jesus was the Deliverer. Andrew decided to follow Jesus, but Ezra rejected the mild-mannered carpenter of Nazareth, proclaiming to his associates: “The Prophet Daniel declares that the Son of Man will come with the clouds of heaven, in power and great glory. This Galilean carpenter, this Capernaum boatbuilder, cannot be the Deliverer. Can such a gift of God come out of Nazareth? This Jesus is a relative of John, and through much kindness of heart has our teacher been deceived. Let us remain aloof from this false Messiah.” When John rebuked Ezra for these utterances, he drew away with many disciples and hastened south. And this group continued to baptize in John’s name and eventually founded a sect of those who believed in John but refused to accept Jesus. A remnant of this group persists in Mesopotamia even to this day.
137:2.3 (1526.3) Mentre sorgevano questi problemi tra i seguaci di Giovanni, Gesù ed i suoi quattro discepoli-apostoli erano ben avanti nel loro viaggio verso la Galilea. Prima di attraversare il Giordano per andare a Nazaret passando per Nain, Gesù, guardando avanti sulla strada, vide venire verso di loro un certo Filippo di Betsaida con un amico. Gesù aveva conosciuto Filippo precedentemente, e questi era pure ben conosciuto da tutti e quattro i nuovi apostoli. Egli era in cammino con il suo amico Natanaele per andare da Giovanni a Pella allo scopo di saperne di più sull’annunciato avvento del regno di Dio, e fu felicissimo di salutare Gesù. Filippo era stato un ammiratore di Gesù fin dalla sua prima venuta a Cafarnao. Natanaele invece, che viveva a Cana di Galilea, non conosceva Gesù. Filippo si fece avanti per salutare i suoi amici, mentre Natanaele si riposava all’ombra di un albero a lato della strada.   137:2.3 (1526.3) While this trouble was brewing among John’s followers, Jesus and his four disciple-apostles were well on their way toward Galilee. Before they crossed the Jordan, to go by way of Nain to Nazareth, Jesus, looking ahead and up the road, saw one Philip of Bethsaida with a friend coming toward them. Jesus had known Philip aforetime, and he was also well known to all four of the new apostles. He was on his way with his friend Nathaniel to visit John at Pella to learn more about the reported coming of the kingdom of God, and he was delighted to greet Jesus. Philip had been an admirer of Jesus ever since he first came to Capernaum. But Nathaniel, who lived at Cana of Galilee, did not know Jesus. Philip went forward to greet his friends while Nathaniel rested under the shade of a tree by the roadside.
137:2.4 (1526.4) Pietro prese Filippo da parte e gli spiegò che loro, cioè lui, Andrea, Giacomo e Giovanni erano tutti divenuti associati di Gesù nel nuovo regno ed esortò vivamente Filippo ad offrirsi volontario al servizio della causa. Filippo si trovò in imbarazzo. Che cosa doveva fare? Qui, senza il minimo preavviso — a margine della strada vicino al Giordano — si vedeva porre per una decisione immediata la più importante domanda di un’intera vita. Egli era oramai in calorosa conversazione con Pietro, Andrea e Giovanni, mentre Gesù stava descrivendo a Giacomo la strada da seguire attraverso la Galilea fino a Cafarnao. Infine Andrea suggerì a Filippo: “Perché non chiedere al Maestro?”   137:2.4 (1526.4) Peter took Philip to one side and proceeded to explain that they, referring to himself, Andrew, James, and John, had all become associates of Jesus in the new kingdom and strongly urged Philip to volunteer for service. Philip was in a quandary. What should he do? Here, without a moment’s warning—on the roadside near the Jordan—there had come up for immediate decision the most momentous question of a lifetime. By this time he was in earnest converse with Peter, Andrew, and John while Jesus was outlining to James the trip through Galilee and on to Capernaum. Finally, Andrew suggested to Philip, “Why not ask the Teacher?”
137:2.5 (1526.5) Filippo si rese subito conto che Gesù era realmente un grande uomo, forse il Messia, e decise di attenersi alla decisione di Gesù in questa materia. Andò diritto da lui e gli chiese: “Maestro, devo andare da Giovanni o unirmi ai miei amici che seguono te?” E Gesù rispose: “Seguimi.” Filippo fu galvanizzato dalla certezza di avere trovato il Liberatore.   137:2.5 (1526.5) It suddenly dawned on Philip that Jesus was a really great man, possibly the Messiah, and he decided to abide by Jesus’ decision in this matter; and he went straight to him, asking, “Teacher, shall I go down to John or shall I join my friends who follow you?” And Jesus answered, “Follow me.” Philip was thrilled with the assurance that he had found the Deliverer.
137:2.6 (1526.6) Filippo fece allora cenno al gruppo di rimanere dov’era mentre egli correva a comunicare la notizia della sua decisione al suo amico Natanaele, che era ancora indietro sotto il gelso e rifletteva sulle molte cose che aveva udito su Giovanni il Battista, sul regno futuro e sul Messia atteso. Filippo mise termine a queste riflessioni gridando: “Ho trovato il Liberatore, colui del quale Mosè ed i profeti hanno scritto e che Giovanni ha proclamato.” Natanaele, alzando gli occhi, chiese: “Da dove viene questo maestro?” E Filippo replicò: “È Gesù di Nazaret, il figlio di Giuseppe, il carpentiere, venuto più recentemente ad abitare a Cafarnao.” Allora, un po’ sorpreso, Natanaele chiese: “Può una cosa tanto buona uscire da Nazaret?” Ma Filippo, prendendolo per il braccio, disse: “Vieni a vedere.”   137:2.6 (1526.6) Philip now motioned to the group to remain where they were while he hurried back to break the news of his decision to his friend Nathaniel, who still tarried behind under the mulberry tree, turning over in his mind the many things which he had heard concerning John the Baptist, the coming kingdom, and the expected Messiah. Philip broke in upon these meditations, exclaiming, “I have found the Deliverer, him of whom Moses and the prophets wrote and whom John has proclaimed.” Nathaniel, looking up, inquired, “Whence comes this teacher?” And Philip replied, “He is Jesus of Nazareth, the son of Joseph, the carpenter, more recently residing at Capernaum.” And then, somewhat shocked, Nathaniel asked, “Can any such good thing come out of Nazareth?” But Philip, taking him by the arm, said, “Come and see.”
137:2.7 (1527.1) Filippo condusse Natanaele da Gesù, il quale, guardando con benevolenza in viso il sincero dubbioso, disse: “Ecco un vero Israelita in cui non c’è falsità. Seguimi.” Natanaele, girandosi verso Filippo, disse: “Hai ragione. È veramente un conduttore di uomini. Lo seguirò anch’io, se ne sono degno.” E Gesù fece un cenno affermativo a Natanaele, dicendo di nuovo: “Seguimi.”   137:2.7 (1527.1) Philip led Nathaniel to Jesus, who, looking benignly into the face of the sincere doubter, said: “Behold a genuine Israelite, in whom there is no deceit. Follow me.” And Nathaniel, turning to Philip, said: “You are right. He is indeed a master of men. I will also follow, if I am worthy.” And Jesus nodded to Nathaniel, again saying, “Follow me.”
137:2.8 (1527.2) Gesù aveva ora riunito una metà del suo futuro corpo di stretti collaboratori, cinque che lo conoscevano da qualche tempo ed uno straniero, Natanaele. Senza ulteriori indugi essi attraversarono il Giordano e, passando per il villaggio di Nain, giunsero a tarda sera a Nazaret.   137:2.8 (1527.2) Jesus had now assembled one half of his future corps of intimate associates, five who had for some time known him and one stranger, Nathaniel. Without further delay they crossed the Jordan and, going by the village of Nain, reached Nazareth late that evening.
137:2.9 (1527.3) Essi trascorsero tutti la notte da Giuseppe nella casa d’infanzia di Gesù. I compagni di Gesù non compresero molto bene perché il loro maestro da poco scoperto fosse così preoccupato di distruggere completamente ogni traccia dei suoi scritti che esistevano nella casa sotto forma dei Dieci Comandamenti e di altre massime e precetti. Ma questo modo di agire, unito al fatto che essi non lo videro mai più scrivere in seguito — salvo che sulla polvere o sulla sabbia — impressionò profondamente la loro mente.   137:2.9 (1527.3) They all remained overnight with Joseph in Jesus’ boyhood home. The associates of Jesus little understood why their new-found teacher was so concerned with completely destroying every vestige of his writing which remained about the home in the form of the ten commandments and other mottoes and sayings. But this proceeding, together with the fact that they never saw him subsequently write—except upon the dust or in the sand—made a deep impression upon their minds.
3. La visita a Cafarnao ^top   3. The Visit to Capernaum ^top
137:3.1 (1527.4) Il giorno seguente Gesù mandò i suoi apostoli a Cana, perché erano tutti invitati al matrimonio di una giovane molto in vista di quella città, mentre egli si preparava a fare una rapida visita a sua madre a Cafarnao, fermandosi a Magdala per vedere suo fratello Giuda.   137:3.1 (1527.4) The next day Jesus sent his apostles on to Cana, since all of them were invited to the wedding of a prominent young woman of that town, while he prepared to pay a hurried visit to his mother at Capernaum, stopping at Magdala to see his brother Jude.
137:3.2 (1527.5) Prima di lasciare Nazaret, i nuovi associati di Gesù raccontarono a Giuseppe e agli altri membri della famiglia di Gesù i meravigliosi avvenimenti dell’allora recente passato ed espressero apertamente la loro credenza che Gesù fosse il liberatore a lungo atteso. Questi membri della famiglia di Gesù discussero di tutto ciò e Giuseppe disse: “Forse, dopotutto, la mamma aveva ragione — forse il nostro strano fratello è il futuro re.”   137:3.2 (1527.5) Before leaving Nazareth, the new associates of Jesus told Joseph and other members of Jesus’ family about the wonderful events of the then recent past and gave free expression to their belief that Jesus was the long-expected deliverer. And these members of Jesus’ family talked all this over, and Joseph said: “Maybe, after all, Mother was right—maybe our strange brother is the coming king.”
137:3.3 (1527.6) Giuda era presente al battesimo di Gesù e, con suo fratello Giacomo, era divenuto un fermo credente nella missione di Gesù sulla terra. Sebbene Giacomo e Giuda fossero molto perplessi sulla natura della missione del loro fratello, la loro madre aveva riesumato tutte le sue antiche speranze che Gesù fosse il Messia, il figlio di Davide, ed incoraggiava i suoi figli ad avere fede nel loro fratello quale liberatore d’Israele.   137:3.3 (1527.6) Jude was present at Jesus’ baptism and, with his brother James, had become a firm believer in Jesus’ mission on earth. Although both James and Jude were much perplexed as to the nature of their brother’s mission, their mother had resurrected all her early hopes of Jesus as the Messiah, the son of David, and she encouraged her sons to have faith in their brother as the deliverer of Israel.
137:3.4 (1527.7) Gesù arrivò a Cafarnao lunedì sera, ma non andò a casa sua, dove vivevano Giacomo e sua madre; andò direttamente a casa di Zebedeo. Tutti i suoi amici di Cafarnao videro un grande e gradevole cambiamento in lui. Ancora una volta egli sembrava relativamente allegro e più simile a com’era durante i primi anni a Nazaret. Negli anni antecedenti al suo battesimo ed ai periodi d’isolamento immediatamente precedenti e seguenti, egli era divenuto sempre più serio e riservato. Ora sembrava a tutti loro del tutto simile a com’era una volta. C’era in lui un certo portamento maestoso ed un aspetto eminente, ma era di nuovo allegro e spensierato.   137:3.4 (1527.7) Jesus arrived in Capernaum Monday night, but he did not go to his own home, where lived James and his mother; he went directly to the home of Zebedee. All his friends at Capernaum saw a great and pleasant change in him. Once more he seemed to be comparatively cheerful and more like himself as he was during the earlier years at Nazareth. For years previous to his baptism and the isolation periods just before and just after, he had grown increasingly serious and self-contained. Now he seemed quite like his old self to all of them. There was about him something of majestic import and exalted aspect, but he was once again lighthearted and joyful.
137:3.5 (1528.1) Maria fremeva di speranza. Essa credeva che la promessa di Gabriele fosse prossima a realizzarsi. Si aspettava di vedere presto tutta la Palestina sbigottita e sbalordita dalla rivelazione miracolosa di suo figlio quale re soprannaturale degli Ebrei. Ma a tutte le numerose domande che gli posero sua madre, Giacomo, Giuda e Zebedeo, Gesù si limitò a rispondere sorridendo: “È meglio che io resti qui per qualche tempo; devo fare la volontà di mio Padre che è nei cieli.”   137:3.5 (1528.1) Mary was thrilled with expectation. She anticipated that the promise of Gabriel was nearing fulfillment. She expected all Palestine soon to be startled and stunned by the miraculous revelation of her son as the supernatural king of the Jews. But to all of the many questions which his mother, James, Jude, and Zebedee asked, Jesus only smilingly replied: “It is better that I tarry here for a while; I must do the will of my Father who is in heaven.”
137:3.6 (1528.2) Il giorno dopo, martedì, essi andarono tutti a Cana per il matrimonio di Naomi, che doveva aver luogo il giorno seguente. E nonostante i reiterati avvertimenti di Gesù di non parlare a nessuno di lui “fino a che l’ora del Padre giungerà”, essi insistettero nel diffondere con discrezione la notizia che avevano trovato il Liberatore. Ciascuno di loro aspettava con fiducia che Gesù inaugurasse l’assunzione della sua autorità messianica in occasione del prossimo matrimonio a Cana, e che lo facesse con grande potenza e sublime grandezza. Essi ricordarono ciò che era stato detto sui fenomeni seguiti al suo battesimo e credevano che la sua futura condotta sulla terra sarebbe stata segnata da manifestazioni crescenti di prodigi soprannaturali e di dimostrazioni miracolose. Di conseguenza, tutto il paese si preparò a radunarsi a Cana per il banchetto di nozze di Naomi e di Joab il figlio di Natan.   137:3.6 (1528.2) On the next day, Tuesday, they all journeyed over to Cana for the wedding of Naomi, which was to take place on the following day. And in spite of Jesus’ repeated warnings that they tell no man about him “until the Father’s hour shall come,” they insisted on quietly spreading the news abroad that they had found the Deliverer. They each confidently expected that Jesus would inaugurate his assumption of Messianic authority at the forthcoming wedding at Cana, and that he would do so with great power and sublime grandeur. They remembered what had been told them about the phenomena attendant upon his baptism, and they believed that his future course on earth would be marked by increasing manifestations of supernatural wonders and miraculous demonstrations. Accordingly, the entire countryside was preparing to gather together at Cana for the wedding feast of Naomi and Johab the son of Nathan.
137:3.7 (1528.3) Maria non era stata così allegra da anni. Essa si recò a Cana nello stato d’animo di una regina madre che andava ad assistere all’incoronazione di suo figlio. Da quando Gesù aveva compiuto i tredici anni la sua famiglia ed i suoi amici non l’avevano visto così libero da preoccupazioni e felice, così premuroso e comprensivo dei voti e dei desideri dei suoi compagni, così affettuoso in modo toccante. Essi bisbigliavano dunque tra di loro, a piccoli gruppi, chiedendosi che cosa sarebbe accaduto. Che cosa avrebbe fatto prossimamente questo strano personaggio? Come avrebbe inaugurato la gloria del regno futuro? Ed essi erano tutti eccitati all’idea che avrebbero assistito alla rivelazione della forza e della potenza del Dio d’Israele.   137:3.7 (1528.3) Mary had not been so joyous in years. She journeyed to Cana in the spirit of the queen mother on the way to witness the coronation of her son. Not since he was thirteen years old had Jesus’ family and friends seen him so carefree and happy, so thoughtful and understanding of the wishes and desires of his associates, so touchingly sympathetic. And so they all whispered among themselves, in small groups, wondering what was going to happen. What would this strange person do next? How would he usher in the glory of the coming kingdom? And they were all thrilled with the thought that they were to be present to see the revelation of the might and power of Israel’s God.
4. Le nozze a Cana ^top   4. The Wedding at Cana ^top
137:4.1 (1528.4) Mercoledì, a mezzogiorno, quasi un migliaio di ospiti erano arrivati a Cana, più di quattro volte il numero invitato al banchetto di nozze. Era costume degli Ebrei celebrare i matrimoni di mercoledì, e gli inviti alle nozze erano stati inviati un mese prima. Nella mattinata e nel primo pomeriggio a Gesù la festa sembrava somigliare più ad un ricevimento pubblico che ad un matrimonio. Ognuno voleva salutare questo Galileo quasi celebre, ed egli era molto cordiale con tutti, giovani e vecchi, Ebrei e Gentili. E tutti si rallegrarono quando Gesù accettò di condurre la processione introduttiva al matrimonio.   137:4.1 (1528.4) By noon on Wednesday almost a thousand guests had arrived in Cana, more than four times the number bidden to the wedding feast. It was a Jewish custom to celebrate weddings on Wednesday, and the invitations had been sent abroad for the wedding one month previously. In the forenoon and early afternoon it appeared more like a public reception for Jesus than a wedding. Everybody wanted to greet this near-famous Galilean, and he was most cordial to all, young and old, Jew and gentile. And everybody rejoiced when Jesus consented to lead the preliminary wedding procession.
137:4.2 (1528.5) Gesù era ora perfettamente autocosciente della sua esistenza umana, della sua preesistenza divina e dello status delle sue nature umana e divina congiunte o fuse. Con perfetta padronanza egli poteva in ogni momento recitare il ruolo umano od assumere immediatamente le prerogative di personalità della natura divina.   137:4.2 (1528.5) Jesus was now thoroughly self-conscious regarding his human existence, his divine pre-existence, and the status of his combined, or fused, human and divine natures. With perfect poise he could at one moment enact the human role or immediately assume the personality prerogatives of the divine nature.
137:4.3 (1528.6) Mentre la giornata procedeva, Gesù si rendeva sempre più conto che la gente si aspettava di vederlo compiere qualche prodigio; più specificamente egli comprese che la sua famiglia ed i suoi sei discepoli-apostoli si aspettavano che annunciasse in modo adeguato il suo regno futuro con qualche manifestazione impressionante e soprannaturale.   137:4.3 (1528.6) As the day wore on, Jesus became increasingly conscious that the people were expecting him to perform some wonder; more especially he recognized that his family and his six disciple-apostles were looking for him appropriately to announce his forthcoming kingdom by some startling and supernatural manifestation.
137:4.4 (1529.1) Nel primo pomeriggio Maria chiamò Giacomo, ed insieme ebbero l’ardire di rivolgersi a Gesù per chiedergli se voleva confidarsi con loro per informarli a che ora e a quale punto delle cerimonie nuziali egli aveva progettato di manifestarsi come “essere soprannaturale”. Non appena essi ebbero parlato di questo argomento a Gesù, videro che avevano suscitato la sua caratteristica indignazione. Egli disse soltanto: “Se mi amate, allora abbiate la compiacenza di aspettare con me mentre servo la volontà di mio Padre che è nei cieli.” Ma l’eloquenza del suo rimprovero stava nell’espressione del suo viso.   137:4.4 (1529.1) Early in the afternoon Mary summoned James, and together they made bold to approach Jesus to inquire if he would admit them to his confidence to the extent of informing them at what hour and at what point in connection with the wedding ceremonies he had planned to manifest himself as the “supernatural one.” No sooner had they spoken of these matters to Jesus than they saw they had aroused his characteristic indignation. He said only: “If you love me, then be willing to tarry with me while I wait upon the will of my Father who is in heaven.” But the eloquence of his rebuke lay in the expression of his face.
137:4.5 (1529.2) Questa mossa di sua madre fu una grande delusione per il Gesù umano, e fu molto rasserenato dalla sua reazione alla provocante proposta di lei di prestarsi a compiere qualche dimostrazione esteriore della sua divinità. Quella era proprio una delle cose che aveva deciso di non fare nel corso del suo recente isolamento sulle colline. Per alcune ore Maria fu molto depressa. Essa disse a Giacomo: “Non riesco a capirlo; che cosa significa tutto ciò? Non c’è fine alla sua strana condotta?” Giacomo e Giuda cercarono di confortare la loro madre, mentre Gesù si ritirava per un’ora di solitudine. Ma egli ritornò alla riunione ed era di nuovo di buon umore ed allegro.   137:4.5 (1529.2) This move of his mother was a great disappointment to the human Jesus, and he was much sobered by his reaction to her suggestive proposal that he permit himself to indulge in some outward demonstration of his divinity. That was one of the very things he had decided not to do when so recently isolated in the hills. For several hours Mary was much depressed. She said to James: “I cannot understand him; what can it all mean? Is there no end to his strange conduct?” James and Jude tried to comfort their mother, while Jesus withdrew for an hour’s solitude. But he returned to the gathering and was once more lighthearted and joyous.
137:4.6 (1529.3) Il matrimonio proseguì in un’atmosfera di tranquilla attesa, ma l’intera cerimonia era terminata senza un gesto, senza una parola dell’ospite d’onore. Allora si sussurrò che il carpentiere e costruttore di battelli, annunciato da Giovanni come “il Liberatore”, avrebbe messo le carte in tavola durante i festeggiamenti della sera, forse alla cena di nozze. Ma ogni speranza di una tale dimostrazione fu efficacemente rimossa dalla mente dei suoi sei discepoli-apostoli quando egli li chiamò tutti poco prima della cena di nozze e, con grande serietà, disse: “Non pensate che io sia venuto in questo luogo a compiere qualche prodigio per soddisfare i curiosi o per convincere quelli che dubitano. Siamo qui piuttosto per servire la volontà di nostro Padre che è nei cieli.” Ma quando Maria e gli altri lo videro in consultazione con i suoi associati, furono pienamente persuasi nella loro mente che qualcosa di straordinario stesse per accadere. E tutti si sedettero per godere la cena di nozze e la serata di festosa buona compagnia.   137:4.6 (1529.3) The wedding proceeded with a hush of expectancy, but the entire ceremony was finished and not a move, not a word, from the honored guest. Then it was whispered about that the carpenter and boatbuilder, announced by John as “the Deliverer,” would show his hand during the evening festivities, perhaps at the wedding supper. But all expectance of such a demonstration was effectually removed from the minds of his six disciple-apostles when he called them together just before the wedding supper and, in great earnestness, said: “Think not that I have come to this place to work some wonder for the gratification of the curious or for the conviction of those who doubt. Rather are we here to wait upon the will of our Father who is in heaven.” But when Mary and the others saw him in consultation with his associates, they were fully persuaded in their own minds that something extraordinary was about to happen. And they all sat down to enjoy the wedding supper and the evening of festive good fellowship.
137:4.7 (1529.4) Il padre dello sposo aveva procurato vino in abbondanza per tutti gli ospiti invitati al banchetto di nozze, ma come poteva sapere che il matrimonio di suo figlio sarebbe divenuto un avvenimento così strettamente legato all’attesa manifestazione di Gesù come liberatore messianico? Egli era felicissimo di avere l’onore di annoverare il celebre Galileo tra i suoi ospiti, ma prima che la cena di nozze fosse finita i servitori gli portarono la sconcertante notizia che il vino scarseggiava. Quando la cena ufficiale fu terminata e gli ospiti stavano passeggiando in giardino, la madre dello sposo confidò a Maria che la provvista di vino era esaurita. E Maria le rispose con fiducia: “Non preoccuparti — parlerò a mio figlio. Egli ci aiuterà.” Ed essa si prese la libertà di parlare in tal modo nonostante il rimprovero ricevuto qualche ora prima.   137:4.7 (1529.4) The father of the bridegroom had provided plenty of wine for all the guests bidden to the marriage feast, but how was he to know that the marriage of his son was to become an event so closely associated with the expected manifestation of Jesus as the Messianic deliverer? He was delighted to have the honor of numbering the celebrated Galilean among his guests, but before the wedding supper was over, the servants brought him the disconcerting news that the wine was running short. By the time the formal supper had ended and the guests were strolling about in the garden, the mother of the bridegroom confided to Mary that the supply of wine was exhausted. And Mary confidently said: “Have no worry—I will speak to my son. He will help us.” And thus did she presume to speak, notwithstanding the rebuke of but a few hours before.
137:4.8 (1529.5) Per molti anni Maria si era sempre rivolta a Gesù per essere aiutata in ogni crisi della loro vita di famiglia a Nazaret, cosicché era per lei del tutto naturale pensare a lui in questa circostanza. Ma questa madre ambiziosa aveva anche altre ragioni per fare appello a suo figlio maggiore in questa occasione. Mentre Gesù stava da solo in un angolo del giardino, sua madre si avvicinò a lui e disse: “Figlio mio, essi non hanno più vino.” E Gesù rispose: “Mia buona donna, che cosa ho a che fare io con ciò?” Maria disse: “Credo soltanto che la tua ora sia venuta; non puoi aiutarci?” Gesù replicò: “Di nuovo ti dichiaro che non sono venuto per agire in questo modo. Perché mi disturbi ancora con simili questioni?” Ed allora, sciogliendosi in lacrime, Maria lo supplicò: “Ma, figlio mio, ho promesso loro che ci avresti aiutato; non potresti, per favore, fare qualcosa per me?” Ed allora Gesù disse: “Donna, perché ti permetti di fare tali promesse? Vedi di non farlo ancora. In tutte le cose noi dobbiamo servire la volontà del Padre che è nei cieli.”   137:4.8 (1529.5) Throughout a period of many years, Mary had always turned to Jesus for help in every crisis of their home life at Nazareth so that it was only natural for her to think of him at this time. But this ambitious mother had still other motives for appealing to her eldest son on this occasion. As Jesus was standing alone in a corner of the garden, his mother approached him, saying, “My son, they have no wine.” And Jesus answered, “My good woman, what have I to do with that?” Said Mary, “But I believe your hour has come; cannot you help us?” Jesus replied: “Again I declare that I have not come to do things in this wise. Why do you trouble me again with these matters?” And then, breaking down in tears, Mary entreated him, “But, my son, I promised them that you would help us; won’t you please do something for me?” And then spoke Jesus: “Woman, what have you to do with making such promises? See that you do it not again. We must in all things wait upon the will of the Father in heaven.”
137:4.9 (1530.1) Maria, la madre di Gesù, era annientata; era stordita! Mentre essa stava là immobile davanti a lui, con le lacrime che le scorrevano sul viso, il cuore umano di Gesù fu sopraffatto dalla compassione per la donna che l’aveva generato nella carne, e chinandosi verso di lei, posò teneramente la mano sulla sua testa dicendo: “Su, su, mamma Maria, non affliggerti per le mie parole apparentemente dure; non ti ho detto molte volte che sono venuto soltanto per fare la volontà di mio Padre celeste? Farei molto volentieri quanto mi chiedi se ciò facesse parte della volontà del Padre — ” e Gesù si arrestò all’improvviso, ebbe un’esitazione. Maria sembrò percepire che qualcosa stava per accadere. Balzando in piedi, gettò le braccia al collo di Gesù, lo baciò e si precipitò nelle stanze dei servi dicendo: “Qualunque cosa dica mio figlio, fatela.” Ma Gesù non disse nulla. Si rendeva conto ora di aver già detto — o piuttosto di avere pensato con pieno desiderio — troppo.   137:4.9 (1530.1) Mary the mother of Jesus was crushed; she was stunned! As she stood there before him motionless, with the tears streaming down her face, the human heart of Jesus was overcome with compassion for the woman who had borne him in the flesh; and bending forward, he laid his hand tenderly upon her head, saying: “Now, now, Mother Mary, grieve not over my apparently hard sayings, for have I not many times told you that I have come only to do the will of my heavenly Father? Most gladly would I do what you ask of me if it were a part of the Father’s will—” and Jesus stopped short, he hesitated. Mary seemed to sense that something was happening. Leaping up, she threw her arms around Jesus’ neck, kissed him, and rushed off to the servants’ quarters, saying, “Whatever my son says, that do.” But Jesus said nothing. He now realized that he had already said—or rather desirefully thought—too much.
137:4.10 (1530.2) Maria danzava per la gioia. Essa non sapeva come il vino sarebbe stato prodotto, ma credeva fermamente di aver finalmente persuaso suo figlio primogenito ad affermare la sua autorità, ad osare di farsi avanti per rivendicare la sua posizione e mostrare il suo potere messianico. E a causa della presenza e dell’associazione di certe potenze e personalità dell’universo, di cui tutti i presenti erano completamente ignari, essa non sarebbe rimasta delusa. Il vino che Maria desiderava e che Gesù, il Dio-uomo, umanamente e con grande comprensione voleva, stava per comparire.   137:4.10 (1530.2) Mary was dancing with glee. She did not know how the wine would be produced, but she confidently believed that she had finally persuaded her first-born son to assert his authority, to dare to step forth and claim his position and exhibit his Messianic power. And, because of the presence and association of certain universe powers and personalities, of which all those present were wholly ignorant, she was not to be disappointed. The wine Mary desired and which Jesus, the God-man, humanly and sympathetically wished for, was forthcoming.
137:4.11 (1530.3) C’erano lì vicino sei giare di pietra colme d’acqua, contenenti circa settanta litri ciascuna. Quest’acqua era destinata ad essere usata successivamente nelle cerimonie finali di purificazione della celebrazione del matrimonio. L’agitarsi dei servi attorno a questi enormi recipienti di pietra, sotto la guida attiva di sua madre, attirò l’attenzione di Gesù, e avvicinatosi vide che ne tiravano fuori del vino a brocche piene.   137:4.11 (1530.3) Near at hand stood six waterpots of stone, filled with water, holding about twenty gallons apiece. This water was intended for subsequent use in the final purification ceremonies of the wedding celebration. The commotion of the servants about these huge stone vessels, under the busy direction of his mother, attracted Jesus’ attention, and going over, he observed that they were drawing wine out of them by the pitcherful.
137:4.12 (1530.4) Gesù si rese gradualmente conto di ciò che era successo. Tra tutte le persone presenti alla festa del matrimonio di Cana, Gesù fu il più sorpreso. Gli altri si aspettavano tutti di vederlo compiere un prodigio, ma ciò era proprio quello che egli non aveva intenzione di fare. Allora il Figlio dell’Uomo si ricordò dell’avvertimento del suo Aggiustatore di Pensiero Personalizzato sulle colline. Si ricordò come l’Aggiustatore l’aveva avvertito che nessuna potenza o personalità poteva privarlo della prerogativa di creatore indipendente dal tempo. In questa occasione, dei trasformatori di potere, degli intermedi e tutte le altre personalità richieste erano riuniti vicino all’acqua ed agli altri elementi necessari, e di fronte al desiderio espresso dal Creatore Sovrano dell’Universo, l’apparizione istantanea del vino era inevitabile. E questo avvenimento era reso doppiamente certo dal fatto che l’Aggiustatore Personalizzato aveva precisato che l’esecuzione del desiderio del Figlio non avrebbe contravvenuto in alcun modo alla volontà del Padre.   137:4.12 (1530.4) It was gradually dawning upon Jesus what had happened. Of all persons present at the marriage feast of Cana, Jesus was the most surprised. Others had expected him to work a wonder, but that was just what he had purposed not to do. And then the Son of Man recalled the admonition of his Personalized Thought Adjuster in the hills. He recounted how the Adjuster had warned him about the inability of any power or personality to deprive him of the creator prerogative of independence of time. On this occasion power transformers, midwayers, and all other required personalities were assembled near the water and other necessary elements, and in the face of the expressed wish of the Universe Creator Sovereign, there was no escaping the instantaneous appearance of wine. And this occurrence was made doubly certain since the Personalized Adjuster had signified that the execution of the Son’s desire was in no way a contravention of the Father’s will.
137:4.13 (1530.5) Ma questo non fu in alcun senso un miracolo. Nessuna legge naturale fu modificata, abrogata od anche trascesa. Non si produsse nient’altro che l’abrogazione del tempo in associazione con l’assembramento celeste degli elementi chimici indispensabili per l’elaborazione del vino. A Cana, in questa occasione, gli agenti del Creatore produssero del vino esattamente come essi fanno mediante il processo naturale ordinario, salvo che lo fecero indipendentemente dal tempo e con l’intervento di agenti superumani per riunire nello spazio gli ingredienti chimici necessari.   137:4.13 (1530.5) But this was in no sense a miracle. No law of nature was modified, abrogated, or even transcended. Nothing happened but the abrogation of time in association with the celestial assembly of the chemical elements requisite for the elaboration of the wine. At Cana on this occasion the agents of the Creator made wine just as they do by the ordinary natural processes except that they did it independently of time and with the intervention of superhuman agencies in the matter of the space assembly of the necessary chemical ingredients.
137:4.14 (1531.1) Inoltre, era evidente che il compimento di questo cosiddetto miracolo non era contrario alla volontà del Padre del Paradiso, altrimenti non si sarebbe prodotto, poiché Gesù si era già sottomesso in tutto alla volontà del Padre.   137:4.14 (1531.1) Furthermore it was evident that the enactment of this so-called miracle was not contrary to the will of the Paradise Father, else it would not have transpired, since Jesus had already subjected himself in all things to the Father’s will.
137:4.15 (1531.2) Quando i servi attinsero questo nuovo vino e lo portarono al testimone dello sposo, il “direttore del banchetto”, e quando questi lo ebbe assaggiato, chiamò il novello sposo e disse: “È abitudine servire prima il vino buono e poi, quando gli invitati hanno bevuto molto, portare il frutto inferiore della vite; ma tu hai conservato il vino migliore sino alla fine del banchetto.”   137:4.15 (1531.2) When the servants drew this new wine and carried it to the best man, the “ruler of the feast,” and when he had tasted it, he called to the bridegroom, saying: “It is the custom to set out first the good wine and, when the guests have well drunk, to bring forth the inferior fruit of the vine; but you have kept the best of the wine until the last of the feast.”
137:4.16 (1531.3) Maria e i discepoli di Gesù gioirono grandemente per il supposto miracolo che credevano essere stato compiuto da Gesù intenzionalmente, ma Gesù si ritirò in un angolo appartato del giardino e si pose in seria meditazione per alcuni brevi istanti. Egli concluse alla fine che l’episodio oltrepassava nella circostanza il suo controllo personale e che, non essendo contrario alla volontà di suo Padre, era inevitabile. Quando ritornò tra gli invitati, costoro lo guardavano con riverente timore; pensavano tutti che fosse il Messia. Ma Gesù era molto perplesso; sapeva che essi credevano in lui soltanto a causa dello straordinario evento di cui erano stati del tutto casualmente testimoni. Gesù si ritirò di nuovo per qualche momento sulla terrazza della casa per meditare su tutto questo.   137:4.16 (1531.3) Mary and the disciples of Jesus were greatly rejoiced at the supposed miracle which they thought Jesus had intentionally performed, but Jesus withdrew to a sheltered nook of the garden and engaged in serious thought for a few brief moments. He finally decided that the episode was beyond his personal control under the circumstances and, not being adverse to his Father’s will, was inevitable. When he returned to the people, they regarded him with awe; they all believed in him as the Messiah. But Jesus was sorely perplexed, knowing that they believed in him only because of the unusual occurrence which they had just inadvertently beheld. Again Jesus retired for a season to the housetop that he might think it all over.
137:4.17 (1531.4) Gesù comprese ora pienamente che avrebbe dovuto stare costantemente in guardia per timore che la sua indulgenza alla compassione e alla pietà non divenisse responsabile di altri episodi di questo genere. Ciononostante si verificarono molti avvenimenti simili prima che il Figlio dell’Uomo si congedasse definitivamente dalla sua vita mortale nella carne.   137:4.17 (1531.4) Jesus now fully comprehended that he must constantly be on guard lest his indulgence of sympathy and pity become responsible for repeated episodes of this sort. Nevertheless, many similar events occurred before the Son of Man took final leave of his mortal life in the flesh.
5. Il ritorno a Cafarnao ^top   5. Back in Capernaum ^top
137:5.1 (1531.5) Mentre molti degli ospiti rimasero a Cana per tutta la settimana delle festività del matrimonio, Gesù, con i suoi discepoli-apostoli scelti di recente — Giacomo, Giovanni, Andrea, Pietro, Filippo e Natanaele — partì il mattino dopo di buon’ora per Cafarnao senza salutare nessuno. La famiglia di Gesù e tutti i suoi amici di Cana furono molto addolorati per la sua improvvisa partenza, e Giuda, il fratello più giovane di Gesù, partì alla sua ricerca. Gesù ed i suoi apostoli andarono direttamente a casa di Zebedeo a Betsaida. Durante questo tragitto Gesù parlò di molte questioni importanti per il regno futuro con i suoi associati scelti da poco, e raccomandò loro in particolare di non fare menzione della trasformazione dell’acqua in vino. Egli consigliò loro anche di evitare le città di Sefforis e di Tiberiade nel loro futuro lavoro.   137:5.1 (1531.5) Though many of the guests remained for the full week of wedding festivities, Jesus, with his newly chosen disciple-apostles—James, John, Andrew, Peter, Philip, and Nathaniel—departed very early the next morning for Capernaum, going away without taking leave of anyone. Jesus’ family and all his friends in Cana were much distressed because he so suddenly left them, and Jude, Jesus’ youngest brother, set out in search of him. Jesus and his apostles went directly to the home of Zebedee at Bethsaida. On this journey Jesus talked over many things of importance to the coming kingdom with his newly chosen associates and especially warned them to make no mention of the turning of the water into wine. He also advised them to avoid the cities of Sepphoris and Tiberias in their future work.
137:5.2 (1531.6) Quella sera, dopo la cena, in questa casa di Zebedeo e di Salomè, fu tenuta una delle più importanti riunioni di tutta la carriera terrena di Gesù. Soltanto i sei apostoli erano presenti a questa riunione; Giuda arrivò nel momento in cui si stavano separando. Questi sei uomini scelti avevano viaggiato con Gesù da Cana a Betsaida camminando, per così dire, per aria. Essi vivevano nell’attesa e fremevano al pensiero di essere stati scelti come stretti associati del Figlio dell’Uomo. Ma quando Gesù iniziò a chiarire loro chi era e quale sarebbe stata la sua missione sulla terra e come ciò poteva forse finire, rimasero storditi. Essi non riuscivano a capire quello che stava dicendo loro. Rimasero ammutoliti; anche Pietro era indicibilmente sconvolto. Solo il molto riflessivo Andrea osò replicare alle raccomandazioni di Gesù. Quando Gesù percepì che essi non comprendevano il suo messaggio, quando vide che le loro idee sul Messia ebreo erano così completamente cristallizzate, li mandò a riposare mentre egli passeggiava e parlava con suo fratello Giuda. Prima di congedarsi da Gesù, Giuda gli disse con molta emozione: “Padre-fratello mio, io non ti ho mai capito. Non so con certezza se tu sei colui che mia madre ci ha insegnato e non comprendo pienamente il regno futuro, ma so che tu sei un potente uomo di Dio. Ho udito la voce al Giordano e credo in te, chiunque tu sia.” E dopo aver detto questo partì per casa sua a Magdala.   137:5.2 (1531.6) After supper that evening, in this home of Zebedee and Salome, there was held one of the most important conferences of all Jesus’ earthly career. Only the six apostles were present at this meeting; Jude arrived as they were about to separate. These six chosen men had journeyed from Cana to Bethsaida with Jesus, walking, as it were, on air. They were alive with expectancy and thrilled with the thought of having been selected as close associates of the Son of Man. But when Jesus set out to make clear to them who he was and what was to be his mission on earth and how it might possibly end, they were stunned. They could not grasp what he was telling them. They were speechless; even Peter was crushed beyond expression. Only the deep-thinking Andrew dared to make reply to Jesus’ words of counsel. When Jesus perceived that they did not comprehend his message, when he saw that their ideas of the Jewish Messiah were so completely crystallized, he sent them to their rest while he walked and talked with his brother Jude. And before Jude took leave of Jesus, he said with much feeling: “My father-brother, I never have understood you. I do not know of a certainty whether you are what my mother has taught us, and I do not fully comprehend the coming kingdom, but I do know you are a mighty man of God. I heard the voice at the Jordan, and I am a believer in you, no matter who you are.” And when he had spoken, he departed, going to his own home at Magdala.
137:5.3 (1532.1) Quella notte Gesù non dormì. Avvolto nelle sue coperte si sedette in riva al lago a pensare, riflettendo fino all’alba del giorno dopo. Nel corso delle lunghe ore di quella notte di meditazione Gesù arrivò a comprendere chiaramente che non sarebbe mai riuscito a portare i suoi discepoli a vederlo sotto una luce diversa da quella del Messia a lungo atteso. Alla fine riconobbe che non c’era altro modo di lanciare il suo messaggio sul regno se non con il compimento della predizione di Giovanni e nella veste di colui che gli Ebrei stavano aspettando. Dopotutto, sebbene egli non fosse il tipo davidico di Messia, rispondeva veramente alle profezie dei più orientati spiritualmente tra gli antichi profeti. Egli non negò mai più completamente di essere il Messia. Decise di lasciare sbrogliare infine questa complicata situazione alla manifestazione della volontà del Padre.   137:5.3 (1532.1) That night Jesus did not sleep. Donning his evening wraps, he sat out on the lake shore thinking, thinking until the dawn of the next day. In the long hours of that night of meditation Jesus came clearly to comprehend that he never would be able to make his followers see him in any other light than as the long-expected Messiah. At last he recognized that there was no way to launch his message of the kingdom except as the fulfillment of John’s prediction and as the one for whom the Jews were looking. After all, though he was not the Davidic type of Messiah, he was truly the fulfillment of the prophetic utterances of the more spiritually minded of the olden seers. Never again did he wholly deny that he was the Messiah. He decided to leave the final untangling of this complicated situation to the outworking of the Father’s will.
137:5.4 (1532.2) Il mattino successivo Gesù raggiunse i suoi amici a colazione, ma essi erano un gruppo triste. Egli si trattenne con loro e alla fine del pasto li radunò attorno a lui, dicendo: “È volontà di mio Padre che restiamo qui intorno per un certo tempo. Voi avete sentito Giovanni dire che era venuto a preparare la via per il regno; conviene quindi che aspettiamo la fine della predicazione di Giovanni. Quando il precursore del Figlio dell’Uomo avrà completato la sua opera, noi cominceremo la proclamazione della buona novella del regno.” Egli ordinò ai suoi apostoli di ritornare alle loro reti, mentre egli si preparava ad andare da Zebedeo al cantiere navale, promettendo che li avrebbe rivisti il giorno dopo alla sinagoga, dove avrebbe parlato, e fissando un incontro con loro per il pomeriggio del sabato.   137:5.4 (1532.2) The next morning Jesus joined his friends at breakfast, but they were a cheerless group. He visited with them and at the end of the meal gathered them about him, saying: “It is my Father’s will that we tarry hereabouts for a season. You have heard John say that he came to prepare the way for the kingdom; therefore it behooves us to await the completion of John’s preaching. When the forerunner of the Son of Man shall have finished his work, we will begin the proclamation of the good tidings of the kingdom.” He directed his apostles to return to their nets while he made ready to go with Zebedee to the boatshop, promising to see them the next day at the synagogue, where he was to speak, and appointing a conference with them that Sabbath afternoon.
6. Gli avvenimenti di un giorno di sabato ^top   6. The Events of a Sabbath Day ^top
137:6.1 (1532.3) La prima apparizione in pubblico di Gesù dopo il suo battesimo ebbe luogo nella sinagoga di Cafarnao sabato 2 marzo dell’anno 26 d.C. La sinagoga era gremita. La storia del battesimo nel Giordano era ora accresciuta dalle recenti notizie provenienti da Cana sull’acqua ed il vino. Gesù assegnò dei posti d’onore ai suoi sei apostoli, e seduti con loro c’erano i suoi fratelli di sangue Giacomo e Giuda. Sua madre, ritornata a Cafarnao con Giacomo la sera prima, era anch’essa presente, seduta nel settore della sinagoga riservato alle donne. Tutti gli astanti erano eccitati; si aspettavano di vedere qualche manifestazione straordinaria di potere soprannaturale che fosse una testimonianza appropriata della natura e dell’autorità di colui che avrebbe parlato loro quel giorno. Ma erano destinati a rimanere delusi.   137:6.1 (1532.3) Jesus’ first public appearance following his baptism was in the Capernaum synagogue on Sabbath, March 2, a.d. 26. The synagogue was crowded to overflowing. The story of the baptism in the Jordan was now augmented by the fresh news from Cana about the water and the wine. Jesus gave seats of honor to his six apostles, and seated with them were his brothers in the flesh James and Jude. His mother, having returned to Capernaum with James the evening before, was also present, being seated in the women’s section of the synagogue. The entire audience was on edge; they expected to behold some extraordinary manifestation of supernatural power which would be a fitting testimony to the nature and authority of him who was that day to speak to them. But they were destined to disappointment.
137:6.2 (1532.4) Quando Gesù si alzò, il capo della sinagoga gli porse il rotolo delle Scritture ed egli lesse dal profeta Isaia: “Così dice il Signore: ‘Il cielo è il mio trono e la terra il mio sgabello. Dov’è la casa che avete costruito per me? E dov’è il luogo della mia dimora? Tutte queste cose le hanno fatte le mie mani’, dice il Signore. ‘Poserò il mio sguardo solo su colui che è povero e che è contrito di spirito, e che trema alle mie parole’. Ascoltate la parola del Signore voi che tremate di paura. ‘I vostri fratelli vi hanno odiato e vi hanno respinto a causa del mio nome’. Ma lasciate che il Signore sia glorificato. Egli vi apparirà nella gioia e tutti gli altri saranno confusi. Una voce proveniente dalla città, una voce proveniente dal tempio, una voce proveniente dal Signore dice: ‘Prima di avere le doglie essa ha partorito; prima che venissero le sofferenze ha dato alla luce un bambino maschio.’ Chi ha mai udito una cosa simile? Si farà produrre la terra in un solo giorno? O può una nazione nascere in un solo istante? Ma così dice il Signore: ‘Ecco, stenderò la pace come un fiume, ed anche la gloria dei Gentili sarà simile ad un torrente che scorre. Come uno che sua madre conforta, così io conforterò voi. E sarete confortati anche in Gerusalemme. E quando vedrete queste cose il vostro cuore gioirà.’”   137:6.2 (1532.4) When Jesus stood up, the ruler of the synagogue handed him the Scripture roll, and he read from the Prophet Isaiah: “Thus says the Lord: ‘The heaven is my throne, and the earth is my footstool. Where is the house that you built for me? And where is the place of my dwelling? All these things have my hands made,’ says the Lord. ‘But to this man will I look, even to him who is poor and of a contrite spirit, and who trembles at my word.’ Hear the word of the Lord, you who tremble and fear: ‘Your brethren hated you and cast you out for my name’s sake.’ But let the Lord be glorified. He shall appear to you in joy, and all others shall be ashamed. A voice from the city, a voice from the temple, a voice from the Lord says: ‘Before she travailed, she brought forth; before her pain came, she was delivered of a man child.’ Who has heard such a thing? Shall the earth be made to bring forth in one day? Or can a nation be born at once? But thus says the Lord: ‘Behold I will extend peace like a river, and the glory of even the gentiles shall be like a flowing stream. As one whom his mother comforts, so will I comfort you. And you shall be comforted even in Jerusalem. And when you see these things, your heart shall rejoice.’”
137:6.3 (1533.1) Quando ebbe terminato questa lettura, Gesù restituì il rotolo al conservatore dello stesso. Prima di sedersi disse semplicemente: “Siate pazienti e vedrete la gloria di Dio; sarà così anche per tutti coloro che resteranno con me e che impareranno in tal modo a fare la volontà di mio Padre che è nei cieli.” La gente ritornò alle proprie case chiedendosi quale fosse il significato di tutto ciò.   137:6.3 (1533.1) When he had finished this reading, Jesus handed the roll back to its keeper. Before sitting down, he simply said: “Be patient and you shall see the glory of God; even so shall it be with all those who tarry with me and thus learn to do the will of my Father who is in heaven.” And the people went to their homes, wondering what was the meaning of all this.
137:6.4 (1533.2) Quel pomeriggio Gesù e i suoi apostoli, con Giacomo e Giuda, salirono su un battello e scesero lungo la riva per un breve tratto e poi gettarono l’ancora mentre egli parlava loro del regno futuro. Ed essi lo capirono di più rispetto alla sera di giovedì.   137:6.4 (1533.2) That afternoon Jesus and his apostles, with James and Jude, entered a boat and pulled down the shore a little way, where they anchored while he talked to them about the coming kingdom. And they understood more than they had on Thursday night.
137:6.5 (1533.3) Gesù ordinò loro di riprendere i normali impegni di lavoro fino a quando “giunge l’ora del regno”. E per incoraggiarli diede loro l’esempio ritornando regolarmente a lavorare nel cantiere navale. Spiegando loro che dovevano dedicare tre ore ogni sera allo studio e alla preparazione del loro lavoro futuro, Gesù aggiunse: “Resteremo tutti qui intorno fino a quando mio Padre mi ordinerà di chiamarvi. Ciascuno di voi deve tornare ora al suo lavoro abituale proprio come se niente fosse accaduto. Non raccontate nulla di me a nessuno e ricordatevi che il mio regno non verrà con frastuoni ed incantesimi, ma dovrà piuttosto venire attraverso il grande cambiamento che mio Padre avrà operato nel vostro cuore e nel cuore di coloro che saranno chiamati ad unirsi a voi nei consigli del regno. Voi siete ora miei amici; io ho fiducia in voi e vi voglio bene; diverrete presto miei associati personali. Siate pazienti, siate garbati. Siate sempre obbedienti alla volontà del Padre. Preparatevi alla chiamata del regno. Mentre proverete grande gioia nel servizio di mio Padre, preparatevi anche per le difficoltà, perché vi avverto che sarà soltanto attraverso grandi tribolazioni che molti entreranno nel regno. Ma per coloro che avranno trovato il regno, la loro gioia sarà completa e saranno chiamati i beati di tutta la terra. Ma non nutrite false speranze; il mondo esiterà alle mie parole. Anche voi, amici miei, non comprendete pienamente ciò che sto svelando alle vostre menti confuse. Statene certi; noi lavoreremo per una generazione di cercatori di segni. Essi esigeranno il compimento di prodigi come prova che io sono inviato da mio Padre, e saranno lenti a riconoscere nella rivelazione dell’amore di mio Padre le credenziali della mia missione.”   137:6.5 (1533.3) Jesus instructed them to take up their regular duties until “the hour of the kingdom comes.” And to encourage them, he set an example by going back regularly to work in the boatshop. In explaining that they should spend three hours every evening in study and preparation for their future work, Jesus further said: “We will all remain hereabout until the Father bids me call you. Each of you must now return to his accustomed work just as if nothing had happened. Tell no man about me and remember that my kingdom is not to come with noise and glamor, but rather must it come through the great change which my Father will have wrought in your hearts and in the hearts of those who shall be called to join you in the councils of the kingdom. You are now my friends; I trust you and I love you; you are soon to become my personal associates. Be patient, be gentle. Be ever obedient to the Father’s will. Make yourselves ready for the call of the kingdom. While you will experience great joy in the service of my Father, you should also be prepared for trouble, for I warn you that it will be only through much tribulation that many will enter the kingdom. But those who have found the kingdom, their joy will be full, and they shall be called the blest of all the earth. But do not entertain false hope; the world will stumble at my words. Even you, my friends, do not fully perceive what I am unfolding to your confused minds. Make no mistake; we go forth to labor for a generation of sign seekers. They will demand wonder-working as the proof that I am sent by my Father, and they will be slow to recognize in the revelation of my Father’s love the credentials of my mission.”
137:6.6 (1533.4) Quella sera, quando furono tornati a terra e prima di separarsi, Gesù, stando vicino alla riva, pregò: “Padre mio, ti ringrazio per questi piccoli che, nonostante i loro dubbi, già credono. Per amore loro ho messo me stesso da parte per fare la tua volontà. Possano essi ora imparare ad essere uno, come noi siamo uno.”   137:6.6 (1533.4) That evening, when they had returned to the land, before they went their way, Jesus, standing by the water’s edge, prayed: “My Father, I thank you for these little ones who, in spite of their doubts, even now believe. And for their sakes have I set myself apart to do your will. And now may they learn to be one, even as we are one.”
7. I quattro mesi di preparazione ^top   7. Four Months of Training ^top
137:7.1 (1533.5) Per quattro lunghi mesi — marzo, aprile, maggio e giugno — proseguì questo periodo di attesa. Gesù tenne più di cento lunghe ed intense, seppur vivaci e gioiose, riunioni con questi sei associati e suo fratello Giacomo. A causa di una malattia nella sua famiglia Giuda fu raramente in grado di assistere a queste sedute. Giacomo, il fratello di Gesù, non perse fiducia in lui, ma durante questi mesi di attesa e d’inazione Maria quasi disperò di suo figlio. La sua fede, elevata a grandi altezze a Cana, scese ora a nuovi bassi livelli. Essa poteva soltanto ritornare alla sua esclamazione così spesso ripetuta: “Non riesco a capirlo. Non riesco a comprendere che cosa significhi tutto ciò.” Ma la moglie di Giacomo contribuì molto a sostenere il coraggio di Maria.   137:7.1 (1533.5) For four long months—March, April, May, and June—this tarrying time continued; Jesus held over one hundred long and earnest, though cheerful and joyous, sessions with these six associates and his own brother James. Owing to sickness in his family, Jude seldom was able to attend these classes. James, Jesus’ brother, did not lose faith in him, but during these months of delay and inaction Mary nearly despaired of her son. Her faith, raised to such heights at Cana, now sank to new low levels. She could only fall back on her so oft-repeated exclamation: “I cannot understand him. I cannot figure out what it all means.” But James’s wife did much to bolster Mary’s courage.
137:7.2 (1534.1) Durante questi quattro mesi i sette credenti, uno dei quali era suo fratello di sangue, fecero maggior conoscenza con Gesù; essi si abituarono all’idea di vivere con questo Dio-uomo. Sebbene lo chiamassero Rabbi, essi stavano imparando a non avere timore di lui. Gesù possedeva quell’ineguagliabile grazia di personalità che gli permetteva di vivere tra di loro senza che fossero intimiditi dalla sua divinità. Essi trovavano veramente facile essere “amici di Dio”, di Dio incarnato nelle sembianze della carne mortale. Questo periodo d’attesa mise a dura prova l’intero gruppo di credenti. Non accadde nulla, assolutamente nulla, di miracoloso. Giorno dopo giorno essi si dedicavano al loro lavoro abituale, mentre sera dopo sera si sedevano ai piedi di Gesù. Ed erano tenuti uniti dalla sua impareggiabile personalità e dalle parole gentili che rivolgeva loro sera dopo sera.   137:7.2 (1534.1) Throughout these four months these seven believers, one his own brother in the flesh, were getting acquainted with Jesus; they were getting used to the idea of living with this God-man. Though they called him Rabbi, they were learning not to be afraid of him. Jesus possessed that matchless grace of personality which enabled him so to live among them that they were not dismayed by his divinity. They found it really easy to be “friends with God,” God incarnate in the likeness of mortal flesh. This time of waiting severely tested the entire group of believers. Nothing, absolutely nothing, miraculous happened. Day by day they went about their ordinary work, while night after night they sat at Jesus’ feet. And they were held together by his matchless personality and by the gracious words which he spoke to them evening upon evening.
137:7.3 (1534.2) Questo periodo d’attesa e d’insegnamento fu specialmente duro per Simon Pietro. Egli cercò ripetutamente di persuadere Gesù a lanciarsi nella predicazione del regno in Galilea mentre Giovanni continuava a predicare in Giudea. Ma la risposta di Gesù a Pietro era sempre: “Sii paziente, Simone. Progredisci. Nessuno di noi sarà troppo pronto quando il Padre chiamerà.” E Andrea calmava Pietro di tanto in tanto con i suoi consigli più moderati e filosofici. Andrea era terribilmente impressionato dalla naturalezza umana di Gesù. Egli non si stancava mai di contemplare come una persona che poteva vivere così vicino a Dio poteva avere tanta amicizia e considerazione per degli uomini.   137:7.3 (1534.2) This period of waiting and teaching was especially hard on Simon Peter. He repeatedly sought to persuade Jesus to launch forth with the preaching of the kingdom in Galilee while John continued to preach in Judea. But Jesus’ reply to Peter ever was: “Be patient, Simon. Make progress. We shall be none too ready when the Father calls.” And Andrew would calm Peter now and then with his more seasoned and philosophic counsel. Andrew was tremendously impressed with the human naturalness of Jesus. He never grew weary of contemplating how one who could live so near God could be so friendly and considerate of men.
137:7.4 (1534.3) Durante tutto questo periodo Gesù parlò nella sinagoga soltanto due volte. Verso la fine di queste numerose settimane di attesa i commenti sul suo battesimo e sul vino di Cana avevano cominciato a placarsi. E Gesù vegliò a che non accadessero più apparenti miracoli durante questo periodo. Ma anche mentre vivevano così tranquillamente a Betsaida, le voci delle strane attività di Gesù erano state riportate ad Erode Antipa, che a sua volta mandò delle spie per accertare di che cosa si trattasse. Ma Erode era più preoccupato dalla predicazione di Giovanni. Egli decise di non molestare Gesù, la cui opera proseguì così tranquillamente a Cafarnao.   137:7.4 (1534.3) Throughout this entire period Jesus spoke in the synagogue but twice. By the end of these many weeks of waiting the reports about his baptism and the wine of Cana had begun to quiet down. And Jesus saw to it that no more apparent miracles happened during this time. But even though they lived so quietly at Bethsaida, reports of the strange doings of Jesus had been carried to Herod Antipas, who in turn sent spies to ascertain what he was about. But Herod was more concerned about the preaching of John. He decided not to molest Jesus, whose work continued along so quietly at Capernaum.
137:7.5 (1534.4) In questo tempo di attesa Gesù si sforzò d’insegnare ai suoi associati quale doveva essere il loro atteggiamento verso i vari gruppi religiosi ed i partiti politici della Palestina. Le parole di Gesù erano sempre: “Noi cerchiamo di conquistarli tutti, ma non apparteniamo a nessuno di loro.”   137:7.5 (1534.4) In this time of waiting Jesus endeavored to teach his associates what their attitude should be toward the various religious groups and the political parties of Palestine. Jesus’ words always were, “We are seeking to win all of them, but we are not of any of them.”
137:7.6 (1534.5) Gli Scribi ed i rabbini, nel loro insieme, erano chiamati Farisei. Essi stessi si denominavano gli “associati”. Sotto molti aspetti essi rappresentavano il gruppo progressista tra gli Ebrei, avendo adottato numerosi insegnamenti non certamente trovati nelle Scritture ebraiche, quali la credenza nella risurrezione dei morti, una dottrina menzionata soltanto da Daniele, uno degli ultimi profeti.   137:7.6 (1534.5) The scribes and rabbis, taken together, were called Pharisees. They referred to themselves as the “associates.” In many ways they were the progressive group among the Jews, having adopted many teachings not clearly found in the Hebrew scriptures, such as belief in the resurrection of the dead, a doctrine only mentioned by a later prophet, Daniel.
137:7.7 (1534.6) Il gruppo dei Sadducei era composto dal clero e da alcuni ricchi Ebrei. Essi non erano così pignoli per i dettagli nell’applicazione della legge. I Farisei e i Sadducei erano in realtà dei partiti religiosi piuttosto che delle sette.   137:7.7 (1534.6) The Sadducees consisted of the priesthood and certain wealthy Jews. They were not such sticklers for the details of law enforcement. The Pharisees and Sadducees were really religious parties, rather than sects.
137:7.8 (1534.7) Gli Esseni erano una vera setta religiosa, che prese origine durante la rivolta dei Maccabei. I loro requisiti erano, sotto certi aspetti, più severi di quelli dei Farisei. Essi avevano adottato numerose credenze e pratiche persiane, vivevano come una confraternita in monasteri, astenendosi dal matrimonio ed avendo tutto in comune. Essi erano specializzati negli insegnamenti concernenti gli angeli.   137:7.8 (1534.7) The Essenes were a true religious sect, originating during the Maccabean revolt, whose requirements were in some respects more exacting than those of the Pharisees. They had adopted many Persian beliefs and practices, lived as a brotherhood in monasteries, refrained from marriage, and had all things in common. They specialized in teachings about angels.
137:7.9 (1535.1) Gli Zeloti erano un gruppo di ardenti patrioti ebrei. Essi sostenevano che qualsiasi metodo era giustificato nella lotta per sfuggire alla schiavitù del giogo romano.   137:7.9 (1535.1) The Zealots were a group of intense Jewish patriots. They advocated that any and all methods were justified in the struggle to escape the bondage of the Roman yoke.
137:7.10 (1535.2) Gli Erodiani erano un partito puramente politico che propugnava l’emancipazione dal governo diretto dei Romani mediante la restaurazione della dinastia di Erode.   137:7.10 (1535.2) The Herodians were a purely political party that advocated emancipation from the direct Roman rule by a restoration of the Herodian dynasty.
137:7.11 (1535.3) Al centro stesso della Palestina vivevano i Samaritani, con i quali “gli Ebrei non avevano alcun rapporto”, benché avessero molti punti di vista simili agli insegnamenti degli Ebrei.   137:7.11 (1535.3) In the very midst of Palestine there lived the Samaritans, with whom “the Jews had no dealings,” notwithstanding that they held many views similar to the Jewish teachings.
137:7.12 (1535.4) Tutti questi partiti e sette, compresa la piccola confraternita nazirea, credevano nella venuta, prima o dopo, del Messia. Essi si aspettavano tutti un liberatore nazionale. Ma Gesù fu molto esplicito nel chiarire che lui ed i suoi discepoli non si sarebbero alleati ad alcuna di queste scuole di pensiero o d’azione. Il Figlio dell’Uomo non doveva essere né un Nazireo né un Esseno.   137:7.12 (1535.4) All of these parties and sects, including the smaller Nazarite brotherhood, believed in the sometime coming of the Messiah. They all looked for a national deliverer. But Jesus was very positive in making it clear that he and his disciples would not become allied to any of these schools of thought or practice. The Son of Man was to be neither a Nazarite nor an Essene.
137:7.13 (1535.5) Sebbene Gesù avesse ordinato più tardi che gli apostoli andassero, come aveva fatto Giovanni, a predicare il vangelo e ad istruire i credenti, egli poneva l’accento sulla proclamazione della “buona novella del regno dei cieli”. Egli ripeteva instancabilmente ai suoi associati che dovevano “manifestare amore, compassione e simpatia”. Insegnò presto ai suoi seguaci che il regno dei cieli era un’esperienza spirituale concernente l’intronizzazione di Dio nel cuore degli uomini.   137:7.13 (1535.5) While Jesus later directed that the apostles should go forth, as John had, preaching the gospel and instructing believers, he laid emphasis on the proclamation of the “good tidings of the kingdom of heaven.” He unfailingly impressed upon his associates that they must “show forth love, compassion, and sympathy.” He early taught his followers that the kingdom of heaven was a spiritual experience having to do with the enthronement of God in the hearts of men.
137:7.14 (1535.6) Mentre attendevano in questo modo prima d’imbarcarsi nella loro predicazione pubblica attiva, Gesù ed i suoi sette compagni passarono due sere per settimana alla sinagoga nello studio delle Scritture ebraiche. Anni più tardi, dopo dei periodi d’intenso lavoro pubblico, gli apostoli si ricordarono di questi quattro mesi come tra i più preziosi e proficui di tutta la loro associazione con il Maestro. Gesù insegnò a questi uomini tutto quello che potevano assimilare. Egli non commise l’errore d’istruirli eccessivamente. Non provocò confusione presentando delle verità troppo al di là della loro capacità di comprensione.   137:7.14 (1535.6) As they thus tarried before embarking on their active public preaching, Jesus and the seven spent two evenings each week at the synagogue in the study of the Hebrew scriptures. In later years after seasons of intense public work, the apostles looked back upon these four months as the most precious and profitable of all their association with the Master. Jesus taught these men all they could assimilate. He did not make the mistake of overteaching them. He did not precipitate confusion by the presentation of truth too far beyond their capacity to comprehend.
8. Il sermone sul regno ^top   8. Sermon on the Kingdom ^top
137:8.1 (1535.7) Sabato 22 giugno, poco prima che partissero per il loro primo giro di predicazione e circa dieci giorni dopo l’imprigionamento di Giovanni, Gesù occupò il pulpito della sinagoga per la seconda volta dopo che aveva condotto i suoi apostoli a Cafarnao.   137:8.1 (1535.7) On Sabbath, June 22, shortly before they went out on their first preaching tour and about ten days after John’s imprisonment, Jesus occupied the synagogue pulpit for the second time since bringing his apostles to Capernaum.
137:8.2 (1535.8) Qualche giorno prima della predicazione di questo sermone su “Il Regno”, mentre Gesù lavorava al cantiere navale, Pietro portò la notizia dell’arresto di Giovanni. Gesù depose ancora una volta i suoi attrezzi, si tolse il grembiule e disse a Pietro: “L’ora del Padre è giunta. Prepariamoci a proclamare il vangelo del regno.”   137:8.2 (1535.8) A few days before the preaching of this sermon on “The Kingdom,” as Jesus was at work in the boatshop, Peter brought him the news of John’s arrest. Jesus laid down his tools once more, removed his apron, and said to Peter: “The Father’s hour has come. Let us make ready to proclaim the gospel of the kingdom.”
137:8.3 (1535.9) Gesù fece il suo ultimo lavoro al banco di carpentiere questo martedì 18 giugno dell’anno 26 d.C. Pietro si precipitò fuori del laboratorio e a metà del pomeriggio aveva già riunito tutti i suoi compagni, e lasciatili in un boschetto vicino alla riva andò in cerca di Gesù. Ma egli non riuscì a trovarlo, perché il Maestro era andato in un altro boschetto a pregare. Essi non lo videro che a tarda sera quando ritornò a casa di Zebedeo e chiese del cibo. Il giorno dopo egli mandò suo fratello Giacomo a chiedere il privilegio di parlare nella sinagoga il sabato seguente. Ed il capo della sinagoga fu molto contento che Gesù volesse condurre di nuovo il servizio.   137:8.3 (1535.9) Jesus did his last work at the carpenter bench on this Tuesday, June 18, a.d. 26. Peter rushed out of the shop and by midafternoon had rounded up all of his associates, and leaving them in a grove by the shore, he went in quest of Jesus. But he could not find him, for the Master had gone to a different grove to pray. And they did not see him until late that evening when he returned to Zebedee’s house and asked for food. The next day he sent his brother James to ask for the privilege of speaking in the synagogue the coming Sabbath day. And the ruler of the synagogue was much pleased that Jesus was again willing to conduct the service.
137:8.4 (1536.1) Prima che Gesù predicasse questo memorabile sermone sul regno di Dio, il primo sforzo manifesto della sua carriera pubblica, lesse dalle Scritture questi passaggi: “Voi sarete per me un regno di sacerdoti, un popolo santo. Yahweh è il nostro giudice, Yahweh è il nostro legislatore, Yahweh è il nostro re; egli ci salverà. Yahweh è il mio re ed il mio Dio. Egli è un grande re che regna su tutta la terra. L’amore e la bontà sono su Israele in questo regno. Benedetta sia la gloria del Signore perché egli è il nostro Re.”   137:8.4 (1536.1) Before Jesus preached this memorable sermon on the kingdom of God, the first pretentious effort of his public career, he read from the Scriptures these passages: “You shall be to me a kingdom of priests, a holy people. Yahweh is our judge, Yahweh is our lawgiver, Yahweh is our king; he will save us. Yahweh is my king and my God. He is a great king over all the earth. Loving-kindness is upon Israel in this kingdom. Blessed be the glory of the Lord for he is our King.”
137:8.5 (1536.2) Quando ebbe finito di leggere, Gesù disse:   137:8.5 (1536.2) When he had finished reading, Jesus said:
137:8.6 (1536.3) “Io sono venuto a proclamare l’instaurazione del regno del Padre. E questo regno includerà le anime adoratrici degli Ebrei e dei Gentili, dei ricchi e dei poveri, degli uomini liberi e degli schiavi, perché mio Padre non fa eccezione di persone; il suo amore e la sua misericordia sono su tutti.   137:8.6 (1536.3) “I have come to proclaim the establishment of the Father’s kingdom. And this kingdom shall include the worshiping souls of Jew and gentile, rich and poor, free and bond, for my Father is no respecter of persons; his love and his mercy are over all.
137:8.7 (1536.4) “Il Padre che è nei cieli manda il suo spirito ad abitare la mente degli uomini, e quando io avrò terminato la mia opera sulla terra lo Spirito della Verità sarà sparso su tutta l’umanità. E lo spirito di mio Padre e lo Spirito della Verità vi stabiliranno nel regno futuro di comprensione spirituale e di rettitudine divina. Il mio regno non è di questo mondo. Il Figlio dell’Uomo non condurrà degli eserciti in battaglia per l’instaurazione di un trono di potere o di un regno di gloria terrena. Quando il mio regno sarà venuto, voi conoscerete il Figlio dell’Uomo come il Principe della Pace, come la rivelazione del Padre eterno. I figli di questo mondo lottano per l’instaurazione e l’ampliamento dei regni di questo mondo, ma i miei discepoli entreranno nel regno dei cieli grazie alle loro decisioni morali e alle loro vittorie spirituali; e quando vi entreranno, troveranno gioia, rettitudine e vita eterna.   137:8.7 (1536.4) “The Father in heaven sends his spirit to indwell the minds of men, and when I shall have finished my work on earth, likewise shall the Spirit of Truth be poured out upon all flesh. And the spirit of my Father and the Spirit of Truth shall establish you in the coming kingdom of spiritual understanding and divine righteousness. My kingdom is not of this world. The Son of Man will not lead forth armies in battle for the establishment of a throne of power or a kingdom of worldly glory. When my kingdom shall have come, you shall know the Son of Man as the Prince of Peace, the revelation of the everlasting Father. The children of this world fight for the establishment and enlargement of the kingdoms of this world, but my disciples shall enter the kingdom of heaven by their moral decisions and by their spirit victories; and when they once enter therein, they shall find joy, righteousness, and eternal life.
137:8.8 (1536.5) “Coloro che cercano in primo luogo di entrare nel regno, sforzandosi così di acquisire una nobiltà di carattere simile a quella di mio Padre, possederanno subito tutto quello di cui hanno bisogno. Ma io vi dico in tutta sincerità: a meno che non cerchiate di entrare nel regno con la fede e la fiducia di un bambino, non vi sarete ammessi in alcun modo.   137:8.8 (1536.5) “Those who first seek to enter the kingdom, thus beginning to strive for a nobility of character like that of my Father, shall presently possess all else that is needful. But I say to you in all sincerity: Unless you seek entrance into the kingdom with the faith and trusting dependence of a little child, you shall in no wise gain admission.
137:8.9 (1536.6) “Non lasciatevi ingannare da coloro che vengono a dirvi il regno è qui o il regno è là, perché il regno di mio Padre non concerne cose visibili e materiali. Questo regno è già ora tra di voi, perché dove lo spirito di Dio istruisce e guida l’anima dell’uomo, là è in realtà il regno dei cieli. E questo regno di Dio è rettitudine, pace e gioia nello Spirito Santo.   137:8.9 (1536.6) “Be not deceived by those who come saying here is the kingdom or there is the kingdom, for my Father’s kingdom concerns not things visible and material. And this kingdom is even now among you, for where the spirit of God teaches and leads the soul of man, there in reality is the kingdom of heaven. And this kingdom of God is righteousness, peace, and joy in the Holy Spirit.
137:8.10 (1536.7) “Giovanni vi ha in verità battezzati nel segno del pentimento e per la remissione dei vostri peccati, ma quando entrerete nel regno dei cieli sarete battezzati con lo Spirito Santo.   137:8.10 (1536.7) “John did indeed baptize you in token of repentance and for the remission of your sins, but when you enter the heavenly kingdom, you will be baptized with the Holy Spirit.
137:8.11 (1536.8) “Nel regno di mio Padre non vi saranno né Ebrei né Gentili, ma solo coloro che cercano la perfezione attraverso il servizio, perché io dichiaro che colui che vuol essere grande nel regno di mio Padre deve prima divenire il servitore di tutti. Se siete disposti a servire i vostri simili, sederete con me nel mio regno, come io, servendo nelle sembianze della creatura, sederò presto con mio Padre nel suo regno.   137:8.11 (1536.8) “In my Father’s kingdom there shall be neither Jew nor gentile, only those who seek perfection through service, for I declare that he who would be great in my Father’s kingdom must first become server of all. If you are willing to serve your fellows, you shall sit down with me in my kingdom, even as, by serving in the similitude of the creature, I shall presently sit down with my Father in his kingdom.
137:8.12 (1536.9) “Questo nuovo regno è simile ad un seme che cresce nella terra buona di un campo. Esso non ottiene il frutto maturo rapidamente. C’è un intervallo tra l’instaurazione del regno nell’anima dell’uomo ed il momento in cui il regno matura nel frutto completo della rettitudine perpetua e della salvezza eterna.   137:8.12 (1536.9) “This new kingdom is like a seed growing in the good soil of a field. It does not attain full fruit quickly. There is an interval of time between the establishment of the kingdom in the soul of man and that hour when the kingdom ripens into the full fruit of everlasting righteousness and eternal salvation.
137:8.13 (1536.10) “E questo regno che io vi proclamo non è un regno di potenza e di abbondanza. Il regno dei cieli non è questione di cibo e di bevanda, ma piuttosto una vita di rettitudine progressiva e di gioia crescente nel compiere il servizio di mio Padre che è nei cieli. Perché il Padre non ha forse detto dei suoi figli del mondo: ‘È mia volontà che essi siano alla fine perfetti, così come io sono perfetto.’   137:8.13 (1536.10) “And this kingdom which I declare to you is not a reign of power and plenty. The kingdom of heaven is not a matter of meat and drink but rather a life of progressive righteousness and increasing joy in the perfecting service of my Father who is in heaven. For has not the Father said of his children of the world, ‘It is my will that they should eventually be perfect, even as I am perfect.’
137:8.14 (1537.1) “Io sono venuto a predicare la lieta novella del regno. Non sono venuto ad accrescere i pesanti fardelli di coloro che vorrebbero entrare in questo regno. Io proclamo la via nuova e migliore, e coloro che sono capaci di entrare nel regno futuro godranno del riposo divino. E qualunque sia per voi il costo in beni materiali, qualunque sia il prezzo che dovrete pagare per entrare nel regno dei cieli, voi riceverete molto di più in gioia ed in progresso spirituale in questo mondo e la vita eterna nell’era futura.   137:8.14 (1537.1) “I have come to preach the glad tidings of the kingdom. I have not come to add to the heavy burdens of those who would enter this kingdom. I proclaim the new and better way, and those who are able to enter the coming kingdom shall enjoy the divine rest. And whatever it shall cost you in the things of the world, no matter what price you may pay to enter the kingdom of heaven, you shall receive manyfold more of joy and spiritual progress in this world, and in the age to come eternal life.
137:8.15 (1537.2) “L’entrata nel regno del Padre non dipende né da eserciti in marcia, né dal capovolgimento di regni di questo mondo, né dallo spezzare il giogo della schiavitù. Il regno dei cieli è a portata di mano, e tutti coloro che vi entreranno vi troveranno abbondante libertà e gioiosa salvezza.   137:8.15 (1537.2) “Entrance into the Father’s kingdom waits not upon marching armies, upon overturned kingdoms of this world, nor upon the breaking of captive yokes. The kingdom of heaven is at hand, and all who enter therein shall find abundant liberty and joyous salvation.
137:8.16 (1537.3) “Questo regno è un dominio eterno. Coloro che entreranno nel regno ascenderanno fino a mio Padre; raggiungeranno certamente la destra della sua gloria in Paradiso. E tutti coloro che entreranno nel regno dei cieli diverranno figli di Dio e nell’era futura ascenderanno fino al Padre. Io non sono venuto a chiamare i pretesi giusti, ma i peccatori e tutti coloro che hanno fame e sete della rettitudine di perfezione divina.   137:8.16 (1537.3) “This kingdom is an everlasting dominion. Those who enter the kingdom shall ascend to my Father; they will certainly attain the right hand of his glory in Paradise. And all who enter the kingdom of heaven shall become the sons of God, and in the age to come so shall they ascend to the Father. And I have not come to call the would-be righteous but sinners and all who hunger and thirst for the righteousness of divine perfection.
137:8.17 (1537.4) “Giovanni è venuto a predicare il pentimento per prepararvi al regno; ora io vengo a proclamare la fede, il dono di Dio, come prezzo per entrare nel regno dei cieli. Se solo credete che mio Padre vi ama di un amore infinito, allora siete nel regno di Dio.”   137:8.17 (1537.4) “John came preaching repentance to prepare you for the kingdom; now have I come proclaiming faith, the gift of God, as the price of entrance into the kingdom of heaven. If you would but believe that my Father loves you with an infinite love, then you are in the kingdom of God.”
137:8.18 (1537.5) Dopo aver detto questo egli si sedette. Tutti coloro che l’ascoltarono furono stupiti per le sue parole. I suoi discepoli si meravigliarono. Ma il popolo non era preparato a ricevere la buona novella dalle labbra di questo Dio-uomo. Circa un terzo di quelli che l’ascoltarono credettero al messaggio, sebbene non l’avessero pienamente compreso; circa un terzo si preparò in cuor suo a respingere una tale concezione puramente spirituale del regno atteso, mentre il rimanente terzo non riuscì a cogliere il suo insegnamento, molti credevano veramente che egli “fosse fuori di sé”.   137:8.18 (1537.5) When he had thus spoken, he sat down. All who heard him were astonished at his words. His disciples marveled. But the people were not prepared to receive the good news from the lips of this God-man. About one third who heard him believed the message even though they could not fully comprehend it; about one third prepared in their hearts to reject such a purely spiritual concept of the expected kingdom, while the remaining one third could not grasp his teaching, many truly believing that he “was beside himself.”