Fascicolo 180   Paper 180
Il discorso di addio   The Farewell Discourse
180:0.1 (1944.1) DOPO aver cantato il Salmo alla conclusione dell’Ultima Cena, gli apostoli pensarono che Gesù intendesse ritornare immediatamente al campo, ma egli fece segno che si sedessero. Il Maestro disse:   180:0.1 (1944.1) AFTER singing the Psalm at the conclusion of the Last Supper, the apostles thought that Jesus intended to return immediately to the camp, but he indicated that they should sit down. Said the Master:
180:0.2 (1944.2) “Vi ricordate bene quando vi ho mandato in missione senza borsa né bisaccia e vi ho anche raccomandato di non portare con voi alcuna veste di ricambio. E vi ricorderete tutti che non vi è mancato nulla. Ma ora sono sopraggiunti tempi difficili. Voi non potrete più contare sulla buona volontà delle folle. D’ora in poi chi ha una borsa la porti con sé. Quando andrete nel mondo a proclamare questo vangelo, prendete tante provviste per il vostro mantenimento quante vi sembrerà più opportuno. Io sono venuto a portare la pace, ma essa non apparirà prima di un certo tempo.   180:0.2 (1944.2) “You well remember when I sent you forth without purse or wallet and even advised that you take with you no extra clothes. And you will all recall that you lacked nothing. But now have you come upon troublous times. No longer can you depend upon the good will of the multitudes. Henceforth, he who has a purse, let him take it with him. When you go out into the world to proclaim this gospel, make such provision for your support as seems best. I have come to bring peace, but it will not appear for a time.
180:0.3 (1944.3) “È giunta l’ora per il Figlio dell’Uomo di essere glorificato, ed il Padre sarà glorificato in me. Amici miei, io sarò con voi soltanto per poco. Presto mi cercherete, ma non mi troverete, perché sto andando in un luogo dove voi non potete in questo momento venire. Ma quando avrete terminato la vostra opera sulla terra come io ho ora terminato la mia, allora verrete da me, così come io mi preparo ora ad andare da mio Padre. Tra poco tempo vi lascerò, voi non mi vedrete più sulla terra, ma mi vedrete tutti nell’era futura quando ascenderete al regno che mio Padre mi ha dato.”   180:0.3 (1944.3) “The time has now come for the Son of Man to be glorified, and the Father shall be glorified in me. My friends, I am to be with you only a little longer. Soon you will seek for me, but you will not find me, for I am going to a place to which you cannot, at this time, come. But when you have finished your work on earth as I have now finished mine, you shall then come to me even as I now prepare to go to my Father. In just a short time I am going to leave you, you will see me no more on earth, but you shall all see me in the age to come when you ascend to the kingdom which my Father has given to me.”
1. Il nuovo comandamento ^top   1. The New Commandment ^top
180:1.1 (1944.4) Dopo pochi istanti di conversazione informale, Gesù si alzò e disse: “Quando vi ho rappresentato una parabola indicante come dovreste essere disposti a servirvi l’un l’altro, ho detto che desideravo darvi un nuovo comandamento; e vorrei farlo ora che sto per lasciarvi. Voi conoscete bene il comandamento che ordina di amarvi l’un l’altro; di amare il vostro prossimo come voi stessi. Ma io non sono pienamente soddisfatto nemmeno di questa devozione sincera da parte dei miei figli. Vorrei vedervi compiere degli atti d’amore ancora più grandi nel regno della fraternità dei credenti. E così vi do questo nuovo comandamento: che vi amiate l’un l’altro come io ho amato voi. E da ciò tutti gli uomini sapranno che siete miei discepoli, se vi amate così l’un l’altro.   180:1.1 (1944.4) After a few moments of informal conversation, Jesus stood up and said: “When I enacted for you a parable indicating how you should be willing to serve one another, I said that I desired to give you a new commandment; and I would do this now as I am about to leave you. You well know the commandment which directs that you love one another; that you love your neighbor even as yourself. But I am not wholly satisfied with even that sincere devotion on the part of my children. I would have you perform still greater acts of love in the kingdom of the believing brotherhood. And so I give you this new commandment: That you love one another even as I have loved you. And by this will all men know that you are my disciples if you thus love one another.
180:1.2 (1944.5) Dandovi questo nuovo comandamento, io non pongo alcun fardello nuovo sulle vostre anime; vi porto piuttosto una nuova gioia e vi do la possibilità di provare un nuovo piacere conoscendo le delizie dell’effusione dell’affetto del vostro cuore sui vostri simili. Io sto per provare la gioia suprema, pur soffrendo di afflizioni esteriori, nell’effusione del mio affetto su di voi e sui vostri simili mortali.   180:1.2 (1944.5) “When I give you this new commandment, I do not place any new burden upon your souls; rather do I bring you new joy and make it possible for you to experience new pleasure in knowing the delights of the bestowal of your heart’s affection upon your fellow men. I am about to experience the supreme joy, even though enduring outward sorrow, in the bestowal of my affection upon you and your fellow mortals.
180:1.3 (1944.6) “Quando v’invito ad amarvi l’un l’altro, così come io ho amato voi, vi presento la misura suprema del vero affetto, perché nessuno può avere un amore più grande di questo: di essere disposto a dare la sua vita per i suoi amici. Ed ora, voi siete miei amici e continuerete ad esserlo se siete disposti a fare ciò che vi ho insegnato. Voi mi avete chiamato Maestro, ma io non vi chiamo servi. Se solo vi amerete l’un l’altro come io amo voi, sarete miei amici ed io vi dirò sempre ciò che il Padre mi rivela.   180:1.3 (1944.6) “When I invite you to love one another, even as I have loved you, I hold up before you the supreme measure of true affection, for greater love can no man have than this: that he will lay down his life for his friends. And you are my friends; you will continue to be my friends if you are but willing to do what I have taught you. You have called me Master, but I do not call you servants. If you will only love one another as I am loving you, you shall be my friends, and I will ever speak to you of that which the Father reveals to me.
180:1.4 (1945.1) “Non soltanto voi avete scelto me, ma anch’io ho scelto voi, e vi ho ordinato di andare nel mondo a produrre i frutti del servizio amorevole verso i vostri simili, come io ho vissuto tra voi e vi ho rivelato il Padre. Il Padre ed io lavoreremo entrambi con voi, e voi sperimenterete la pienezza divina della gioia se solo obbedirete al mio comando di amarvi l’un l’altro così come io ho amato voi.”   180:1.4 (1945.1) “You have not merely chosen me, but I have also chosen you, and I have ordained you to go forth into the world to yield the fruit of loving service to your fellows even as I have lived among you and revealed the Father to you. The Father and I will both work with you, and you shall experience the divine fullness of joy if you will only obey my command to love one another, even as I have loved you.”
180:1.5 (1945.2) Se volete condividere la gioia del Maestro dovrete condividere il suo amore. E condividere il suo amore significa aver condiviso il suo servizio. Una tale esperienza d’amore non vi libera dalle difficoltà di questo mondo; essa non crea un mondo nuovo, ma con tutta certezza rende il vecchio mondo nuovo.   180:1.5 (1945.2) If you would share the Master’s joy, you must share his love. And to share his love means that you have shared his service. Such an experience of love does not deliver you from the difficulties of this world; it does not create a new world, but it most certainly does make the old world new.
180:1.6 (1945.3) Ricordatevi che è la fedeltà e non il sacrificio che Gesù chiede. La coscienza del sacrificio implica l’assenza di quell’affetto sincero che avrebbe fatto di un tale servizio amorevole una gioia suprema. L’idea del dovere significa che siete intenzionati a servire e quindi non provate la potente eccitazione di compiere il vostro servizio come un amico e per un amico. L’impulso dell’amicizia trascende ogni convinzione del dovere, ed il servizio di un amico per un amico non può mai essere qualificato un sacrificio. Il Maestro aveva insegnato agli apostoli che sono i figli di Dio. Egli li aveva chiamati fratelli, ed ora, prima di lasciarli, li chiama suoi amici.   180:1.6 (1945.3) Keep in mind: It is loyalty, not sacrifice, that Jesus demands. The consciousness of sacrifice implies the absence of that wholehearted affection which would have made such a loving service a supreme joy. The idea of duty signifies that you are servant-minded and hence are missing the mighty thrill of doing your service as a friend and for a friend. The impulse of friendship transcends all convictions of duty, and the service of a friend for a friend can never be called a sacrifice. The Master has taught the apostles that they are the sons of God. He has called them brethren, and now, before he leaves, he calls them his friends.
2. La vite ed i tralci ^top   2. The Vine and the Branches ^top
180:2.1 (1945.4) Poi Gesù si alzò di nuovo e continuò ad istruire i suoi apostoli: “Io sono la vera vite e mio Padre è il coltivatore. Io sono la vite e voi siete i tralci. Ed il Padre mi chiede solo che voi portiate molti frutti. La vite viene potata solo per accrescere la produttività dei suoi tralci. Ogni tralcio uscito da me che non porta frutto, il Padre lo taglierà. Ogni tralcio che porta frutto sarà purificato dal Padre affinché possa dare più frutti. Voi siete già purificati dalla parola che io ho pronunciato, ma dovete continuare ad essere puri. Voi dovete dimorare in me ed io in voi; il tralcio morirà se viene separato dalla vite. Come il tralcio non può portare frutti se non dimora nella vite, così voi non potete produrre i frutti del servizio amorevole se non dimorate in me. Ricordatevi: io sono la vera vite e voi siete i tralci viventi. Colui che vive in me, ed io in lui, porterà molti frutti dello spirito e sperimenterà la gioia suprema di produrre questa messe spirituale. Se voi manterrete questa connessione spirituale vivente con me, porterete frutti in abbondanza. Se voi dimorate in me e le mie parole vivono in voi, sarete capaci di comunicare liberamente con me, ed allora il mio spirito vivente potrà impregnarvi in modo tale che potrete chiedere qualunque cosa il mio spirito vuole, e fare tutto ciò con la certezza che il Padre accoglierà la nostra petizione. Il Padre è glorificato in questo: che la vite abbia molti tralci viventi e che ogni tralcio porti molti frutti. E quando il mondo vedrà questi tralci che portano frutti — i miei amici che si amano l’un l’altro così come io ho amato loro — tutti gli uomini sapranno che voi siete veramente miei discepoli.   180:2.1 (1945.4) Then Jesus stood up again and continued teaching his apostles: “I am the true vine, and my Father is the husbandman. I am the vine, and you are the branches. And the Father requires of me only that you shall bear much fruit. The vine is pruned only to increase the fruitfulness of its branches. Every branch coming out of me which bears no fruit, the Father will take away. Every branch which bears fruit, the Father will cleanse that it may bear more fruit. Already are you clean through the word I have spoken, but you must continue to be clean. You must abide in me, and I in you; the branch will die if it is separated from the vine. As the branch cannot bear fruit except it abides in the vine, so neither can you yield the fruits of loving service except you abide in me. Remember: I am the real vine, and you are the living branches. He who lives in me, and I in him, will bear much fruit of the spirit and experience the supreme joy of yielding this spiritual harvest. If you will maintain this living spiritual connection with me, you will bear abundant fruit. If you abide in me and my words live in you, you will be able to commune freely with me, and then can my living spirit so infuse you that you may ask whatsoever my spirit wills and do all this with the assurance that the Father will grant us our petition. Herein is the Father glorified: that the vine has many living branches, and that every branch bears much fruit. And when the world sees these fruit-bearing branches—my friends who love one another, even as I have loved them—all men will know that you are truly my disciples.
180:2.2 (1945.5) “Come il Padre ha amato me, così io ho amato voi. Vivete nel mio amore così come io vivo nell’amore del Padre. Se fate come vi ho insegnato, dimorerete nel mio amore così come io ho mantenuto la parola del Padre e dimoro eternamente nel suo amore.”   180:2.2 (1945.5) “As the Father has loved me, so have I loved you. Live in my love even as I live in the Father’s love. If you do as I have taught you, you shall abide in my love even as I have kept the Father’s word and evermore abide in his love.”
180:2.3 (1946.1) Gli Ebrei avevano insegnato da lungo tempo che il Messia sarebbe stato “un tralcio originato dalla vite” degli antenati di Davide, ed in commemorazione di questo antico insegnamento un grande emblema del grappolo attaccato alla vite decorava l’entrata del tempio di Erode. Tutti gli apostoli si ricordarono di queste cose mentre il Maestro parlava loro questa sera nella sala al piano superiore.   180:2.3 (1946.1) The Jews had long taught that the Messiah would be “a stem arising out of the vine” of David’s ancestors, and in commemoration of this olden teaching a large emblem of the grape and its attached vine decorated the entrance to Herod’s temple. The apostles all recalled these things while the Master talked to them this night in the upper chamber.
180:2.4 (1946.2) Ma grandi disagi seguirono più tardi all’errata interpretazione delle conclusioni del Maestro riguardo alla preghiera. Questi insegnamenti avrebbero comportato poca difficoltà se fossero state ricordate la sue parole esatte e se successivamente fossero state trascritte correttamente. Ma per come ne fu fatta la trascrizione, i credenti finirono per considerare la preghiera in nome di Gesù come una sorta di magia suprema, pensando che avrebbero ricevuto dal Padre qualunque cosa avessero chiesto. Per secoli anime oneste hanno continuato a far naufragare la loro fede contro questo scoglio. Quanto tempo ci vorrà al mondo dei credenti per comprendere che la preghiera non è un processo per ottenere ciò che si vuole, ma piuttosto un programma per seguire la via di Dio, un’esperienza per imparare a riconoscere e ad eseguire la volontà del Padre? È interamente vero che, quando la vostra volontà si è veramente allineata alla sua, voi potete chiedere qualunque cosa concepita da quell’unione di volontà, e ciò sarà accordato. E tale unione di volontà è effettuata da e attraverso Gesù, così come la vita della vite fluisce dentro e attraverso i tralci viventi.   180:2.4 (1946.2) But great sorrow later attended the misinterpretation of the Master’s inferences regarding prayer. There would have been little difficulty about these teachings if his exact words had been remembered and subsequently truthfully recorded. But as the record was made, believers eventually regarded prayer in Jesus’ name as a sort of supreme magic, thinking that they would receive from the Father anything they asked for. For centuries honest souls have continued to wreck their faith against this stumbling block. How long will it take the world of believers to understand that prayer is not a process of getting your way but rather a program of taking God’s way, an experience of learning how to recognize and execute the Father’s will? It is entirely true that, when your will has been truly aligned with his, you can ask anything conceived by that will-union, and it will be granted. And such a will-union is effected by and through Jesus even as the life of the vine flows into and through the living branches.
180:2.5 (1946.3) Quando esiste questa connessione vivente tra la divinità e l’umanità, se l’umanità prega in modo insensato ed ignorante per comodità egoiste e per compimenti vanitosi, può esservi soltanto una risposta divina: che vi sia una maggiore produzione di frutti dello spirito sugli steli dei tralci viventi. Quando il tralcio della vite è vivente, ci può essere soltanto una risposta a tutte le sue petizioni: maggiore produzione d’uva. Infatti, il tralcio esiste solo per portare frutti, per produrre uva, e non può fare nient’altro. Allo stesso modo il vero credente esiste solo allo scopo di portare i frutti dello spirito: amare l’uomo come lui è stato amato da Dio — amarci l’un l’altro, così come Gesù ha amato noi.   180:2.5 (1946.3) When there exists this living connection between divinity and humanity, if humanity should thoughtlessly and ignorantly pray for selfish ease and vainglorious accomplishments, there could be only one divine answer: more and increased bearing of the fruits of the spirit on the stems of the living branches. When the branch of the vine is alive, there can be only one answer to all its petitions: increased grape bearing. In fact, the branch exists only for, and can do nothing except, fruit bearing, yielding grapes. So does the true believer exist only for the purpose of bearing the fruits of the spirit: to love man as he himself has been loved by God—that we should love one another, even as Jesus has loved us.
180:2.6 (1946.4) E quando la mano della disciplina del Padre è stesa sulla vite, ciò viene fatto per amore, affinché i tralci possano portare molti frutti. Ed un coltivatore accorto taglia soltanto i tralci morti e sterili.   180:2.6 (1946.4) And when the Father’s hand of discipline is laid upon the vine, it is done in love, in order that the branches may bear much fruit. And a wise husbandman cuts away only the dead and fruitless branches.
180:2.7 (1946.5) Gesù ebbe grande difficoltà a portare i suoi stessi apostoli a riconoscere che la preghiera è una funzione dei credenti nati dallo spirito nel regno dominato dallo spirito.   180:2.7 (1946.5) Jesus had great difficulty in leading even his apostles to recognize that prayer is a function of spirit-born believers in the spirit-dominated kingdom.
3. L’inimicizia del mondo ^top   3. Enmity of the World ^top
180:3.1 (1946.6) Gli undici avevano appena cessato i loro commenti sul discorso della vite e dei tralci quando il Maestro, indicando che desiderava parlare loro ancora e sapendo che gli restava poco tempo, disse: “Quando vi avrò lasciati, non scoraggiatevi per l’inimicizia del mondo. Non abbattetevi nemmeno quando dei credenti codardi si rivolteranno contro di voi e si uniranno ai nemici del regno. Se il mondo vi odierà, non dimenticate che ha odiato me prima ancora di odiare voi. Se voi foste di questo mondo, allora il mondo amerebbe ciò che è suo, ma poiché non lo siete, il mondo rifiuta di amarvi. Voi siete in questo mondo, ma le vostre vite non saranno vissute alla maniera del mondo. Io vi ho scelti dal mondo per rappresentare lo spirito di un altro mondo presso questo stesso mondo da cui siete stati scelti. Ma ricordatevi sempre ciò che vi ho detto: il servo non è più grande del suo padrone. Se essi osano perseguitare me, perseguiteranno anche voi. Se le mie parole offendono i non credenti, anche le vostre parole offenderanno i malvagi. Ed essi vi faranno tutto ciò perché non credono né in me né in Colui che mi ha mandato; così voi subirete molte cose a causa del mio vangelo. Ma quando soffrirete queste tribolazioni, ricordatevi che anch’io ho sofferto prima di voi a causa di questo vangelo del regno dei cieli.   180:3.1 (1946.6) The eleven had scarcely ceased their discussions of the discourse on the vine and the branches when the Master, indicating that he was desirous of speaking to them further and knowing that his time was short, said: “When I have left you, be not discouraged by the enmity of the world. Be not downcast even when fainthearted believers turn against you and join hands with the enemies of the kingdom. If the world shall hate you, you should recall that it hated me even before it hated you. If you were of this world, then would the world love its own, but because you are not, the world refuses to love you. You are in this world, but your lives are not to be worldlike. I have chosen you out of the world to represent the spirit of another world even to this world from which you have been chosen. But always remember the words I have spoken to you: The servant is not greater than his master. If they dare to persecute me, they will also persecute you. If my words offend the unbelievers, so also will your words offend the ungodly. And all of this will they do to you because they believe not in me nor in Him who sent me; so will you suffer many things for the sake of my gospel. But when you endure these tribulations, you should recall that I also suffered before you for the sake of this gospel of the heavenly kingdom.
180:3.2 (1947.1) “Molti di coloro che vi assaliranno ignorano la luce del cielo, ma ciò non è vero per certuni che ora ci perseguitano. Se non avessimo insegnato loro la verità, essi potrebbero fare molte cose strane senza incorrere nella condanna, ma ora, poiché hanno conosciuto la luce ed hanno osato respingerla, non hanno alcuna scusa per il loro comportamento. Chi odia me odia mio Padre. Non può essere altrimenti; la luce che vi salverebbe se accettata, può solo condannarvi se coscientemente respinta. E che cosa ho fatto io a questi uomini perché mi odino con un astio così terribile? Nulla, se non offrire loro fratellanza sulla terra e salvezza in cielo. Ma non avete letto nella Scrittura il versetto: ‘Ed essi mi hanno odiato senza una causa’?   180:3.2 (1947.1) “Many of those who will assail you are ignorant of the light of heaven, but this is not true of some who now persecute us. If we had not taught them the truth, they might do many strange things without falling under condemnation, but now, since they have known the light and presumed to reject it, they have no excuse for their attitude. He who hates me hates my Father. It cannot be otherwise; the light which would save you if accepted can only condemn you if it is knowingly rejected. And what have I done to these men that they should hate me with such a terrible hatred? Nothing, save to offer them fellowship on earth and salvation in heaven. But have you not read in the Scripture the saying: ‘And they hated me without a cause’?
180:3.3 (1947.2) “Ma io non vi lascerò soli nel mondo. Molto presto, dopo che me ne sarò andato, vi manderò un aiutante spirituale. Avrete con voi uno che prenderà il mio posto tra di voi, uno che continuerà ad insegnarvi la via della verità, ed anche che vi consolerà.   180:3.3 (1947.2) “But I will not leave you alone in the world. Very soon, after I have gone, I will send you a spirit helper. You shall have with you one who will take my place among you, one who will continue to teach you the way of truth, who will even comfort you.
180:3.4 (1947.3) “Che il vostro cuore non sia turbato. Voi credete in Dio; continuate a credere anche in me. Benché io debba lasciarvi, non sarò lontano da voi. Vi ho già detto che nell’universo di mio Padre vi sono molti luoghi di sosta. Se ciò non fosse vero, non vi avrei ripetutamente parlato di essi. Io sto per tornare in questi mondi di luce, in queste stazioni nel cielo del Padre alle quali ascenderete un giorno. Da tali luoghi io sono venuto in questo mondo, ed ora è vicino il momento in cui dovrò tornare all’opera di mio Padre nelle sfere del cielo.   180:3.4 (1947.3) “Let not your hearts be troubled. You believe in God; continue to believe also in me. Even though I must leave you, I will not be far from you. I have already told you that in my Father’s universe there are many tarrying-places. If this were not true, I would not have repeatedly told you about them. I am going to return to these worlds of light, stations in the Father’s heaven to which you shall sometime ascend. From these places I came into this world, and the hour is now at hand when I must return to my Father’s work in the spheres on high.
180:3.5 (1947.4) “Se io vi precedo così nel regno celeste del Padre, vi manderò certamente a cercare affinché possiate essere con me nei luoghi che sono stati preparati per i figli mortali di Dio prima che questo mondo fosse. Anche se io devo lasciarvi, sarò presente con voi in spirito, e alla fine voi sarete con me in persona quando sarete ascesi a me nel mio universo, così come io sto per ascendere a mio Padre nel suo universo più grande. E ciò che vi ho detto è vero ed eterno, benché voi non possiate comprenderlo pienamente. Io vado dal Padre, e sebbene voi non possiate seguirmi ora, mi seguirete certamente nelle epoche future.”   180:3.5 (1947.4) “If I thus go before you into the Father’s heavenly kingdom, so will I surely send for you that you may be with me in the places that were prepared for the mortal sons of God before this world was. Even though I must leave you, I will be present with you in spirit, and eventually you shall be with me in person when you have ascended to me in my universe even as I am about to ascend to my Father in his greater universe. And what I have told you is true and everlasting, even though you may not fully comprehend it. I go to the Father, and though you cannot now follow me, you shall certainly follow me in the ages to come.”
180:3.6 (1947.5) Quando Gesù si sedette, Tommaso si alzò e disse: “Maestro, noi non sappiamo dove tu stai andando; quindi certamente non ne conosciamo la via. Ma ti seguiremo da questa sera stessa se ci mostrerai la via.”   180:3.6 (1947.5) When Jesus sat down, Thomas arose and said: “Master, we do not know where you are going; so of course we do not know the way. But we will follow you this very night if you will show us the way.”
180:3.7 (1947.6) Dopo aver ascoltato Tommaso, Gesù rispose: “Tommaso, io sono la via, la verità e la vita. Nessuno va al Padre se non attraverso me. Tutti coloro che trovano il Padre, prima trovano me. Se conoscete me, conoscete la via che porta al Padre. E voi mi conoscete, perché avete vissuto con me ed ora mi vedete.”   180:3.7 (1947.6) When Jesus heard Thomas, he answered: “Thomas, I am the way, the truth, and the life. No man goes to the Father except through me. All who find the Father, first find me. If you know me, you know the way to the Father. And you do know me, for you have lived with me and you now see me.”
180:3.8 (1947.7) Ma questo insegnamento era troppo profondo per molti degli apostoli, e specialmente per Filippo, il quale, dopo aver detto alcune parole a Natanaele, si alzò e disse: “Maestro. Mostraci il Padre, e tutto ciò che hai detto diverrà chiaro.”   180:3.8 (1947.7) But this teaching was too deep for many of the apostles, especially for Philip, who, after speaking a few words with Nathaniel, arose and said: “Master, show us the Father, and everything you have said will be made plain.”
180:3.9 (1947.8) E quando Filippo ebbe parlato, Gesù disse: “Filippo, sono stato così a lungo con te ed ancora non mi conosci? Dichiaro di nuovo che chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi allora dire: mostraci il Padre? Non credi che io sia nel Padre ed il Padre in me? Non ti ho insegnato che le parole che dico non sono parole mie ma le parole del Padre? Io parlo per il Padre e non da me stesso. Io sono in questo mondo per fare la volontà del Padre, e ciò ho fatto. Mio Padre dimora in me ed opera attraverso me. Credetemi quando dico che il Padre è in me e che io sono nel Padre, oppure credetemi per la vita stessa che ho vissuto — per le mie opere.”   180:3.9 (1947.8) And when Philip had spoken, Jesus said: “Philip, have I been so long with you and yet you do not even now know me? Again do I declare: He who has seen me has seen the Father. How can you then say, Show us the Father? Do you not believe that I am in the Father and the Father in me? Have I not taught you that the words which I speak are not my words but the words of the Father? I speak for the Father and not of myself. I am in this world to do the Father’s will, and that I have done. My Father abides in me and works through me. Believe me when I say that the Father is in me, and that I am in the Father, or else believe me for the sake of the very life I have lived—for the work’s sake.”
180:3.10 (1948.1) Mentre il Maestro si allontanava per rinfrescarsi con dell’acqua, gli undici si misero a discutere animatamente su questi insegnamenti, e Pietro si stava preparando a fare un lungo discorso quando Gesù ritornò e fece loro segno di sedersi.   180:3.10 (1948.1) As the Master went aside to refresh himself with water, the eleven engaged in a spirited discussion of these teachings, and Peter was beginning to deliver himself of an extended speech when Jesus returned and beckoned them to be seated.
4. L’aiutante promesso ^top   4. The Promised Helper ^top
180:4.1 (1948.2) Gesù continuò ad insegnare dicendo: “Quando sarò andato dal Padre, e dopo che egli avrà pienamente accettato l’opera che ho compiuto per voi sulla terra, e dopo che avrò ricevuto la sovranità finale sul mio stesso dominio, dirò a mio Padre: Avendo lasciato i miei figli da soli sulla terra, è conforme alla mia promessa inviare loro un nuovo maestro. E quando il Padre approverà, spargerò lo Spirito della Verità su tutta la carne. Lo Spirito di mio Padre è già nel vostro cuore, e quando verrà questo giorno avrete anche me con voi così come avete ora il Padre. Questo nuovo dono è lo spirito della verità vivente. I non credenti inizialmente non ascolteranno gli insegnamenti di questo spirito, ma i figli della luce lo accoglieranno tutti con gioia e con tutto il cuore. E voi conoscerete questo spirito quando verrà, così come avete conosciuto me, e riceverete questo dono nel vostro cuore, ed esso dimorerà in voi. Percepite dunque che io non sto per lasciarvi senza aiuto e senza guida. Non vi lascerò nella desolazione. Oggi posso essere con voi soltanto in persona. Nei tempi futuri sarò con voi e con tutti gli altri uomini che desiderano la mia presenza, ovunque siate e con ciascuno di voi simultaneamente. Non discernete che è meglio che io me ne vada; che vi lasci fisicamente in modo da poter essere meglio e più completamente con voi in spirito?   180:4.1 (1948.2) Jesus continued to teach, saying: “When I have gone to the Father, and after he has fully accepted the work I have done for you on earth, and after I have received the final sovereignty of my own domain, I shall say to my Father: Having left my children alone on earth, it is in accordance with my promise to send them another teacher. And when the Father shall approve, I will pour out the Spirit of Truth upon all flesh. Already is my Father’s spirit in your hearts, and when this day shall come, you will also have me with you even as you now have the Father. This new gift is the spirit of living truth. The unbelievers will not at first listen to the teachings of this spirit, but the sons of light will all receive him gladly and with a whole heart. And you shall know this spirit when he comes even as you have known me, and you will receive this gift in your hearts, and he will abide with you. You thus perceive that I am not going to leave you without help and guidance. I will not leave you desolate. Today I can be with you only in person. In the times to come I will be with you and all other men who desire my presence, wherever you may be, and with each of you at the same time. Do you not discern that it is better for me to go away; that I leave you in the flesh so that I may the better and the more fully be with you in the spirit?
180:4.2 (1948.3) “Tra poche ore il mondo non mi vedrà più, ma voi continuerete a conoscermi nel vostro cuore fino a quando vi manderò questo nuovo maestro, lo Spirito della Verità. Come ho vissuto con voi in persona, allora vivrò in voi; sarò uno con la vostra esperienza personale nel regno dello spirito. E quando avverrà questo, saprete sicuramente che io sono nel Padre, e che, mentre la vostra vita è celata con il Padre in me, anch’io sono in voi. Io ho amato il Padre ed ho osservato la sua parola; voi avete amato me ed osserverete la mia parola. Come mio Padre mi ha donato il suo spirito, così io vi darò il mio spirito. E questo Spirito della Verità che spargerò su di voi vi guiderà, vi consolerà e alla fine vi condurrà in tutta la verità.   180:4.2 (1948.3) “In just a few hours the world will see me no more; but you will continue to know me in your hearts even until I send you this new teacher, the Spirit of Truth. As I have lived with you in person, then shall I live in you; I shall be one with your personal experience in the spirit kingdom. And when this has come to pass, you shall surely know that I am in the Father, and that, while your life is hid with the Father in me, I am also in you. I have loved the Father and have kept his word; you have loved me, and you will keep my word. As my Father has given me of his spirit, so will I give you of my spirit. And this Spirit of Truth which I will bestow upon you shall guide and comfort you and shall eventually lead you into all truth.
180:4.3 (1948.4) “Vi dico queste cose mentre sono ancora con voi, affinché siate meglio preparati a sopportare le prove che sono oramai imminenti. E quando sorgerà questo nuovo giorno voi sarete abitati dal Figlio così come dal Padre. E questi doni del cielo agiranno sempre l’uno con l’altro, così come il Padre ed io abbiamo operato sulla terra e davanti ai vostri stessi occhi come una sola persona, il Figlio dell’Uomo. E questo spirito amico vi porterà a ricordare tutto ciò che vi ho insegnato.”   180:4.3 (1948.4) “I am telling you these things while I am still with you that you may be the better prepared to endure those trials which are even now right upon us. And when this new day comes, you will be indwelt by the Son as well as by the Father. And these gifts of heaven will ever work the one with the other even as the Father and I have wrought on earth and before your very eyes as one person, the Son of Man. And this spirit friend will bring to your remembrance everything I have taught you.”
180:4.4 (1948.5) Mentre il Maestro faceva una breve pausa, Giuda Alfeo si azzardò a porre una delle rare domande che lui o suo fratello avessero mai rivolte a Gesù in pubblico. Giuda disse: “Maestro, tu hai sempre vissuto tra di noi come un amico; come ti conosceremo quando non ti manifesterai più a noi se non tramite questo spirito? Se il mondo non ti vede, come saremo certi di te? Come ti mostrerai a noi?”   180:4.4 (1948.5) As the Master paused for a moment, Judas Alpheus made bold to ask one of the few questions which either he or his brother ever addressed to Jesus in public. Said Judas: “Master, you have always lived among us as a friend; how shall we know you when you no longer manifest yourself to us save by this spirit? If the world sees you not, how shall we be certain about you? How will you show yourself to us?”
180:4.5 (1949.1) Gesù guardò tutti loro, sorrise, e disse: “Miei piccoli figli, io me ne sto andando, ritorno da mio Padre. Tra poco non mi vedrete come adesso qui, in carne ed ossa. Molto presto vi manderò il mio spirito, esattamente simile a me, salvo che per questo corpo materiale. Questo nuovo istruttore è lo Spirito della Verità che vivrà con ciascuno di voi, nel vostro cuore, e così tutti i figli della luce saranno fatti uno e saranno attratti l’uno verso l’altro. Ed in questo stesso modo mio Padre ed io potremo vivere nell’anima di ciascuno di voi ed anche nel cuore di tutti gli altri uomini che ci amano e che rendono reale quell’amore nelle loro esperienze amandosi l’un l’altro, così come io ora amo voi.”   180:4.5 (1949.1) Jesus looked down upon them all, smiled, and said: “My little children, I am going away, going back to my Father. In a little while you will not see me as you do here, as flesh and blood. In a very short time I am going to send you my spirit, just like me except for this material body. This new teacher is the Spirit of Truth who will live with each one of you, in your hearts, and so will all the children of light be made one and be drawn toward one another. And in this very manner will my Father and I be able to live in the souls of each one of you and also in the hearts of all other men who love us and make that love real in their experiences by loving one another, even as I am now loving you.”
180:4.6 (1949.2) Giuda Alfeo non comprese pienamente ciò che disse il Maestro, ma afferrò la promessa del nuovo maestro, e dall’espressione del viso di Andrea egli percepì che la sua domanda aveva ricevuto una risposta soddisfacente.   180:4.6 (1949.2) Judas Alpheus did not fully understand what the Master said, but he grasped the promise of the new teacher, and from the expression on Andrew’s face, he perceived that his question had been satisfactorily answered.
5. Lo Spirito della Verità ^top   5. The Spirit of Truth ^top
180:5.1 (1949.3) Il nuovo aiutante che Gesù promise di mandare nel cuore dei credenti, di spargere su tutta la carne, è lo Spirito della Verità. Questo dono divino non è la lettera o la legge della verità, né è destinato a funzionare come forma o come espressione della verità. Il nuovo maestro è la convinzione della verità, la coscienza e l’assicurazione dei veri significati su livelli spirituali reali. E questo nuovo maestro è lo spirito della verità vivente e crescente, della verità che si espande, si rivela e si adatta.   180:5.1 (1949.3) The new helper which Jesus promised to send into the hearts of believers, to pour out upon all flesh, is the Spirit of Truth. This divine endowment is not the letter or law of truth, neither is it to function as the form or expression of truth. The new teacher is the conviction of truth, the consciousness and assurance of true meanings on real spirit levels. And this new teacher is the spirit of living and growing truth, expanding, unfolding, and adaptative truth.
180:5.2 (1949.4) La verità divina è una realtà vivente percepita dallo spirito. La verità esiste solo sui livelli spirituali elevati di realizzazione della divinità e di coscienza della comunione con Dio. Voi potete conoscere la verità e potete vivere la verità; potete sperimentare la crescita della verità nell’anima e godere la libertà della sua illuminazione nella mente, ma non potete imprigionare la verità in formule, codici, credo, o modelli intellettuali di condotta umana. Quando intraprendete la formulazione umana della verità divina, essa muore rapidamente. Il salvataggio postumo della verità imprigionata, anche nel migliore dei casi, può risolversi solo nella realizzazione di una forma particolare di saggezza glorificata intellettualizzata. La verità statica è una verità morta, e solo la verità morta può essere considerata una teoria. La verità vivente è dinamica e può godere solo di un’esistenza esperienziale nella mente umana.   180:5.2 (1949.4) Divine truth is a spirit-discerned and living reality. Truth exists only on high spiritual levels of the realization of divinity and the consciousness of communion with God. You can know the truth, and you can live the truth; you can experience the growth of truth in the soul and enjoy the liberty of its enlightenment in the mind, but you cannot imprison truth in formulas, codes, creeds, or intellectual patterns of human conduct. When you undertake the human formulation of divine truth, it speedily dies. The post-mortem salvage of imprisoned truth, even at best, can eventuate only in the realization of a peculiar form of intellectualized glorified wisdom. Static truth is dead truth, and only dead truth can be held as a theory. Living truth is dynamic and can enjoy only an experiential existence in the human mind.
180:5.3 (1949.5) L’intelligenza si sviluppa da un’esistenza materiale che è illuminata dalla presenza della mente cosmica. La saggezza comporta la coscienza della conoscenza elevata a nuovi livelli di significato e attivata dalla presenza della dotazione universale dell’aiuto della saggezza. La verità è un valore di realtà spirituale di cui fanno l’esperienza solo gli esseri dotati di spirito che funzionano sui livelli supermateriali di coscienza universale, e che, dopo la realizzazione della verità, permettono al suo spirito attivatore di vivere e di regnare nella loro anima.   180:5.3 (1949.5) Intelligence grows out of a material existence which is illuminated by the presence of the cosmic mind. Wisdom comprises the consciousness of knowledge elevated to new levels of meaning and activated by the presence of the universe endowment of the adjutant of wisdom. Truth is a spiritual reality value experienced only by spirit-endowed beings who function upon supermaterial levels of universe consciousness, and who, after the realization of truth, permit its spirit of activation to live and reign within their souls.
180:5.4 (1949.6) Il vero figlio dotato di percezione universale cerca lo Spirito della Verità vivente in ogni saggia affermazione. L’individuo che conosce Dio eleva costantemente la saggezza ai livelli della verità vivente di compimento divino; l’anima spiritualmente non progressiva trascina costantemente la verità vivente ai livelli sterili della saggezza e nel dominio di una semplice conoscenza esaltata.   180:5.4 (1949.6) The true child of universe insight looks for the living Spirit of Truth in every wise saying. The God-knowing individual is constantly elevating wisdom to the living-truth levels of divine attainment; the spiritually unprogressive soul is all the while dragging the living truth down to the dead levels of wisdom and to the domain of mere exalted knowledge.
180:5.5 (1949.7) La regola d’oro, quando è priva della percezione superumana dello Spirito della Verità, diviene niente di più che una regola di condotta altamente etica. La regola d’oro, quando è interpretata alla lettera, può diventare uno strumento di grande offesa verso i propri simili. Senza un discernimento spirituale della regola d’oro della saggezza, voi potete ragionare che, poiché desiderate che tutti gli uomini vi dicano la piena e franca verità della loro mente, voi dovreste perciò dire pienamente e francamente tutto ciò che pensate ai vostri simili. Una tale interpretazione non spirituale della regola d’oro può portare ad infelicità indicibili e a dispiaceri senza fine.   180:5.5 (1949.7) The golden rule, when divested of the superhuman insight of the Spirit of Truth, becomes nothing more than a rule of high ethical conduct. The golden rule, when literally interpreted, may become the instrument of great offense to one’s fellows. Without a spiritual discernment of the golden rule of wisdom you might reason that, since you are desirous that all men speak the full and frank truth of their minds to you, you should therefore fully and frankly speak the full thought of your mind to your fellow beings. Such an unspiritual interpretation of the golden rule might result in untold unhappiness and no end of sorrow.
180:5.6 (1950.1) Certe persone intendono ed interpretano la regola d’oro come un’affermazione puramente intellettuale della fratellanza umana. Altri sperimentano questa espressione di rapporto umano come una gratificazione emotiva dei delicati sentimenti della personalità umana. Altri mortali prendono questa stessa regola d’oro come metro per misurare tutte le relazioni sociali, come criterio di condotta sociale. Altri ancora la considerano come l’ingiunzione positiva di un grande insegnante morale che ha incorporato in questa enunciazione il più alto concetto dell’obbligo morale riguardo a tutte le relazioni fraterne. Nella vita di tali esseri morali la regola d’oro diviene il centro e la circonferenza della saggezza di tutta la loro filosofia.   180:5.6 (1950.1) Some persons discern and interpret the golden rule as a purely intellectual affirmation of human fraternity. Others experience this expression of human relationship as an emotional gratification of the tender feelings of the human personality. Another mortal recognizes this same golden rule as the yardstick for measuring all social relations, the standard of social conduct. Still others look upon it as being the positive injunction of a great moral teacher who embodied in this statement the highest concept of moral obligation as regards all fraternal relationships. In the lives of such moral beings the golden rule becomes the wise center and circumference of all their philosophy.
180:5.7 (1950.2) Nel regno della fraternità credente di coloro che amano la verità e che conoscono Dio, questa regola d’oro acquisisce qualità viventi di realizzazione spirituale su quei livelli superiori d’interpretazione che portano i figli mortali di Dio a considerare questa ingiunzione del Maestro come la richiesta che essi si relazionino con i propri simili in modo che questi stessi traggano il maggior beneficio possibile dal loro contatto con i credenti. Questa è l’essenza della vera religione: che amiate il vostro prossimo come voi stessi.   180:5.7 (1950.2) In the kingdom of the believing brotherhood of God-knowing truth lovers, this golden rule takes on living qualities of spiritual realization on those higher levels of interpretation which cause the mortal sons of God to view this injunction of the Master as requiring them so to relate themselves to their fellows that they will receive the highest possible good as a result of the believer’s contact with them. This is the essence of true religion: that you love your neighbor as yourself.
180:5.8 (1950.3) Ma la realizzazione più elevata e l’interpretazione più vera della regola d’oro consiste nella coscienza dello spirito della verità della realtà permanente e vivente di una tale dichiarazione divina. Il vero significato cosmico di questa regola della relazione universale è rivelato soltanto nella sua realizzazione spirituale, nell’interpretazione della legge di condotta da parte dello spirito del Figlio verso lo spirito del Padre che dimora nell’anima dell’uomo mortale. Quando questi mortali guidati dallo spirito realizzano il vero significato di questa regola d’oro, traboccano della certezza di essere cittadini di un universo amichevole, ed i loro ideali della realtà spirituale sono soddisfatti soltanto quando amano i loro simili come Gesù ha amato tutti noi; e ciò è la realtà della realizzazione dell’amore di Dio.   180:5.8 (1950.3) But the highest realization and the truest interpretation of the golden rule consists in the consciousness of the spirit of the truth of the enduring and living reality of such a divine declaration. The true cosmic meaning of this rule of universal relationship is revealed only in its spiritual realization, in the interpretation of the law of conduct by the spirit of the Son to the spirit of the Father that indwells the soul of mortal man. And when such spirit-led mortals realize the true meaning of this golden rule, they are filled to overflowing with the assurance of citizenship in a friendly universe, and their ideals of spirit reality are satisfied only when they love their fellows as Jesus loved us all, and that is the reality of the realization of the love of God.
180:5.9 (1950.4) Questa stessa filosofia della flessibilità vivente e dell’adattabilità cosmica della verità divina alle esigenze individuali e alla capacità di ciascun figlio di Dio deve essere percepita prima che voi possiate sperare di comprendere adeguatamente l’insegnamento e la pratica del Maestro circa la non resistenza al male. L’insegnamento del Maestro è fondamentalmente un proclama spirituale. Anche le implicazioni materiali della sua filosofia non possono essere utilmente considerate al di fuori delle loro correlazioni spirituali. Lo spirito dell’ingiunzione del Maestro consiste nella non resistenza di tutte le reazioni egoistiche all’universo, unita al raggiungimento attivo e progressivo di livelli di rettitudine di veri valori spirituali: bellezza divina, bontà infinita e verità eterna — conoscere Dio e divenire sempre più simili a lui.   180:5.9 (1950.4) This same philosophy of the living flexibility and cosmic adaptability of divine truth to the individual requirements and capacity of every son of God, must be perceived before you can hope adequately to understand the Master’s teaching and practice of nonresistance to evil. The Master’s teaching is basically a spiritual pronouncement. Even the material implications of his philosophy cannot be helpfully considered apart from their spiritual correlations. The spirit of the Master’s injunction consists in the nonresistance of all selfish reaction to the universe, coupled with the aggressive and progressive attainment of righteous levels of true spirit values: divine beauty, infinite goodness, and eternal truth—to know God and to become increasingly like him.
180:5.10 (1950.5) L’amore, l’altruismo, deve subire una costante e vivente interpretazione riadattativa delle relazioni in conformità alle direttive dello Spirito della Verità. L’amore deve afferrare così i concetti in continuo mutamento ed ampliamento del bene cosmico più elevato dell’individuo che è amato. E poi l’amore prosegue assumendo questo stesso atteggiamento verso tutti gli altri individui suscettibili di essere influenzati dalla relazione crescente e vivente dell’amore di un mortale guidato dallo spirito per gli altri cittadini dell’universo. E tutto questo adattamento vivente dell’amore deve essere effettuato tenendo conto sia delle circostanze del male presente che del fine eterno della perfezione del destino divino.   180:5.10 (1950.5) Love, unselfishness, must undergo a constant and living readaptative interpretation of relationships in accordance with the leading of the Spirit of Truth. Love must thereby grasp the ever-changing and enlarging concepts of the highest cosmic good of the individual who is loved. And then love goes on to strike this same attitude concerning all other individuals who could possibly be influenced by the growing and living relationship of one spirit-led mortal’s love for other citizens of the universe. And this entire living adaptation of love must be effected in the light of both the environment of present evil and the eternal goal of the perfection of divine destiny.
180:5.11 (1950.6) E così dobbiamo riconoscere chiaramente che né la regola d’oro né l’insegnamento della non resistenza possono essere correttamente compresi come dogmi o precetti. Essi possono essere compresi solo vivendoli, realizzando i loro significati nell’interpretazione vivente dello Spirito della Verità, che ordina il contatto affettuoso di un essere umano con un altro.   180:5.11 (1950.6) And so must we clearly recognize that neither the golden rule nor the teaching of nonresistance can ever be properly understood as dogmas or precepts. They can only be comprehended by living them, by realizing their meanings in the living interpretation of the Spirit of Truth, who directs the loving contact of one human being with another.
180:5.12 (1951.1) E tutto ciò indica chiaramente la differenza tra la vecchia religione e la nuova. La vecchia religione insegnava il sacrificio di se stessi; la nuova religione insegna solo l’altruismo, eleva l’autorealizzazione nel servizio sociale congiunto e nella comprensione dell’universo. La vecchia religione era motivata dalla coscienza della paura; il nuovo vangelo del regno è dominato dalla convinzione della verità, lo spirito della verità eterna ed universale. E nessun ammontare di pietà o di fedeltà ad un credo può compensare l’assenza, nell’esperienza di vita dei credenti al regno, di quella spontanea, generosa e sincera benevolenza che caratterizza i figli del Dio vivente nati dallo spirito. Né la tradizione né un sistema cerimoniale di culto ufficiale possono compensare la mancanza di una compassione sincera per i propri simili.   180:5.12 (1951.1) And all this clearly indicates the difference between the old religion and the new. The old religion taught self-sacrifice; the new religion teaches only self-forgetfulness, enhanced self-realization in conjoined social service and universe comprehension. The old religion was motivated by fear-consciousness; the new gospel of the kingdom is dominated by truth-conviction, the spirit of eternal and universal truth. And no amount of piety or creedal loyalty can compensate for the absence in the life experience of kingdom believers of that spontaneous, generous, and sincere friendliness which characterizes the spirit-born sons of the living God. Neither tradition nor a ceremonial system of formal worship can atone for the lack of genuine compassion for one’s fellows.
6. La necessità di partire ^top   6. The Necessity for Leaving ^top
180:6.1 (1951.2) Dopo che Pietro, Giacomo, Giovanni e Matteo ebbero posto al Maestro numerose domande, egli continuò il suo discorso di addio dicendo: “Vi sto raccontando tutto questo prima di lasciarvi affinché possiate essere preparati a ciò che sta per accadervi, così che non cadiate in gravi errori. Le autorità non si accontenteranno di espellervi dalle sinagoghe; vi avverto che si avvicina l’ora in cui coloro che vi uccideranno penseranno di stare facendo un servizio a Dio. E faranno tutte queste cose a voi e a coloro che porterete nel regno dei cieli perché non conoscono il Padre. Essi hanno rifiutato di conoscere il Padre rifiutando di ricevere me; e rifiutano di ricevere me quando respingono voi, purché voi abbiate osservato il mio nuovo comandamento di amarvi l’un l’altro così come io ho amato voi. Vi sto dicendo in anticipo queste cose affinché, quando verrà la vostra ora, come adesso è venuta la mia, possiate essere fortificati nella conoscenza che io sapevo tutto e che il mio spirito sarà con voi in tutte le vostre sofferenze per causa mia e del vangelo. È per questo motivo che vi ho parlato così chiaramente fin dall’inizio. Vi ho anche avvertiti che nemici di un uomo possono essere i membri della propria famiglia. Sebbene questo vangelo del regno non manchi mai di portare una grande pace nell’anima del singolo credente, esso non porterà la pace sulla terra fino a che l’uomo non sarà disposto a credere di tutto cuore al mio insegnamento e ad istituire la pratica di fare la volontà del Padre come fine principale di vivere la vita di mortale.   180:6.1 (1951.2) After Peter, James, John, and Matthew had asked the Master numerous questions, he continued his farewell discourse by saying: “And I am telling you about all this before I leave you in order that you may be so prepared for what is coming upon you that you will not stumble into serious error. The authorities will not be content with merely putting you out of the synagogues; I warn you the hour draws near when they who kill you will think they are doing a service to God. And all of these things they will do to you and to those whom you lead into the kingdom of heaven because they do not know the Father. They have refused to know the Father by refusing to receive me; and they refuse to receive me when they reject you, provided you have kept my new commandment that you love one another even as I have loved you. I am telling you in advance about these things so that, when your hour comes, as mine now has, you may be strengthened in the knowledge that all was known to me, and that my spirit shall be with you in all your sufferings for my sake and the gospel’s. It was for this purpose that I have been talking so plainly to you from the very beginning. I have even warned you that a man’s foes may be those of his own household. Although this gospel of the kingdom never fails to bring great peace to the soul of the individual believer, it will not bring peace on earth until man is willing to believe my teaching wholeheartedly and to establish the practice of doing the Father’s will as the chief purpose in living the mortal life.
180:6.2 (1951.3) “Ora che sto per lasciarvi, poiché è giunta l’ora che io ritorni dal Padre, sono sorpreso che nessuno di voi mi abbia chiesto: perché ci lasci? Tuttavia, so che vi ponete queste domande nel vostro cuore. Vi parlerò chiaramente, da amico ad amico. È veramente utile per voi che io me ne vada. Se non me ne andassi, il nuovo maestro non potrebbe venire nel vostro cuore. Bisogna che io sia spogliato di questo corpo mortale e sia ristabilito al mio posto nell’alto prima che possa mandare questo insegnante spirituale a vivere nella vostra anima e a condurre il vostro spirito nella verità. E quando il mio spirito verrà a dimorare in voi, illuminerà la differenza tra il peccato e la rettitudine e vi renderà capaci di giudicare saggiamente nel vostro cuore al loro riguardo.   180:6.2 (1951.3) “Now that I am leaving you, seeing that the hour has come when I am about to go to the Father, I am surprised that none of you have asked me, Why do you leave us? Nevertheless, I know that you ask such questions in your hearts. I will speak to you plainly, as one friend to another. It is really profitable for you that I go away. If I go not away, the new teacher cannot come into your hearts. I must be divested of this mortal body and be restored to my place on high before I can send this spirit teacher to live in your souls and lead your spirits into the truth. And when my spirit comes to indwell you, he will illuminate the difference between sin and righteousness and will enable you to judge wisely in your hearts concerning them.
180:6.3 (1951.4) “Ho ancora molte cose da dirvi, ma ora non potete sopportarne di più. Tuttavia, quando lo Spirito della Verità verrà, vi guiderà alla fine in tutta la verità via via che passerete per le numerose dimore nell’universo di mio Padre.   180:6.3 (1951.4) “I have yet much to say to you, but you cannot stand any more just now. Albeit, when he, the Spirit of Truth, comes, he shall eventually guide you into all truth as you pass through the many abodes in my Father’s universe.
180:6.4 (1951.5) “Questo spirito non parlerà da se stesso, ma vi proclamerà ciò che il Padre ha rivelato al Figlio, e vi mostrerà anche le cose future; egli glorificherà me così come io ho glorificato mio Padre. Questo spirito è uscito da me e vi rivelerà la mia verità. Tutto ciò che il Padre possiede in questo dominio è ora mio; per ciò vi ho detto che questo nuovo istruttore avrebbe preso da ciò che è mio e l’avrebbe rivelato a voi.   180:6.4 (1951.5) “This spirit will not speak of himself, but he will declare to you that which the Father has revealed to the Son, and he will even show you things to come; he will glorify me even as I have glorified my Father. This spirit comes forth from me, and he will reveal my truth to you. Everything which the Father has in this domain is now mine; wherefore did I say that this new teacher would take of that which is mine and reveal it to you.
180:6.5 (1952.1) “Molto presto io vi lascerò per breve tempo. Successivamente, quando mi rivedrete, sarò già in cammino verso il Padre, cosicché anche allora non mi vedrete a lungo.”   180:6.5 (1952.1) “In just a little while I will leave you for a short time. Afterward, when you again see me, I shall already be on my way to the Father so that even then you will not see me for long.”
180:6.6 (1952.2) Mentre egli faceva una breve pausa, gli apostoli cominciarono a dire tra di loro: “Che cos’è che ci racconta? ‘Tra poco vi lascerò’, e ‘quando mi rivedrete non sarà per lungo tempo, perché sarò in cammino verso il Padre.’ Che cosa vuol dire con questo ‘tra poco’ e ‘non per molto tempo’? Noi non riusciamo a comprendere ciò che ci sta dicendo.”   180:6.6 (1952.2) While he paused for a moment, the apostles began to talk with each other: “What is this that he tells us? ‘In just a little while I will leave you,’ and ‘When you see me again it will not be for long, for I will be on my way to the Father.’ What can he mean by this ‘little while’ and ‘not for long’? We cannot understand what he is telling us.”
180:6.7 (1952.3) E poiché Gesù sapeva che essi si ponevano queste domande, disse: “Voi vi chiedete che cosa ho inteso quando ho detto che tra poco non sarei più stato con voi, e che, quando mi avreste rivisto io sarei stato in cammino verso il Padre? Vi ho detto chiaramente che il Figlio dell’Uomo deve morire, ma che risusciterà. Non riuscite allora a discernere il significato delle mie parole? Sarete prima rattristati, ma in seguito vi rallegrerete con molti che comprenderanno queste cose dopo che saranno avvenute. In verità una donna è ansiosa nell’ora del suo travaglio, ma una volta che ha dato alla luce suo figlio essa dimentica immediatamente la sua angustia nella gioia di sapere che un essere umano è nato nel mondo. E così è per voi che siete dispiaciuti per la mia partenza, ma io vi rivedrò presto, ed allora il vostro dolore si trasformerà in gioia e vi sarà data una nuova rivelazione della salvezza di Dio che nessun uomo potrà mai togliervi. E tutti i mondi saranno benedetti in questa stessa rivelazione della vita che trionfa sulla morte. Fino ad ora voi avete formulato tutte le vostre richieste nel nome di mio Padre. Dopo che mi avrete rivisto, voi potrete chiedere anche in nome mio, ed io vi ascolterò.   180:6.7 (1952.3) And since Jesus knew they asked these questions, he said: “Do you inquire among yourselves about what I meant when I said that in a little while I would not be with you, and that, when you would see me again, I would be on my way to the Father? I have plainly told you that the Son of Man must die, but that he will rise again. Can you not then discern the meaning of my words? You will first be made sorrowful, but later on will you rejoice with many who will understand these things after they have come to pass. A woman is indeed sorrowful in the hour of her travail, but when she is once delivered of her child, she immediately forgets her anguish in the joy of the knowledge that a man has been born into the world. And so are you about to sorrow over my departure, but I will soon see you again, and then will your sorrow be turned into rejoicing, and there shall come to you a new revelation of the salvation of God which no man can ever take away from you. And all the worlds will be blessed in this same revelation of life in effecting the overthrow of death. Hitherto have you made all your requests in my Father’s name. After you see me again, you may also ask in my name, and I will hear you.
180:6.8 (1952.4) “Quaggiù io vi ho insegnato con proverbi e vi ho parlato in parabole. Ho fatto questo perché spiritualmente voi eravate solo dei bambini; ma sta per giungere il momento in cui vi parlerò apertamente del Padre e del suo regno. E farò questo perché il Padre stesso vi ama e desidera esservi rivelato più pienamente. L’uomo mortale non può vedere il Padre spirito; per questo io sono venuto nel mondo a mostrare il Padre ai vostri occhi di creature. Ma quando sarete divenuti perfetti nella crescita spirituale, allora vedrete il Padre stesso.”   180:6.8 (1952.4) “Down here I have taught you in proverbs and spoken to you in parables. I did so because you were only children in the spirit; but the time is coming when I will talk to you plainly concerning the Father and his kingdom. And I shall do this because the Father himself loves you and desires to be more fully revealed to you. Mortal man cannot see the spirit Father; therefore have I come into the world to show the Father to your creature eyes. But when you have become perfected in spirit growth, you shall then see the Father himself.”
180:6.9 (1952.5) Dopo che gli undici l’ebbero ascoltato parlare, si dissero l’un l’altro: “Ecco, egli ci parla chiaramente. Certamente il Maestro è venuto da Dio. Ma perché dice che deve tornare dal Padre?” E Gesù vide che essi ancora una volta non l’avevano compreso. Questi undici uomini non riuscivano a separarsi dalle loro idee a lungo nutrite del concetto ebraico del Messia. Più essi credevano pienamente in Gesù come il Messia, più divenivano inopportune queste nozioni profondamente radicate sul glorioso trionfo materiale del regno sulla terra.   180:6.9 (1952.5) When the eleven had heard him speak, they said to each other: “Behold, he does speak plainly to us. Surely the Master did come forth from God. But why does he say he must return to the Father?” And Jesus saw that they did not even yet comprehend him. These eleven men could not get away from their long-nourished ideas of the Jewish concept of the Messiah. The more fully they believed in Jesus as the Messiah, the more troublesome became these deep-rooted notions regarding the glorious material triumph of the kingdom on earth.